Associazioni e istituzioni dicono NO alla contraffazione
Lunedì 13 febbraio si è svolta presso Confindustria Monza e Brianza una tavola rotonda sulla contraffazione a cui hanno partecipato Assoruote, Assorologi, Guardia di Finanza, Dogane e uno Studio Legale. Il dibattito ha spaziato a 360° sul fenomeno contraffazione, sottolineando in particolare le ripercussioni che può avere, oltre che sull’economia, anche sulla salute e sicurezza dei cittadini. Se infatti la pericolosità dei prodotti contraffatti era già un fenomeno noto nel mondo delle ruote, Mario Peserico, presidente di Assorologi, ha evidenziato come in realtà anche orologi fake, prodotti con materiali non conformi alle normative, possono arrecare un danno importante alla salute degli utilizzatori.
Dall’incontro è risultato chiaro che il dialogo con le istituzioni è un aspetto fondamentale per vincere questa battaglia, così come – ha spiegato Corrado Bergagna, presidente di Assoruote – il ruolo delle associazioni nel comunicare con il mercato e sensibilizzare l’opinione pubblica. Un esempio di collaborazione efficace con le istituzioni per creare gli strumenti necessari per la realizzazione, il controllo e il rispetto delle norme è rappresentato da Assogomma. L’associazione dei produttori di pneumatici ha infatti affiancato in questi anni il Ministero dei Trasporti per concretizzare l’auspicata regolamentazione che porterà finalmente, e speriamo presto, all’omologazione dei cerchi.
Sempre sulla lotta alla contraffazione dei cerchi è intervenuta Alessandra Milanoli, avvocato dello Studio Milanoli – Zanardi, spiegando che a volte non è il design ad essere coinvolto, bensì l’utilizzo improprio e non autorizzato di codici alfanumerici, che possono ricondurre a produttori leader, creando confusione presso gli utilizzatori finali.
Sul versante dei controlli il Tenente Colonnello Gianfranco Zarro del Gruppo della GDF di La Spezia, ha raccontato come, partendo da normali controlli “in strada” si sia arrivati lo scorso anno a maxi sequestri di cerchi in lega, stampi e coppette contraffatte per importi veramente importanti e come, partendo dalla semplice contraffazione, si sia poi dimostrata anche l’effettiva pericolosità di questi prodotti.
Tutte queste operazioni sono sicuramente una goccia nel mare degli oltre 700 milioni di euro di danno per le sole aziende della Brianza (come citano i dati della Camera di Commercio) o i 105 milioni di euro di merci contraffatte o pericolose, sequestrate dalla Guardia di Finanza l’anno scorso. Sono comunque dei segnali importanti lanciati al mercato e volti a dissuadere queste pratiche illecite ed hanno il merito di avere aperto un canale di comunicazione importante tra industria e istituzioni, che risulta oggi strutturato ed efficace. I funzionari dell’Agenzie delle Dogane hanno infatti illustrato gli strumenti indispensabili e di facile utilizzo che sono oggi disponibili per il controllo e la prevenzione del fenomeno della contraffazione, come il supporto informatico e la banca telematica Falstaff.
L’incontro, fortemente voluto da Confindustria Monza e Brianza e moderato dal giornalista del Gruppo 24 Ore Augusto Capitanucci, è stato molto apprezzato dai partecipanti proprio per i suoi riscontri pratici.
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pubblicato il 21 / 02 / 2012