Febbraio positivo a doppia cifra (+13,2%), ma gli acquisti delle famiglie sono fermi
Il noleggio cresce del 45%, ma i concessionari hanno venduto solo un’auto in più a testa a privati. Il mese di febbraio, secondo i dati diffusi oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, chiude con un immatricolato di 134.697 auto, in crescita del 13,2% rispetto alle 118.976 del febbraio dello scorso anno.
Il risultato è, però, fortemente influenzato dalle 36.486 immatricolazioni a noleggio, che registrano una forte crescita (+45% nel mese e +49% nel cumulato), per due fenomeni contingenti ben precisi: nel noleggio a breve termine il forte “inflottamento” per le esigenze legate all’Expo di Milano, mentre nel noleggio a lungo termine i rinnovi dei contratti rinviati negli anni precedenti.
Restano, invece, asfittiche le vendite a privati, che crescono nel mese di un timido +5,2%, perdendo ulteriormente peso e scendendo al 57,3% di quota, il valore più basso della nostra storia, portando i Concessionari a vendere nel mese a privati solo una macchina a testa in più rispetto all’anno scorso.
“Le considerazioni dell’Unrae – afferma Massimo Nordio, Presidente dell’Unrae, l’Associazione dei Costruttori esteri – sono due: persiste una forte criticità nella capacità delle famiglie di affrontare la sostituzione della propria auto (oltre 9 milioni di vetture hanno più di 15 anni), rispetto alla quale Unrae ha già presentato il proprio progetto di detraibilità di parte dei costi di acquisto, ed – inoltre -esiste un’opportunità di introduzione di misure fiscali più favorevoli per le aziende e più in linea con quanto applicato nel resto d’Europa, che possa costituire un sostegno ad un più accelerato rinnovo del parco ed attivi il ricambio dell’usato con veicoli più efficienti”.
Nel primo bimestre dell’anno in corso, la crescita del mercato è del 12,3%, con 266.555 vetture vendute rispetto alle 237.441 dello stesso periodo 2014. In buona crescita anche la raccolta contratti che, da un primo scambio di informazioni fra UNRAE ed ANFIA, rileva in febbraio un incremento del 17% con oltre 148.000 unità. Nel bimestre la crescita è del 13% a circa 277.000 contratti.
L’analisi della struttura del mercato, come anticipato, segnala l’elevato contributo del noleggio che, crescendo nel mese del 45%, raggiunge una quota di mercato del 26,9%, quasi sei punti percentuali in più dello scorso anno, a sua volta già caratterizzato da volumi consistenti, con un contributo maggiore del lungo termine. Nel 1° bimestre le immatricolazioni a noleggio sono 64.263, con una quota pari al 23,9%, sempre in crescita di quasi 6 punti rispetto allo stesso periodo 2014. I privati riescono ad immatricolare in febbraio poco più di 3.800 vetture rispetto ai volumi dello scorso anno, per un totale di 77.625 unità e, a causa dell’effetto mix, arrivano a toccare la quota più bassa di sempre, con oltre 4 punti percentuali in meno del 2014.
Le società, dal canto loro, ottengono in febbraio una leggera crescita del 2,9% a 21.448 unità, con una quota che scende al 15,8%. Nel cumulato la crescita è del 5,8%, con una rappresentatività del 16,2%.
Nel mese di febbraio, in crescita tutte le alimentazioni in cui è scomposto il mercato: il diesel performa meglio del totale (+15,1%) e incrementa di un punto la sua quota, la benzina cresce di un +8,1%, ma rimane sotto il 30% di rappresentatività. Ottimi risultati, inoltre, per le vetture a basso impatto, con il Gpl in crescita nel mese dell’11,9%, confermando la sua quota di mercato all’8,2%, con il metano che incrementa i suoi volumi del 28,2%, per raggiungere il 4,1% di rappresentatività ed, infine, con le ibride in crescita del 15,2% e stabili in quota all’1,4%.
Grazie al contributo del noleggio anche in febbraio l’area Nord Est del Paese è al top nel ranking per numero di immatricolazioni (+29%), sfiorando il 36% di quota sul totale nazionale, seguita dalla crescita dell’11% in volume dell’area centrale, al 3° posto – però – per numero di immatricolazioni.
