In un anno Ecopneus ha raccolto 227.000 tonnellate di PFU
Il 7 settembre dell’anno scorso si è messo in moto in Italia il sistema nazionale di gestione dei Pneumatici Fuori Uso. Ad un anno di attività, Ecopneus fa un primo bilancio, che risulta senza dubbio positivo, sia per il consorzio che per l’ambiente: 620.000 Kg di PFU raccolti al giorno per un totale di 227.000 tonnellate di materiale avviato a recupero, per diventare strade, campi sportivi ed energia.
Dal 7 settembre 2011, giorno di entrata in vigore del Decreto Ministeriale n. 82/2011, al 7 settembre 2012 Ecopneus ha gestito 97.629 richieste di prelievo pervenute dagli oltre 27.000 punti di generazione (gommisti, officine, stazioni di servizio) di Pneumatici Fuori Uso registrati in Italia. Grazie anche alla collaborazione delle aziende qualificare e specializzare selezionate come partner, Ecopneus ha potuto dunque raggiungere importanti risultati:
– 227.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso raccolte
– 27.361 punti di generazione del pneumatico-rifiuto serviti dal servizio di ritiro
– 97.629 richieste di prelievo completate
– 70.910 missioni di veicoli effettuate
– 92 aziende di raccolta attive su tutto il territorio nazionale
– 48 aziende che si occupano della frantumazione e valorizzazione dei Pneumatici Fuori Uso
Non nasconde la soddisfazione per i traguardi raggiunti Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus: “227.000 tonnellate di PFU raccolti in un solo anno di attività sono una quantità importante, ancora più notevole se si pensa che siamo partiti da zero con un sistema su scala nazionale da costruire in soli tre mesi e che riuscisse a provvedere a tutti gli aspetti necessari, dalla raccolta porta a porta fino al completo recupero di ogni pneumatico. Già al 31 dicembre Ecopneus aveva raggiunto e superato gli obiettivi fissati dalla normativa e tutto lascia prevedere che anche l’obiettivo posto al 31 dicembre 2012 – di raccogliere e recuperare l’80% di quanto commercializzato dalle aziende nostre socie – sarà centrato".
L’efficienza gestionale messa in atto da Ecopneus nel 2011 ha reso possibile attuare dall’inizio del 2012 una riduzione degli importi del contributo ambientale associato all’acquisto di ogni nuovo pneumatico, a vantaggio dei consumatori finali, con una riduzione media di oltre il 3%. Le risorse derivanti dal contributo ambientale sono utilizzate esclusivamente per finanziare il sistema di gestione dei PFU e da esse non può derivare nessun dividendo. Eventuali avanzi di gestione dovranno, infatti, essere destinati per almeno il 30% ad operazioni di prelievo da stock storici al fine di concorrere a rimuovere l’ampio numero di accumuli abusivi ancora esistenti in Italia.
pubblicato il 11 / 09 / 2012