Il mercato dell’auto nei primi 8 mesi 2010: Europa -3,5%, Italia -2,5%
”I grandi mercati europei dell’automobile hanno tutti registrato in luglio e agosto pesanti flessioni: ciò è dovuto, da una parte alla fine degli incentivi praticamente in tutti i principali Paesi; dall’altra al fatto che la lentissima uscita dalla crisi economica non mette molte famiglie e aziende ancora in condizione di affrontare un acquisto così importante quale l’automobile”. Così Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’Unrae, l’Associazione che rappresenta le Case estere operanti in Italia, interpreta i risultati del bimestre estivo e dei primi 8 mesi, diffusi oggi dall’ACEA (European Automobile Manufacturers’ Association).
I dati ufficiali presentati da Acea rivelano un trend in flessione con le nuove immatricolazioni scese dal -18,6% di luglio al -12,9% di agosto. Complessivamente nei primi otto mesi dell’anno le nuove registrazioni sono state 9.021.703, pari a -3,5% rispetto allo stesso periodo del 2009 in Europa. Se già in luglio si era vista un contrazione generale a due cifre (-12.8% in Francia, -13.2% in Gran Bretagna, -24.1% in Spagna, -25.7% in Italia e -30.2% in Germania), anche in agosto la situazione è rimasta difficile: Francia -7.9%, Gran Bretagna -17.5%, Italia -19.3%, Spagna -23.8% e Germania -27.0%. Agosto, che peraltro è un mese tradizionalmente povero di immatricolazioni, ha visto complessivamente registrare 701.710 auto (-12,9%). Se consideriamo però i primi otto mesi dell’anno l’Europa registra un calo del -3,5% rispetto ai primi otto mesi dell’anno scorso, con un andamento disomogeneo tra i vari stati: Francia (+2%), Gran Bretagna (+13,2%) e Spagna (+21,9%) hanno visto aumentare le immatricolazioni, mentre Italia (-2,5) e Germania (-28,7) hanno segnato una contrazione. I risultati peggiori si sono visti in Bulgaria (-39,1%) e i migliori in Irlanda (+49,6%).
”In questo quadro negativo generale”, ha aggiunto Filipponi, ”il mercato italiano conferma la sua estrema debolezza, con un andamento contrattuale che a fine anno porterà alla perdita di circa 650.000 contratti rispetto al 2009 e ad un minor gettito Iva per le Casse dello Stato, che noi valutiamo attorno ai 2 miliardi di euro”. L’UNRAE pone anche l’accento sul trattamento fiscale riservato all’automobile nel nostro Paese, “in generale punitivo e particolarmente penalizzante soprattutto nell’area dell’auto aziendale, con misure non in linea con il resto dell’Europa. Leggiamo che spesso l’Italia viene richiamata ad allinearsi con le misure legislative e fiscali varate a livello europeo – sottolinea Filipponi – e troviamo molto discutibile che l’allineamento ai valori medi europei del trattamento fiscale delle auto aziendali non debba seguire lo stesso principio informatore”.
Unrae analizza anche i singoli mercati, mettendo in rapporto le misure di incentivi statali con i risultati di mercato degli ultimi mesi. In Germania ad esempio, dove si è perso quasi un terzo del mercato, il crollo era stato ampiamente previsto dopo la fine degli incentivi nel 2009, ma è comunque notevole l’entità del calo dei due mesi estivi: 237.428 immatricolazioni in luglio (-30,2%) e 200.885 in agosto (-27%), con un bilancio dei primi otto mesi a 1.907.104 targhe ed un crollo del 28,7% rispetto all’anno precedente. Il mercato tedesco è caratterizzato quest’anno da un recupero di quote delle marche premium, penalizzate lo scorso anno dalle regole degli incentivi, e dal forte recupero delle motorizzazioni diesel. Gli analisti prevedono un rallentamento della flessione nella parte finale dell’anno, poiché il confronto si farà con i mesi successivi alla fine degli incentivi che avvenne in settembre. Secondo la Global Insight, il mercato tedesco di quest’anno chiuderà attorno a 2.800.000 immatricolazioni, con una flessione del 26,5%.
In Francia invece gli incentivi più bassi pare abbiano frenato le vendite. L’uscita morbida dagli incentivi varata dal Governo francese prevedeva infatti un contributo di 1.000 euro ad inizio di anno, che scendeva poi a 500 euro dal 1° luglio. Evidentemente questa ulteriore riduzione ha fatto sì che il cliente non si sia sentito più stimolato all’acquisto, visto che in luglio le 169.944 nuove targhe hanno fatto registrare una flessione del 12,8% e le 105.166 di agosto hanno chiuso con un -7,9%. Resta ancora di poco attivo il bilancio dei primi 8 mesi: 1.487.546, con un +2,0%. Secondo la Global Insight, le flessioni che si registreranno nella parte finale dell’anno tenderanno a salire in modo significativo, con una stima per il 2010 di 2.130.000 immatricolazioni ed un calo del 6%.
Anche in Gran Bretagna la spinta degli incentivi sembra ormai esaurita: dopo 12 mesi di crescita consecutivi, il mercato britannico ha registrato le prime flessioni nei mesi estivi: in luglio le 136.446 immatricolazioni hanno consuntivato un calo del 13,2% e le 55.305 unità immatricolate in agosto hanno chiuso con un -17,5%. Resta ancora ampiamente attivo il bilancio degli 8 mesi, con 1.300.413 targhe ed un +13,2% che è destinato a ridursi progressivamente. La SMMT, l’Associazione dei Costruttori, proietta una chiusura di anno in attivo solo dell’1,2% con 2.018.000 immatricolazioni. Il mercato estivo britannico è stato caratterizzato dalla forte crescita della domanda di diesel che ha fatto registrare in agosto una quota record del 52,6%. Prosegue anche la forte spinta delle vendite flotte, giunte a rappresentare il 54,2% delle vendite in luglio ed il 57% in agosto. Rilevante la flessione delle vendite alle persone fisiche: -28,5% in luglio e -37,8% in agosto. Gli operatori del settore sono inoltre preoccupati per il preannunciato incremento dell’IVA, che dal 1° gennaio 2011 salirà dal 17,5 al 20% e che potrebbe avere negativi effetti sulla domanda nel prossimo anno.
Note nere infine per la Spagna che registra il peggiore agosto (-23,8%) dal 1989. La fine del PLAN 2000E di incentivazione all’acquisto di auto e il parallelo aumento di 2 punti dell’Iva dal 1° luglio hanno pesantemente inciso in Spagna sulla domanda di nuove auto nei due mesi estivi. In luglio sono state immatricolate 82.167 vetture, con una flessione del 24,1% rispetto al luglio del 2009, e in agosto le immatricolazioni sono state 44.578, in flessione del 23,8%. Grazie all’effetto-incentivi dei primi 6 mesi, il consolidato gennaio-agosto registra 730.906 targhe, con una crescita del 21,9%. Le immatricolazioni a persone fisiche hanno perso, rispettivamente, il 45,4% e il 36,9% nei confronti dei due mesi estivi dello scorso anno. Al contrario, in forte crescita il settore del noleggio (+46,3% in luglio, +77% in agosto), per le necessità di rinnovo della flotta. Secondo l’Associazione degli importatori, l’ANIACAM, il secondo semestre registrerà una flessione complessiva del 30%, con una chiusura di anno a quota 970.000, uno dei peggiori risultati degli ultimi 25 anni, e una proiezione per il 2011 ancora peggiore a 850.000 unità.
pubblicato il 16 / 09 / 2010