Cooper: vendite stabili, reddito netto diminuito del 37% nel secondo trimestre del 2017

Mentre i volumi e le vendite nette di Cooper Tire & Rubber sono rimaste pressoché invariate rispetto al secondo trimestre dello scorso anno, l’aumento dei costi delle materie prime ha causato la notevole riduzione degli utili nei tre mesi fino al 30 giugno 2017.

Le vendite nette del secondo trimestre sono state pari a 721 milioni di dollari, con un decremento annuo del 2,6%; il calo è stato imputato ad un calo dei volumi che ha contato per 33 milioni di dollari e da un cambio valuta che ha impattato per 9 milioni di dollari, il tutto parzialmente compensato da 23 milioni di dollari di prezzo e mix favorevoli, principalmente a causa degli aumenti netti dei prezzi relativi ai maggiori costi delle materie prime.

Il volume del secondo trimestre è stato dello 0,5% inferiore a quello dell’anno precedente, con un volume unitario nelle Americhe in calo del 4,4%. L’aumento dell’11,1% dei volumi unitari raggiunto dal segmento International di Cooper non è stato in grado di compensare completamente il declino.

Il risultato operativo del secondo trimestre del 2017 è stato di 75 milioni di dollari, il 31,8% in meno rispetto all’anno precedente, con un margine operativo sceso dal 14,8% all’10,4%. Il risultato operativo è diminuito a seguito di 35 milioni di costi di materie prime sfavorevoli (al netto del prezzo e della mix), di 9 milioni di dollari di maggiori costi di produzione a causa degli aumenti del segmento Americas e di 9 milioni di dollari di volume unitario inferiore. Questi costi più elevati sono stati parzialmente compensati da 14 milioni di dollari di spesa di vendita, generali e amministrative inferiori, da 3 milioni di dollari di costi di responsabilità legati ai prodotti inferiori e da altri 6,5 milioni di dollari.

Il reddito netto è diminuito del 36,6% rispetto all’anno precedente a 45 milioni di dollari.

Cooper riconferma l’outlook per il 2017 che parla dio un margine di profitto operativo all’estremità superiore dell’intervallo annunciato in precedenza, ovvero dall’8 al 10%.

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