Pirelli: anteprima Gran Premio di Gran Bretagna
Il P Zero Orange hard e P Zero White medium sono le mescole designate per il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone: un circuito veloce e sinuoso che chiede molto ai pneumatici, in particolare durante le molteplici curve ad alta velocità. Ciò si traduce in alti livelli di usura e degrado, soprattutto se la temperatura è elevata, condizione che sembra possa verificarsi quest’anno. Oltre ad essere uno dei tracciati più veloci e storici del calendario di Formula Uno, Silverstone è anche una sorta di gara di casa per Pirelli: a meno di un’ora dal tracciato, a Ditcot, si trova l’hub logistico di Pirelli per i pneumatici di Formula Uno e un centro d’eccellenza tecnica.
Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “Silverstone è sempre un’occasione fantastica, per il sostegno del folto popolo di spettatori britannici, entusiasti e competenti. È uno dei pochi circuiti in cui i piloti dicono che si possa effettivamente sentire la folla anche in velocità. Com’è avvenuto l’anno scorso, portiamo le due mescole più dure della gamma, perché a Silverstone sono ai massimi livelli sia lo stress sia i carichi laterali a cui sono sottoposti i pneumatici; condizioni che mettono a dura prova sia la mescola sia la struttura delle gomme. Prevediamo di vedere tra uno e due pit-stop a Silverstone, soprattutto se il tempo, come per ora sembra previsto, sarà caldo. Detto questo, negli anni passati, anche quando le previsioni indicavano caldo, alla fine abbiamo a volte ricevuto una dose del più tradizionale clima inglese! Le scuderie dovranno essere pronte a tutte le condizioni e pensare a come ottenere il massimo dai pneumatici durante il fine settimana nel suo complesso, e non solo nelle singole sessioni. Silverstone è uno di quei circuiti che premia veramente il coraggio e l’impegno assoluto, quindi assisteremo a una grande gara”.
Silverstone è ben noto per la successione di curve secche e curvoni veloci, che sottopongono le gomme a forti carichi fino a punte di 5g. Le scuderie utilizzano elevati livelli di carico aerodinamico, così che i pneumatici sono sottoposti contemporaneamente sia a elevati carichi verticali sia a fortissimi laterali. I rettilinei e punti di frenata abbastanza brevi permettono ai team di tenere alto il carico aerodinamico senza compromettere il tempo sul giro.
L’asfalto di Silverstone offre un elevato livello di grip, che aumenta ulteriormente il carico di lavoro sui pneumatici. Le temperature del battistrada raggiungono picchi di oltre 110°C, ben visibili sulle “termocamere” (telecamere che rappresentano le temperature) che sono diventate popolari nelle trasmissioni televisive di Formula Uno da quando sono state introdotte nel 2013.
L’anno scorso Silverstone ha fornito una vetrina per la tecnologia del futuro di Pirelli quando ha sperimentato i pneumatici da 18 pollici montati per la prima volta su una vettura di Formula Uno odierna, una Lotus guidata da Charles Pic che ha completato alcuni giri dimostrativi durante il test post-gara.
La strategia del vincitore 2014: Lewis Hamilton su Mercedes ha vinto la gara di 52 giri, con una strategia a due soste. È partito con le gomme medie, fermandosi a montare le hard al 24° giro e rimontando ancora le hard al 41°. La gara è stata interrotta subito da una bandiera rossa, che ha richiesto una ripartenza consentendo ai piloti di effettuare un cambio gomme sulla griglia di partenza. Questa circostanza ha influito pesantemente sulle strategie: sette piloti tra i primi dieci hanno poi fatto una sola sosta.
Delta cronometrico atteso tra le due mescole: 1,0 – 1,2 secondi al giro.
Il team Pirelli sceglie il numero di gara: #13, Massimo Donatellis, Head of Motorsport Modelling
“Sicuramente il numero 13: un numero fortunato per me, perché è il giorno in cui è nato mio figlio Andrea un anno fa”.
Chi seguire su Twitter questa settimana: @sniffpetrol. I contenuti sono scritti da uno dei creatori del leggendario show televisivo Top Gear, ed è probabilmente uno dei più irriverenti account di Twitter. Tratta di motorsport e dell’automobilismo in genere e nessuno viene risparmiato dal leggendario senso dell’umorismo britannico: piloti, team e anche gli stessi media. Leggere per godere.
pubblicato il 30 / 06 / 2015