Fra i segmenti spicca l’andamento dei crossover che incrementano i propri volumi di oltre il 57%, quello delle station wagon a +36,8% e, seppur con volumi più contenuti, la performance dei monovolume compatti e multispazio, rispettivamente in crescita in febbraio del 22,9% e del 42,2%.
Il mercato dell’usato, infine, segna nel mese un consistente +6,9% e 377.619 vetture trasferite (353.242), comprensive delle minivolture, che portano il cumulato del 1° bimestre a 729.488 trasferimenti complessivi, in crescita del 2,3% rispetto alle 713.292 unità dello stesso periodo 2014.
Secondo Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto: “Anche a febbraio abbiamo chiuso con una crescita a doppia cifra ma, come per lo scorso mese, lo scatto in avanti è dovuto in larga parte alle sostituzioni dei parchi delle società di noleggio. Invito ancora una volta, nel leggere queste cifre positive, a non cadere nella trappola dei facili ottimismi perché la fine della crisi deve ancora arrivare. E infatti non c’è alcun segnale di ripresa degli acquisti da parte dei privati, ovvero delle famiglie. Questo per diversi motivi e proprio oggi l’Istat ha reso noto che il tasso di disoccupazione in Italia è salito dal 12,1% del 2013 al 12,7% del 2014: il dato annuale massimo mai registrato dal 1977. Ma anche la pressione fiscale, se ce ne fosse bisogno, è tornata a salire: dal 43,4% del Pil del 2013 al 43,5% del 2014.”
Maurizio Spera, presidente dei concessionari VW/Audi, ha aggiunto: “Le vendite ai privati, nel nostro Paese, sono la “struttura portante” del mercato dell’auto e se ripercorriamo il loro andamento storico capiamo perché non possiamo esaltarci. Nel 2007, l’anno del boom di mercato, la quota dei privati aveva toccato il 90,5%; a gennaio 2011 – in piena crisi – la quota era calata al 72,4%. Purtroppo nel 2015 ha continuato a cedere punti: 62,5% a gennaio e 57,3% a febbraio”.
Conclude Pavan Bernacchi: “Senza dubbio l’Italia è percorsa da una ventata di ottimismo, di speranza, legati alla comparsa dei primi segnali positivi in alcuni indicatori economici. Noi però riteniamo che l’uscita dalla recessione possa attuarsi solamente con un deciso risveglio della domanda interna, ancora compressa dall’elevata pressione fiscale. E trasponendo questo concetto al mercato dell’auto siamo certi che il Governo avrebbe molto da fare, se solo si volesse rivitalizzare un settore trainante dell’economia”.
Infine, Roberto Vavassori, Presidente di Anfia, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, ha commentato: “A febbraio il mercato mantiene un trend positivo e replica la crescita a doppia cifra registrata il mese precedente. Una buona performance, dunque, nonostante i volumi siano simili, per questo mese, a quelli di inizio anni ’80. Fa ben sperare per i prossimi mesi la ripresa del clima di fiducia dei consumatori – e anche delle imprese – riportata in questo primo bimestre 2015, grazie a un significativo miglioramento delle aspettative future. Anche l’andamento della raccolta ordini, in crescita anche a febbraio, sembra andare in questa direzione. Segnaliamo che, secondo i dati preliminari elaborati da ANFIA, nel mese di febbraio sono state immatricolate oltre 18.700 nuove autovetture ad alimentazione alternativa, con un incremento del 17,7% rispetto ad un anno fa e una quota del 13,9%. Nel primo bimestre dell’anno, le immatricolazioni di auto eco-friendly arrivano, così a superare le 39.500 unità (+19%), raggiungendo una quota del 14,8%, pari a 0,9 punti in più di un anno fa. L’incidenza del mercato auto ad alimentazione alternativa nel nostro Paese, grazie al ruolo chiave delle vetture a metano e a GPL, non ha paragoni rispetto ai Paesi dell’Unione Europea – ha concluso Vavassori – e consente all’Italia di vantare emissioni medie di CO2 delle nuove vetture vendute tra le più basse in Europa: secondo i dati preliminari ANFIA, nei primi 2 mesi del 2015 il valore medio ponderato delle emissioni di CO2 scende a 115,9 g/km dai 116,4 rilevati a gennaio 2015”.
pubblicato il 4 / 03 / 2015