Mercato dell’auto: Europa in linea (+1,1%), Italia male (-5,7%)
Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione Europea allargata e dell’EFTA, le immatricolazioni totalizzate a settembre ammontano a 1.269.646 unità, pari all’1% in più rispetto allo stesso mese del 2010, che aveva chiuso a sua volta in calo del 9,2% sul 2009. Nei primi nove mesi dell’anno le unità immatricolate sono complessivamente 10.461.138, in flessione dello 0,8% rispetto al pari periodo dello scorso anno.
“La modesta crescita a cui assistiamo nel mese di settembre, che nel 2011 ha contato lo stesso numero di giorni lavorativi di settembre 2010, è trainata ancora una volta dal buon andamento del mercato tedesco, mentre gli altri major markets si attestano su volumi inferiori a quelli di un anno fa – ha commentato Eugenio Razelli, Presidente di ANFIA. Per Francia, Spagna e Regno Unito la flessione risulta piuttosto contenuta, mentre per l’Italia la contrazione è più marcata e, in un contesto di stasi dell’economia e di instabilità politica del Paese, nulla può far pensare a un miglioramento del trend negli ultimi 3 mesi dell’anno. I Paesi nuovi membri UE rimangono allineati sui livelli di un anno fa (+0,7%). Confermiamo, dunque, per il mercato europeo, una previsione di chiusura del 2011 in linea con l’anno precedente. Con ogni probabilità, la lentezza con cui si sta muovendo la domanda dilaterà i tempi di attesa prima di ritornare a una crescita significativa delle vendite”.
Ancora una volta, considerando i cinque maggiori mercati, è l’Italia, come si è detto, a registrare la contrazione più forte nel mese: -5,7% per un totale di 146.388 unità immatricolate. Il mercato non dà segni di ripresa e si attesta sui livelli del 1996. L’inflazione prosegue la sua crescita (+0,1% rispetto ad agosto 2011 e +3,1% rispetto a settembre 2010) e il clima di fiducia dei consumatori peggiora ulteriormente. Nel periodo gennaio-settembre 2011, le immatricolazioni complessive si attestano a 1.369.545 unità, in calo dell’11,3% su gennaio-settembre 2010. Le marche italiane hanno registrato 82.115 immatricolazioni nel mese (-7,8%). Ancora risultati positivi per Lancia/Chrysler (+16,9%) e Jeep (+132,5%). Nei primi nove mesi dell’anno le unità immatricolate ammontano a 749.417 (-12%).
La Francia riporta una contrazione dell’1,4%, totalizzando 167.526 immatricolazioni. Nel cumulato da inizio anno, le immatricolazioni si attestano a 1.661.271 unità, pari allo 0,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2010.
Segue la Spagna, per la quale il risultato di settembre è il peggiore, per questo mese, degli ultimi 15 anni: 55.572 immatricolazioni, con un calo dell’1,3% su settembre 2010. Nei primi nove mesi dell’anno le unità immatricolate ammontano a 623.926, in ribasso del 20,7% sul pari periodo dell’anno precedente. Bisogna risalire al 1993 per ritrovare un mercato così basso. Le vendite ai privati risultano in calo da ormai 15 mesi. A settembre, la flessione risulta del 12,3% e nel progressivo da inizio anno del 39,1%. L’Associazione spagnola dei Costruttori ANFAC afferma che, se il trend di mercato non cambierà, nei prossimi anni si assisterà a un notevole invecchiamento del parco circolante, arrivando a superare, annualmente, la quota di 1 milione di veicoli con più di 10 anni di anzianità. Nel 2012, questi potrebbero già rappresentare il 42% del circolante, con evidenti effetti negativi in termini ambientali e di sicurezza. Per questo, l’associazione invoca l’adozione di adeguate politiche di rinnovo del parco di carattere strutturale. Le previsioni di chiusura del 2011 si attestano a circa 820.000 unità.
Passando al Regno Unito, a settembre il mercato, superando le attese, ha registrato 332.476 nuove immatricolazioni, lo 0,8% in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Settembre, mese caratterizzato dal cambio delle targhe, risulta così il secondo miglior mese dell’anno dopo marzo e dovrebbe rappresentare il 17% circa dell’immatricolato complessivo del 2011, che l’Associazione inglese dei Costruttori SMMT stima a 1,92 milioni di unità (-5,3%). Il segmento delle flotte tiene nel mese, mentre le vendite ai privati continuano a diminuire (-9,3%). Nei primi nove mesi dell’anno, le immatricolazioni si attestano a1.553.094 unità (-5%). Di fronte alla debolezza della domanda interna e al clima di incertezza che accomuna le economie europee, l’Associazione ha rivisto al ribasso le previsioni di mercato per il 2012, pari a 1,96 milioni di unità, e ritiene che il Governo debba introdurre delle misure a sostegno della ripresa degli investimenti.
Il mercato tedesco, infine, prosegue la sua crescita, totalizzando 280.689 immatricolazioni a settembre (+8,1%). Nel progressivo da inizio anno sono state immatricolate 2.401.736 unità, con una crescita del 10,8% sullo stesso periodo del 2010. L’Associazione tedesca dei Costruttori VDA conferma che il mercato tedesco è in ottima forma, nonostante la difficile situazione dei mercati finanziari, rispetto alla quale si appella alla capacità dei Governi e delle banche centrali di controllare le turbolenze attraverso una convincente regolamentazione e di contrastare la crisi dei debiti con adeguate forme di risparmio. Questo per evitare che l’inaffidabilità dei mercati finanziari finisca per “infettare” l’economia reale.
pubblicato il 18 / 10 / 2011