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L'Assemblea Pubblica ANFIA si è svolta nella mattinata di oggi a Roma, presso il Teatro Capranica, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, con l’obiettivo di fornire un quadro autorevole e aggiornato sul settore automotive nel mondo, in Europa e in Italia, e di presentare nove proposte concrete sulle quali lavorare da subito in questi tre scenari, per garantire alla filiera italiana un futuro sostenibile. Dopo il saluto d’apertura del Presidente dell’Associazione Roberto Vavassori, il fil rouge dell’evento è partito dallo scenario internazionale, descritto, in una prospettiva di breve e di lungo termine, e con uno specifico focus sul comparto della componentistica, da Ralf G.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti ha confermato la propria partecipazione all’assemblea pubblica dell’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (ANFIA), che si svolgerà a Roma il prossimo 12 dicembre. L’incontro, dal titolo “L’industria automotive in Italia: proposte per un futuro sostenibile”, vuole essere un momento di confronto incisivo con esperti relatori del settore e alti rappresentanti della Commissione europea, per una politica industriale di rilancio e uno sviluppo credibile.

Federauto interviene sulla Legge di stabilità per l’anno 2013. Nonostante il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, avesse più volte promesso che avrebbero fatto di tutto per evitare l’aumento, l’Iva salirà di un punto dal luglio 2013 (quella al 10 va all’11% e quella al 21 al 22%).

Federpneus batte il ferro finché è caldo e, sfruttando l’onda dei controlli fiscali lanciati dal Governo Monti, insiste nella propria ormai annosa battaglia per ottenere una regolamentazione che combatta il fenomeno dell’evasione dell’Iva nel commercio dei pneumatici. Oltre a danneggiare l’erario, l’evasione dell’Iva determina infatti sul mercato un fenomeno grave di concorrenza sleale.

“I dati del mercato europeo dell’automobile in gennaio indicano con chiarezza che sono Italia (-16,9%) e Francia (-20,7%) a drenare in basso i risultati dell’Europa (-6,6% verso gennaio 2011). Mentre la Francia deve confrontarsi con un periodo fortemente influenzato dalla coda degli incentivi, l’Italia non ha altre giustificazioni che l’assenza totale di azioni a sostegno dell’auto”.

Il mercato italiano dell’auto nuova scenderà nel 2012 a 1,6 milioni di unità. Lo ha dichiarato l’uscente direttore dell’UNRAE, Gianni Filipponi all’agenzia di stampa Reuter.