Il presidente di ChemChina: i contatti con Pirelli iniziati tre anni fa
In un intervista al Financial Times, Ren Jianxin, presidente di ChemChina, ha rilasciato diverse affermazioni molto interessanti circa l’accordo con Pirelli e il futuro della società. Innanzitutto, ha voluto chiarire che i contatti tra le due società sono partiti nel 2012. Il matrimonio non ha avuto luogo perché sono trapelate voci che hanno “disturbato” il prezzo delle azioni. Sei mesi fa i negoziati sono ripartiti, quando Jianxin e Tronchetti Provera si sono visti di persona e hanno constatato che le intenzioni non erano cambiate nel corso degli ultimi tre anni.
Inoltre, come già più volte affermato sia da Jianxin che da Tronchetti Provera, il gruppo italiano potrà beneficiare di questa partnership per rafforzare la divisione dei pneumatici industriali, che secondo Jianxin è piuttosto limitata, soprattutto in Cina. Jianxin ha affermato che Pirelli necessita di un partner asiatico per sviluppare questo business.
Un altro argomento toccato è la possibile controfferta di un rivale. Jianxin, come Tronchetti Provera, è preoccupato che possa arrivare un altro offerente, a causa del fatto che si tratta di una complessa procedura di offerta pubblica. Secondo il presidente, ci potrebbero essere delle controfferte che danneggerebbero gli investitori Pirelli e anche la strategia a lungo termine della società.
Il presidente di ChemChina ha promesso di preservare la reputazione di Pirelli. “Il nostro più grande interesse è portare avanti la cultura, la gestione e la tecnologia di Pirelli”, ha detto Ren. “Pirelli è un marchio globale che è cresciuto su suolo italiano. Può crescere se si cambia il suolo? Non lo so e non voglio saperlo. Quindi noi non sposteremo la sede, il management o trasferiremo le sue tecnologie. Tutto questo è scritto nel nostro contratto.”
Infine, Jianxin ha affermato di voler riportare in borsa il business automotive in Italia e la nuova divisione industriale, formata da Pirelli Truck e Aeolus, in Asia.
pubblicato il 31 / 03 / 2015