Quarto anno in calo per il mercato europeo dell’auto
Il 2011 chiude a -1,4% e il 2012 si prospetta ancora difficile per il mercato europeo dell’auto che totalizza a dicembre 995.404 immatricolazioni, con una flessione del 5,8% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (1.157.174). Questi i dati diffusi oggi da ACEA, e riferiti al complesso dei Paesi dell’Unione Europea allargata e dell’EFTA. Nell’intero 2011, le immatricolazioni complessive si attestano a 13.573.550 unità, pari all’1,4% in meno rispetto al 2010 (13.768.401). “Nel 2011, per il quarto anno consecutivo, il mercato europeo dell’auto chiude con il segno meno”, ha dichiarato Guido Rossignoli, Direttore Generale di ANFIA.
L’onda lunga della crisi e la fase di instabilità che l’Europa sta vivendo continuano a colpire tutti i maggiori mercati, che registrano contrazioni a una cifra – nel caso del Regno Unito e della Francia – e a due cifre – nel caso della Spagna e dell’Italia. Fa eccezione la Germania, al primo posto in termini di unità immatricolate seguito dalla Francia e dal Regno Unito, e unico tra i 5 major markets a riportare una crescita, chiudendo l’anno a +8,8% con oltre 3.170.000 nuove immatricolazioni. “Sappiamo che il 2012 sarà ancora un anno difficile: i tempi di recupero dell’economia dell’UE si stanno rivelando lenti, motivo per cui il ritorno ai volumi di mercato del 2007 è destinato ad essere ancora rimandato nel tempo”, afferma Rossignoli.
Il mercato italiano riporta a dicembre una contrazione del 15,3% rispetto allo stesso mese del 2010 (111.212 vs 131.298 unità). Come già lo scorso mese, i livelli di mercato risultano in linea con quelli del lontano 1996. Il peggioramento del clima di fiducia dei consumatori e i continui rincari che si abbattono sul settore automotive – dagli aumenti dei pedaggi autostradali e i rialzi delle addizionali sulle accise in sei Regioni, scattati il 1° gennaio 2012, alla inarrestabile ascesa del prezzo al consumo della benzina e del gasolio, cresciuti, rispettivamente, del 15,4% e del 24,5% da gennaio a dicembre 2011 – segnalano uno scenario preoccupante anche per il 2012.Nell’intero 2011 le immatricolazioni complessive ammontano a 1.748.143 unità, in flessione del 10,9% rispetto al 2010.
Le marche italiane hanno registrato 61.399 immatricolazioni nel mese in Europa (-15,6%). Nel 2011 le unità immatricolate ammontano a 947.786 (-12%). A dicembre, prosegue la crescita del marchio Jeep (+47,9%), così come nell’intero anno (+61,8%). Positivo, nel 2011, anche il marchio Alfa Romeo (+18,7%).
Analizzando gli altri major markets, il calo più significativo nel mese è quello registrato dalla Francia: -17,7%, con 187.817 immatricolazioni. Nel 2011, le immatricolazioni ammontano a 2.204.229 unità, il 2,1% in meno rispetto all’anno precedente. Le vetture ad alimentazione alternativa hanno rappresentato appena l’1,6% dell’immatricolato complessivo soprattutto a causa della soppressione del bonus destinato alle vetture a GPL. Le quote di mercato delle vetture diesel e delle vetture a benzina si attestano rispettivamente al 72,4% e al 26%. Le vendite di vetture ai privati sono calate, nel 2011, dell’8% (-28% a dicembre), rappresentando il 58% dell’immatricolato complessivo. Le vetture intestate a società hanno invece riportato un incremento del 14,5% (+13% a dicembre), giungendo al 18% del mercato. Il noleggio a breve termine è cresciuto del 22% nell’anno (+22% anche a dicembre), con una quota di mercato del 7%.
Segue la Spagna, che registra una flessione del 3,6% a dicembre per un totale di 66.458 immatricolazioni. Nell’intero anno, i volumi di mercato risultano in calo del 17,7% rispetto al 2010 (808.059 unità vs 982.015). Per il terzo anno consecutivo il mercato chiude al di sotto del milione di unità immatricolate. Secondo l’Associazione spagnola dei Costruttori ANFAC, l’elevato tasso di disoccupazione, la crisi di fiducia dei consumatori e le restrizioni creditizie hanno riportato il mercato ai livelli del 1993 – incidendo negativamente, oltre che sull’anzianità del parco circolante, anche sulle entrate fiscali dello Stato derivanti dalla vendita di autovetture – e le previsioni per il 2012, attestandosi a circa 800.000 unità, non fanno che confermare il protrarsi di un momento di forte difficoltà per il settore. Le vendite di vetture a privati, in flessione da 18 mesi consecutivi, riportano una contrazione del 33,6% nel 2011, con una quota di mercato del 48% circa contro il 60% circa del 2007. Il comparto del noleggio cresce del 4,3% nel 2011, mentre per le vetture aziendali l’incremento delle vendite è del 6,3%. L’Associazione spagnola dei Concessionari GANVAM sottolinea che l’introduzione di un piano di incentivi all’acquisto, richiesta in maniera unanime da tutti i rappresentanti del settore, non sarebbe in contraddizione con le politiche di riduzione della spesa pubblica poste recentemente in atto dal Governo, anzi porterebbe benefici alle casse dello Stato grazie alle entrate fiscali relative all’acquisto e all’uso delle nuove vetture aggiuntive vendute.
Il Regno Unito chiude il mese di dicembre a -3,7% (119.188 immatricolazioni vs 123.817). Nel 2011 i volumi complessivi si attestano a 1.941.253 unità, con una contrazione del 4,4% sul 2010. L’Associazione inglese dei Costruttori SMMT evidenzia che il risultato di dicembre è stato comunque migliore delle aspettative. Anche i volumi totalizzati nel 2011 hanno superato le previsioni, con una prima parte dell’anno debole e una seconda parte in calo solo dell’1,1% sul secondo semestre del 2010. Il comparto delle flotte (+4,7% nell’anno) ha sostenuto il mercato, mentre le vendite di vetture ai privati hanno segnato una contrazione del 14,1%. Le vetture diesel e ad alimentazione alternativa hanno raggiunto quote record nel 2011: 50,6% e 1,3% rispettivamente. La media delle emissioni di CO2 delle nuove vetture vendute è calata del 4,2% rispetto al 2010, passando da 144,2 g/km a 138,1 g/km. Il segmento Supermini rimane il più venduto dell’anno, con una quota di mercato allineata a quella del 2010 (36,3%). Secondo SMMT, nel 2012 la crescita economica sarà debole, ma il lancio di nuovi modelli e restyling di vetture, l’accresciuta efficienza dei motori in termini di consumi e l’appeal delle nuove tecnologie dovrebbero incoraggiare le vendite. Gli elementi chiave a sostegno dell’andamento del mercato saranno, comunque, la fiducia dei consumatori e degli operatori professionali, ragione per cui è importante che il Governo tenga fede alla propria strategia di crescita e faccia la propria parte per risolvere la situazione di instabilità dell’Eurozona.
Infine, il mercato tedesco, che totalizza 244.501 immatricolazioni a dicembre, il 6,1% in più rispetto a dicembre 2010, e 3.173.634 immatricolazioni nel 2011, segnando una crescita dell’8,8% sull’anno precedente. L’Associazione tedesca dei Costruttori VDA sottolinea che, pur in una situazione difficile, con la crisi del debito in Europa, il mercato interno si è rivelato più solido di quanto molti avevano supposto.
pubblicato il 17 / 01 / 2012