Ecopneus a Viatec 2013 per promuovere gli asfalti modificati
In un paese come l’Italia, dove la percentuale di autoveicoli per persona è tra le più alte d’Europa e dove oltre il 90% delle merci si muove su gomma, le infrastrutture viarie svolgono un ruolo nevralgico per il funzionamento dell’intera nazione. Le innovazioni, le problematiche e le relative soluzioni legate a questo mondo sono al centro della Fiera Viatec, biennale dedicata alla costruzione e alla manutenzione delle infrastrutture viarie che è partita quest’oggi a Bolzano. E proprio la Provincia Autonoma di Bolzano si è resa protagonista di una sperimentazione, avviata nel 2011, che ha visto l’utilizzo di un particolare tipo di asfalto realizzato aggiungendo al tradizionale bitume la gomma ricavata dal riciclo dei pneumatici arrivati a fine vita.
L’aggiunta di gomma da riciclo da PFU – Pneumatici Fuori Uso, sotto forma di polverino di dimensioni inferiori al millimetro al conglomerato bituminoso normalmente utilizzato per asfaltare le nostre strade, consente infatti, di ottenere una pavimentazione che ha prestazioni superiori agli asfalti tradizionali sotto diversi punti di vista come, ad esempio, la durata, la resistenza agli agenti atmosferici e la rumorosità dei veicoli in transito.
L’abbassamento del rumore provocato dal passaggio dei veicoli è stato uno degli aspetti principali che ha spinto l’amministrazione della Provincia Autonoma di Bolzano ad adottare, in occasione di un intevento manutentivo di un tratto stradale in Val Venosta, pavimentazioni in asphalt rubber, ossia pavimentazioni contenenti gomma ricavata dai Pneumatici Fuori Uso. Ecopneus, società senza scopo di lucro principale responsabile della gestione dei PFU in Italia, intende diffondere i vantaggi dati da questa applicazione dal potenziale forte sviluppo e per questo è stata parte attiva in alcune delle fasi di monitoraggio e rilevamento acustico svolte dalla Provincia nel tratto oggetto dell’intervento.
La sperimentazione della Provincia Autonoma di Bolzano aveva l’obiettivo di verificare le effettive caratteristiche prestazionali di queste pavimentazioni proprio sotto il profilo della rumorosità. Tutte le fasi di test hanno dimostrato una riduzione del rumore causato dai veicoli in transito fino a 5 decibel: per avere la giusta percezione di tale dato basti pensare che una riduzione di 3 db corrisponde al dimezzamento della pressione acustica.
La riduzione del rumore rende inoltre questi asfalti una valida alternativa all’utilizzo delle barriere acustiche su strade ad alta percorrenza. Anche il rapporto tra i costi di realizzazione e manutenzione delle barriere sonore e la posa di asfalti “modificati” è favorevole a quest’ultima soluzione, che risulta inoltre preferibile in quanto ad esempio non costituisce ostacolo all’attraversamento della carreggiata, non riduce la luce delle abitazioni limitrofe, consente lo spazio per l’accumulo della neve nei mesi invernali, la via di fuga in caso di incidente.
La fono-assorbenza non è che uno dei numerosi vantaqgi che la pavimentazione in gomma comporta. Maggiore durabilità ed un favorevole rapporto costi/prestazioni rispetto ai bitumi tradizionali, ne rappresentano due esempi concreti: l’utilizzo di gomma da PFU permette infatti una più elevata resistenza sia agli agenti atmosferici che al deterioramento da usura, rendendo gli interventi manutentivi necessari meno frequenti e, di conseguenza, incidendo positivamente nel lungo periodo sui costi dell’intero ciclo vita del manto stradale.
pubblicato il 22 / 02 / 2013