All’Italia la maglia nera delle immatricolazioni da 14 mesi
“Il dato comunicato dall’Acea sulle immatricolazioni Ue di gennaio (-8,7%) sta facendo clamore in Europa mentre in Italia sta passando quasi inosservato. Il -17,6% nostrano conferma che anche a gennaio siamo riusciti a raddoppiare la perdita rispetto alla media UE – ha detto il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi commentando i dati sulle immatricolazioni nei 27 paesi UE più Efta. “Ma se l’Italia nell’UE detiene da 14 mesi la maglia nera sulle immatricolazioni, con il dato negativo sempre in doppia cifra, la responsabilità è in gran parte da addebitare alle terapie di accanimento fiscale sull’automotive da parte del nostro Governo”. Per il presidente della federazione che rappresenta i concessionari di tutti i marchi commercializzati in Italia di auto, veicoli commerciali, camion e autobus: “L’inasprimento fiscale nei confronti dell’acquisto, della proprietà e del possesso degli autoveicoli ha contratto la domanda di autoveicoli riducendola dal 2007 quasi del 50%. Senza una politica che dia risposte immediate, si produrranno danni irreversibili per la filiera dell’automotive”.
Per il vicepresidente della Federazione e responsabile dei rapporti con Bruxelles, Mario Beretta: “Dietro nomi rassicuranti, come ‘Legge di stabilità’ o ‘Manovra salva Italia’, si sono celate misure senza precedenti ai danni del nostro settore che ci hanno permesso di conquistare il triste primato europeo di inasprimento fiscale sull’auto. La detraibilità sulle vetture aziendali, ad esempio, è passata dal 40 al 20%, mentre nei principali Paesi Ue è al 100%, senza contare le accise, il superbollo sulle auto prestazionali, l’Iva e tanto altro”.
pubblicato il 20 / 02 / 2013