Economico, ecologico e sicuro. E’ l’invernale ricostruito
Basse temperature, asfalto bagnato e innevato impongono ormai, più che le leggi, l’uso dei pneumatici invernali. Una valida alternativa proposta per vetture e 4×4 dall’Airp, Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici, è il pneumatico invernale ricostruito, un’ottima scelta in grado di coniugare sicurezza, affidabilità, risparmio e rispetto per l’ambiente. Il pneumatico rinnovato, infatti, anche nella sua declinazione invernale, è un prodotto sicuro e perfettamente compatibile con la scelta di soluzioni rigorose dal punto di vista tecnologico e per di più con prestazioni del tutto analoghe a quelle del pneumatico nuovo e di qualità.
Sul piano della sicurezza, il processo di ricostruzione è assolutamente affidabile. La ricostruzione consiste infatti nel selezionare con rigorosi processi le strutture portanti ancora perfettamente integre di pneumatici che hanno già avuto un ciclo di vita e che hanno quindi il battistrada usurato e nel dotare la struttura portante di un nuovo battistrada, con un processo produttivo, rigorosamente certificato secondo i regolamenti ECE ONU 108 e 109, che assicura l’assoluta affidabilità del prodotto che si ottiene. La ricostruzione – sottolinea infatti Airp – si basa su processi di produzione particolarmente avanzati ed affidabili. L’applicazione del nuovo battistrada avviene con tecnologie, come la vulcanizzazione, che fanno sì che struttura portante e battistrada costituiscano un tutt’unico esattamente come nei pneumatici nuovi. Per queste ragioni i pneumatici ricostruiti oggi rappresentano una soluzione ampiamente affermata in tutti i settori del trasporto, compreso quello aereo.
Ma la ricostruzione offre vantaggi notevoli anche su altri fronti. Ricostruire un maggior numero di pneumatici utilizzando le strutture portanti che in seguito ad accurati controlli si rivelano ancora perfettamente integre dopo il primo impiego, permette infatti di contribuire in misura considerevole a salvaguardare l’ambiente. La ricostruzione consente infatti di allungare il ciclo di vita del prodotto nuovo di qualità e quindi di rallentare il flusso di smaltimento delle gomme usate.
pubblicato il 1 / 12 / 2010