Cooper vs Apollo: negato il risarcimento per la rottura dell’accordo
Apollo Tyres ha risposto positivamente alla decisione giudiziaria che ha visto negare un risarcimento a favore di Cooper Tire & Rubber, in seguito alla rottura dell’accordo di acquisizione tra le due aziende, avvenuto alla fine dell’anno scorso. Cooper chiedeva 112 milioni di dollari come ricompensa, in quanto sosteneva che Apollo avesse violato l’accordo di fusione, tuttavia il giudice della corte del Delaware, Sam Glasscock III, ha stabilito il 31 ottobre che Cooper stessa non aveva fatto tutto il possibile per soddisfare le condizioni di chiusura dell’accordo.
“Siamo soddisfatti della decisione del giudice Glasscock” ha scritto Apollo Tyres in una dichiarazione rilasciata il 2 novembre. “Questa sentenza rivendica la nostra ferma posizione. Apollo Tyres ha fatto tutti gli sforzi necessari per completare l’affare, mentre Cooper non ha adempiuto a tutti gli obblighi contrattuali, perché era incapace di controllare la sua controllata più grande. Ciò ha portato a delle complicanze e alla fine al fallimento di una transazione che avrebbe portato benefici sia agli azionisti di Apollo che di Cooper.”
Glasscock ha affermato che la joint venture cinese di Cooper con Cooper Chengshan (Shandong) Tire Company (che ora è stata completamente acquisita dal gruppo Chengshan) ha rappresentato un “grave ostacolo” sulla via della chiusura del contratto; oltre allo sciopero verificatosi dopo l’annuncio dell’accordo, i manager dello stabilimento hanno ritardato la consegna dei documenti finanziari necessari. Il giudice ha aggiunto che “Cooper non ha garantito” che le sue controllate operassero “nel normale svolgimento dell’attività”, e che questo “è sufficiente” per giustificare questa decisione.
In un comunicato diffuso da Cooper Tire dopo la sentenza si riconosce che “la sentenza di venerdì era inaspettata: ciò che ha avuto luogo presso la nostra joint venture CCT dopo che la fusione era stata annunciata era imprevisto e né Apollo né Cooper hanno causato quello che si è verificato. Tuttavia, la corte ha ritenuto che questo ha impedito a Cooper di rispettare gli obblighi contrattuali necessari per chiudere la fusione. A seguito della sentenza, Cooper non ha diritto al risarcimento per la rottura dell’accordo. Anche se la decisione non era quello che speravamo, la nostra società rimane focalizzata sulla gestione delle nostre attività e a soddisfare le esigenze dei nostri clienti in tutto il mondo.”
La decisione del tribunale ha avuto un effetto immediato le azioni di Apollo che hanno guadagnato il 6,4%.
pubblicato il 5 / 11 / 2014