Tag: Massimo De Alessandri

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Dino Maggioni è il nuovo amministratore delegato di Marangoni

Dino Maggioni, 48 anni, ingegnere con lunga esperienza internazionale in ambito industriale e in particolare nel settore automotive, è il …
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Le nuove linee strategiche di Marangoni – Intervista a Massimo De Alessandri

Il Gruppo Marangoni negli ultimi due anni sta modificando le proprie strategie ed il proprio assetto per affrontare le sfide …
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Nubi su Rovereto – Marangoni ridimensiona l’headquarter

Marangoni ridimensiona la sede di Rovereto, ma i licenziamenti, che secondo quanto dichiarato dalla stampa locale dovrebbero essere 120/150, pari …
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Marangoni: nuovi investimenti e innovazione tecnologica nell’impianto di Rovereto

Con l’avvicinarsi delle scadenze legate a una possibile estensione del sistema di labelling già in vigore per il pneumatico nuovo, …
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Convention Marangoni: esperienza e capacità di innovare sostengono la crescita e alimentano la fiducia

Sabato 22 febbraio si è svolta a Rovereto presso la sede di Marangoni Spa la Convention annuale della divisione pneumatici commerciali e movimento terra. Alla riunione hanno partecipato i 10 responsabili di area e i 24 agenti che assicurano all’azienda una capillare copertura del territorio italiano. Erano presenti inoltre i responsabili delle funzioni marketing, della ricerca e sviluppo e delle strutture produttive e logistiche.
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Marangoni affida incarico a PwC Corporate Finance per la cessione dell’impianto di Anagni

Il Gruppo Marangoni ha affidato a PricewaterhouseCoopers Corporate Finance (PwC) l'incarico di financial advisor per affiancare la direzione dell'azienda nelle trattative con potenziali acquirenti dello stabilimento per la produzione di pneumatici da vettura e trasporto leggero situato ad Anagni, nei pressi di Roma. A seguito della sospensione delle attività produttive del sito di Anagni annunciata nello scorso mese di settembre, il Gruppo Marangoni ha raggiunto un accordo con sindacati e istituzioni per assicurare la prosecuzione della cassa integrazione ai 400 dipendenti del sito di Anagni fino al 31.12.2014. Contestualmente, sono state discusse e messe a punto una serie di iniziative di natura organizzativa e finanziaria per incentivare e supportare l’acquisizione dello stabilimento da parte di nuovi investitori e facilitare la ripresa delle attività produttive e lo sviluppo di quelle commerciali e tecnologiche che sono state nel frattempo trasferite a Rovereto.
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Perché Marangoni chiude Anagni e lascia il business dei pneumatici nuovi?

Perchè? Perchè Marangoni ha chiuso la produzione di pneumatici nuovi? E perchè l’ha iniziata? L’amministratore delegato Massimo De Alessandri ha spiegato al nostro gruppo editoriale i retroscena e le prospettive di questa decisione. Non è stato facile per il Gruppo Marangoni prendere una decisione sul futuro della fabbrica di pneumatici nuovi di Anagni, vicino a Roma, visto che tale decisione ricadeva anche sui circa 400 dipendenti dello stabilimento e su altri collaboratori della divisione commerciale. Tuttavia, a fronte di alcuni anni di perdite per milioni di euro e nessuna prospettiva di miglioramento, alla fine l’annuncio della chiusura è giunto a settembre, dopo quasi un quarto di secolo dall’inizio dell’esperimento “pneumatici nuovi”. Nonostante la gravità di questa decisione, i responsabili del Gruppo Marangoni appaiono sollevati e sono fiduciosi di poter continuare in futuro ad impegnarsi nel core business della ricostruzione e stanziare investimenti strategici in questo settore. In occasione di un’intervista con il nostro gruppo editoriale, l’amministratore delegato Massimo De Alessandri, ha spiegato quali sono i motivi che hanno portato a questa decisione, dove nel passato sono stati commessi degli errori, perchè l’avventura nel segmento dei pneumatici nuovi era comprensibile allora, ma, con il senno di poi, tutt’altro che opportuna e – per finire – come il Gruppo Marangoni intende adesso proseguire.
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