truckEmotion & vanEmotion 2016: chiude i battenti un’edizione record di prove
Un domenica spettacolare dal punto di vista atmosferico e di affluenza ha consentito a truckEmotion vanEmotion di battere il record di prove di truck, van e pick-up all’Autodromo Nazionale di Monza.
Professionisti, appassionati, famiglie hanno affollato il paddock, i box occupati dagli sponsor, le installazioni degli espositori, dai semplici gazebo alle tende fino agli igloo e alle cupole in tensostruttura. Tutto all’insegna dell’entusiasmo, dell’emozione e dei truck, dell’autotrasporto, della logistica, con adulti, bambine e bambini, ragazze e ragazzi affascinati dai “bisonti della strada” ma anche dai modellini radiocomandati di Italian Truck Team che uscivano dalle loro piste attrezzate per unirsi in corteo tra i loro fratelli più grandi.
Insomma una grande giornata per tutti, visitatori, aziende, organizzatori, scandita, già nel primo pomeriggio, dal superamento del record di prove fatto registrare lo scorso anno con 2964 test. Alle 18 il contatore si è fermato infine a livello 3507, nuovo riferimento e coronamento di una formula unica al mondo. Il risultato è stato facilitato anche da numerose “prime”: prima mondiale di guida della New Generation Scania (International Truck of the Year 2017); prima europea di guida dell’Iveco Stralis XP, prima europea di guida del Toyota nuovo Hi-Lux Euro 6, prima italiana di guida del Toyota Proace, prima Statica del van Man TgE.
Durante il sabato si sono tenuti diversi incontri di approfondimento di vari temi vicini al settore. I momenti di approfondimento della mattinata si sono focalizzati sul trasporto degli alimenti e sulla prevenzione della salute del conducente di veicoli industriali. Il workshop “La città che si nutre”, dedicato ai temi del trasporto degli alimenti, dai prodotti freschi all’acqua minerale, ha visto l’intervento di alcuni dei maggiori esperti dell’argomento in Italia. In apertura, Giuseppe Guzzardi, Direttore Generale dell’Osservatorio Interdisciplinare sul Trasporto Alimenti, ha ricordato che “lo scorso anno, nell’ambito del “Food’n’Motion” nell’ambito di truckEmotion, abbiamo affrontato il vasto e complesso tema del trasporto degli alimenti in sicurezza e qualità: da quell’evento, è partito un percorso che ha portato alla nascita dell’OITA – Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti, oggi concretamente attivo. Abbiamo anche avviato l’esame delle specifiche problematiche del trasporto stradale in regime ATP di prodotti alimentari freschi e freschissimi, che costituisce l’unico segmento di mercato in continua crescita, ed è destinato a svilupparsi ulteriormente negli anni a venire. Oggi stiamo verificando quali problemi sono in via di soluzione e quali nodi devono ancora essere sciolti, sia sul piano interno, sia a livello internazionale: fra questi, l’informatizzazione delle procedure, la razionalizzazione dei controlli, l’applicazione uniforme dell’Accordo ATP, il mantenimento della catena del freddo durante la supply chain. L’obiettivo è quello di offrire agli organi decisionali un contributo di idee per ottimizzare questo comparto, indubbiamente cruciale per la salute dei cittadini.”
Rispondendo all’appello, Paolo Volta, consulente, giornalista e docente universitario, ha affrontato il tema del primo miglio della logistica alimentare, osservando che “cosa mangiamo, quando e dove compriamo i generi alimentari sono momenti strettamente legati a forme di organizzazione che coinvolgono una notevole quantità di elementi che vanno dagli stili di vita individuali fino a componenti di lungo periodo della socioeconomia. Trasporto e packaging rappresentano i pilastri del primo miglio della logistica alimentare; una supply chain ove è fondamentale la collaborazione attiva tra i vari attori.”
Ha chiuso la terna delle “lezioni magistrali” Claudia Rossi, Vicepresidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari, trattando un tema poco esplorato ma estremamente importante, il trasporto dell’acqua minerale in bottiglia.
Acqua, bevande e alimenti viaggiano moltissimo prima di raggiungere le nostre tavole. Trasporto e packaging sono gli elementi fondamentali per una corretta distribuzione e conservazione dell’alimento qualunque esso sia. Negli ultimi anni normative cogenti e standard volontari hanno colmato e supportato questo settore. Sono anche diversi gli attori coinvolti.
