I ‘Gommisti per passione’ chiedono a CNA di difendere la professione
Al primo convegno nazionale di Cna dedicato ai gommisti, che si è svolto il 4 marzo a Ferrara, hanno partecipato anche alcuni rappresentanti del gruppo chiuso di Facebook “Gommisti per passione” e, al termine dei lavori un’amministratrice del gruppo stesso, Daniela Spaggiari, contitolare di Spaggiari Pneus di Trento, è intervenuta in rappresentanza dei 1.592 iscritti, presentando una serie di considerazioni e richieste raccolte in questi mesi, con la speranza che CNA si faccia portavoce degli interessi della categoria presso i tavoli istituzionali.
“Tutti noi, come gruppo, apprezziamo il lavoro che sta facendo CNA per tutelare e rappresentare la nostra categoria professionale e, in particolare, apprezziamo l’impegno del collega Raniero Vettori, presidente nazionale di CNA Gommisti, che ci ha consentito di esprimere le nostre preoccupazioni e i nostri suggerimenti in occasione del convegno”, ha affermato Daniela Spaggiari. “La giornata organizzata da CNA è stata estremamente interessante e il mio intervento ha trovato una sala molto attenta, che ha condiviso tutte le nostre istanze. Contiamo molto nel ruolo che può svolgere CNA per rappresentare un mestiere e una categoria, che in tutti questi anni non si è riconosciuta e non si è sentita tutelata da nessuna associazione. “Per questo abbiamo intenzione di continuare a mantenere una stretta collaborazione con Cna e con tutti coloro che vorranno impegnarsi sulle problematiche dei gommisti. Sarebbe opportuna una unità di intenti fra le varie Confederazioni, perchè l’andare a trattare ognuno per conto proprio non porta risultati”.
Nonostante le dimensioni ormai importanti raggiunte da ‘Gommisti per Passione’, il gruppo creato online da Giovanni Vicario (FastPneus) e amministrato da Vicario, Spaggiari e Francesco Lo Giacco (Franco Gomme), la rappresentanza legale e politica è un altra cosa. Un gruppo Facebook può infatti rappresentare un buon mezzo per condividere fra colleghi pensieri, idee e dubbi, ma non ha nessun valore legale, né può avere dignità di associazione di categoria ed è probabilmente per questo motivo che sono cadute nel vuoto le richieste inviate via email a 47 parlamentari della Commissione Bilancio della Camera nel 2015 e nel 2016, nonostante l’ultima fosse firmata da 350 membri del gruppo.
Ecco dunque di seguito – in testo integrale – le richieste che i ‘Gommisti per passione’ hanno inoltrato a CNA:
• La prima si riferisce alle vendite internet: sia ben chiaro che non siamo contrari a questo tipo di vendita, ma pretendiamo una concorrenza leale, cosa impossibile con la nostra I.V.A. al 22% e una tassazione italiana più alta rispetto agli altri paesi europei. Come si può ottenere questa concorrenza leale?
- Istituzione della web tax già proposta dall’onorevole Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera, al presidente del Consiglio Letta, ma osteggiata da Renzi e quindi momentaneamente ritirata. Ora è stato presentato un Ddl che prevede la web tax di cui il Presidente dell’antitrast Giovanni Pitruzzella ritiene condivisibili gli obiettivi.
- La conferma dell’INTRASTAT abolita in un primo momento e prorogata poi fino al 31 dicembre c.a.
- Siamo a conoscenza che Federpneus ha chiesto l’istituzione dello split payment, che riteniamo insufficiente, se non accompagnato dall’obbligo dell’acquirente di comunicare il proprio codice fiscale.
- Controlli a campione da parte dell’Agenzia delle Dogane su questi acquisti e da parte della Guardia di Finanza sulle aziende che in internet praticano prezzi folli. A questo proposito ti consegno copia di una fattura, dalla quale ho cancellato il nome dell’acquirente, con I.V.A. al 19%
- L’istituzione del contributo PFU alle aziende che importano pneumatici usati dall’estero, si è arrivati all’assurdo che noi paghiamo lo smaltimento già in fattura all’acquisto del nuovo, ma non vengono a ritirarci il fuori uso perché sono saturi di tante gomme che ritirano da chi vende l’usato. Ci rendiamo conto che stiamo smaltendo anche parte di PFU dell’Europa? A questo proposito corre voce che ci sia il pagamento di una “tangente” all’autista del raccoglitore per dichiarare raccolte inferiori di pneumatici fuori uso. Ci rifiutiamo di credere a queste chiacchiere, ma sarebbero opportuni dei controlli periodici anche sui trasportatori di PFU.
• Altra criticità è stata l’abolizione dell’obbligo di attrezzature: ne chiediamo con forza l’istituzione e NON con un minimo di attrezzatura, ma con TUTTE le strumentazioni del gommista, che vanno dalla chiave dinamometrica, alla vasca prova camere, all’assetto ruote, all’equilibratrice, allo smontagomme, ecc.
• Chiediamo inoltre che vengano istituiti i requisiti dei locali dove si svolge l’attività di gommista: non è più ammissibile che ci siano aziende che operano sotto gazebo, tettoie, container, magari con dipendenti, infischiandosi della legge 81. Anche questa è concorrenza sleale.
• Chiediamo inoltre:
- La verifica da parte dei Vigili Comunali e delle Camere di Commercio del possesso dei requisiti delle aziende che lavorano come gommista
- La verifica da parte dei Vigili Comunali e delle Camere di Commercio della presenza del responsabile tecnico nelle aziende che praticano l’attività di gommista
- La sensibilizzazione degli organi competenti (Ispettorato del Lavoro, INPS, ecc.) a fare controlli sull’ottemperanza di tutte le normative di legge.
- Sarebbe opportuna l’istituzione di una certificazione degli pneumatici montati da consegnare al cliente con l’obbligo di esibirla al momento della revisione periodica. I colleghi del sud chiedono che vengano coinvolte maggiormente le aziende del meridione con riunioni, dibattiti, ecc.
• Chiediamo infine che CNA, assieme a tutte le altre Confederazioni, (Confartigianato, Unione Commercio, ecc.) faccia una sana lobby, perché nelle condizioni in cui versa la nostra categoria solo l’unione può giovare ai gommisti.
pubblicato il 20 / 03 / 2017