Per questo, ha sottolineato Rossi, “il problema del trasporto dell’acqua minerale va affrontato soprattutto nei volumi che vengono imbottigliati che nel nostro paese negli ultimi anni hanno raggiunto oltre 12 miliardi di litri, superando la potenzialità di consumo del territorio di imbottigliamento d’origine e obbligando una distribuzione non lineare sul territorio, ossia marche confezionate nel sud distribuite al nord e viceversa. Anche se è normale per la globalizzazione una distribuzione che copre tutto il territorio Nazionale ed Europeo e un consumo di qualsiasi prodotto in ogni momento dell’anno, ne deriva un’analisi approfondita su pericoli e rischi da valutare e minimizzare per raggiungere sempre l’obiettivo della sicurezza alimentare.”
Il ruolo di commentatori, previsto dell’innovativo format utilizzato per il workshop, è stato affidato a Oliviero Gregorelli, Presidente Vicario di Mercati Associati, e ad Agostino Macrì, responsabile della sicurezza alimentare per Unione Consumatori.
Sono seguite le testimonianze di aziende impegnate nel trasporto e temperature controllata: Lamberet, Brivio & Viganò, Melform Bonetto Group e Maganetti Spedizioni.
Contemporaneamente si è svolto il convegno multi-disciplinare “Prevenzione delle patologie professionali degli Autotrasportatori”. Specialisti di medicina del lavoro e professionisti nella cura di varie patologie hanno portato la loro esperienza per parlare di garanzia del luogo di lavoro e del personale in questo settore. Si è discusso di affaticamento visivo, apnee notturne, patologie muscolo-scheletriche, fisioterapia, alimentazione e poi di misure e normative volte a prevenire alcune di queste problematiche, diffuse tra i professionisti dell’autotrasporto.
Il momento di approfondimento del pomeriggio è stato gli “Stati generali del service”, un appuntamento aperto a tutti gli operatori del settore, dai dealer alle officine, dai ricambisti ai gommisti, durante il quale i rappresentanti di ciascuna delle categorie coinvolte hanno raccontato lo stato dell’arte del settore e delineato lo scenario che da qui a qualche anno si andrà ad affermare.
I relatori: Gianandrea Ferrajoli, Coordinatore nazionale Federauto Trucks e Presidente CECRA veicoli industriali; Silvano Stellini, Presidente della Fondazione LAST e di ITS Logistica; Paolo Gaiardelli e Lucrezia Songini, ASAP Service Management Forum, sezione Automotive; Elisabetta Pascoli, Gruppo Pascoli; Eugenio Paese, responsabile service SOS 24 L’Officina. Ha moderato Giuseppe Perrotta, Service Manager, Eurodiesel.
La mattinata del venerdì è stata caratterizzata dal workshop “La Città che scorre” dove si è discusso di distribuzione e logistica urbana, connettività e sostenibilità nei trasporti e dei problemi di approvvigionamento delle città. I temi sono stati dibattuti dai maggiori esperti del settore, con il commento di esponenti di grandi società di consulenza internazionali ed italiane, imprenditori leader e rappresentanti di associazioni di categoria. Dopo l’introduzione affidata a Franco Fenoglio, che ha ricordato che “il trasporto su gomma svolge un ruolo fondamentale nel sistema economico italiano: l’85,4% delle merci viaggia infatti su gomma prima di essere consegnata. È un settore che sta affrontando importanti sfide, quali la crescente urbanizzazione, l’aumento della domanda di mobilità di beni e persone con un consistente impatto sull’ambiente, sull’economia e la società. Scania investe costantemente in innovazione e sostenibilità, operando secondo un approccio strutturato e basato su tre pilastri: lo smart transport, l’efficienza energetica e i carburanti alternativi. Alla base di tutto c’è la connettività: i dati raccolti dai 210.000 veicoli connessi consentono a Scania di configurare soluzioni su misura per ogni singola applicazioni di trasporto. Oltre al ruolo che possono giocare le imprese e le case costruttrici, è di fondamentale importanza il ruolo delle Istituzioni, chiamate a intervenire per favorire la sicurezza, la sostenibilità economica e ambientale del sistema di trasporto attraverso lo stimolo al rinnovo del parco circolante italiano, attualmente il più vecchio in Europa con il 75% dei veicoli ante Euro 4.”
La logistica urbana, viste anche le recenti e controverse evoluzioni nelle regole di accesso per il carico e scarico delle merci nelle ZTL di alcune grandi città, in primo luogo Milano, ha attirato una grande attenzione. Massimo Marciani, Presidente Commissione Trasporto Merci AIPCR (Associazione mondiale strade) ha sostenuto che “all’interno di questo scenario le dinamiche proprie dell’e-commerce debbono essere comprese, gestite ed inserite in uno sviluppo sostenibile della città imponendo quindi ai pianificatori locali una conoscenza puntuale ed una crescita culturale sui temi legati alla logistica urbana ed agli impatti che questo tumultuoso settore della nostra economia può causare (in positivo ed in negativo) ai nostri territori. Ed è per questa ragione che non è più possibile lasciare che questo settore sia regolato dal semplice rapporto domanda/offerta ma abbiamo necessità di intervenire in modo responsabile, organico ed efficiente per fare in modo che per le nostre città inizi un nuovo rinascimento.”
Antonio Malvestio, Presidente del Freight Leader Council, ha allargato il discorso alla sostenibilità dei trasporti in senso più ampio: quanto costa non essere sostenibili?
“Il primo costo della non sostenibilità è un rischio reale per la nostra salute. Occorre dunque senza indugio mettere mano a tre attività parallele: ottimizzare la performance dei nostri veicoli lavorando sulla classe dei motori, sull’aerodinamica, sugli pneumatici, sugli stili di guida e sui navigatori predittivi, sul riempimento, sulla riduzione delle tratte a vuoto, sui sistemi di monitoraggio attivo delle flotte, massimizzando le opzioni di intermodalità, eliminando ogni spreco e quindi ogni costo inutile. Occorre poi di scegliere combustibili a minor impatto sulla sostenibilità, utilizzando il metano nella forma liquida con motori appropriati. Infine, spingere l’autotrasporto per una rapida conversione a combustibili con minor impatto ambientale di origine bio e non fossile. La coscienza della sostenibilità come possibilità si sta diffondendo e chi non saprà migliorare rapidamente l’impronta ecologica si troverà fuori mercato.”
Infine, Alessio Sitran, Business Development Manager di Continental ATI, ha offerto prospettiva sulla definizione di guida autonoma e connessa: caratteristiche, possibili sviluppi e orizzonti temporali di implementazione. La presentazione guarda, inoltre, ai possibili benefici e alle potenziali sfide che sottostanno allo sviluppo della guida autonoma e connessa con un’attenzione particolare alla riduzione dell’incidentalità stradale. Un ruolo importante può ricoprire la digitalizzazione dei veicoli nell’ambito della logistica e della distribuzione urbana, unitamente alle sfide che la guida autonoma e connessa sarà chiamata ad affrontare in un ambiente – quello urbano – così dinamico e complesso.
I commenti sono stati affidati a Fabrizio Arena, Parter di Arthur D. Little, e Enrico Pastori, responsabile della Practice Logistica di TRT.
La seconda parte della giornata si è aperta con la consegna a Franco Fenoglio, presidente e Amministratore Delegato di Italscania, del premio International Truck of the Year 2017, vinto con la nuova Serie S, tra le vedette di truckEmotion. Kristofer Hansèn, progettista capo del veicolo premiato, Head of Styling and Industrial Design di Scania, ha ricevuto un riconoscimento congiunto da parte degli organizzatori della manifestazione e dell’Autodromo di Monza con un trofeo rappresentante la pista dell’Autodromo.
Lo stesso Hansèn è stato uno dei protagonisti del Talk Show di truck design, che nel pomeriggio di oggi è riuscito a radunare allo stesso tavolo quattro delle personalità più significative del design dei mezzi di trasporto. Oltre all’esponente Scania hanno infatti illustrato le proprie idee e la proprie realizzazioni Mike Robinson di ED Design (Iveco Z Truck Concept), Roberto Piatti di Torino Design (concept di cabina ad alta vivibilità per la futura serie di Kamaz) e Mirko Gabellini, designer indipendente e massimo creatore di truck e trailer custom per il racing, l’hospitality e lo streetfood.
pubblicato il 17 / 10 / 2016