EcoTyre a Ecomondo annuncia di aver raggiunto ben 523 soci e fa il punto sui primi 5 anni di attività

È dal palcoscenico di Ecomondo che EcoTyre annuncia di aver raggiunto 523 aderenti di cui 517 nazionali e 6 esteri. Un traguardo importante che, a 5 anni dalla sua fondazione, conferma EcoTyre come il Consorzio per la gestione dei Pneumatici Fuori Uso più diffuso in Italia e ciò grazie all’adesione di produttori e importatori di pneumatici nuovi che affidano a EcoTyre la gestione del fine vita delle gomme immesse sul mercato. Molto varia la rappresentanza locale con soci, che provengono da tutte le Regioni italiane. Le aree più rappresentate sono Veneto e Lombardia, rispettivamente con 79 e 76 soci, seguite da Piemonte (55), Emilia Romagna (52) e Trentino-Alto Adige (49). Ben presente anche il Sud con la partecipazione maggiore in Puglia (29 aderenti), Campania (24) e Sicilia (18).

“Questo continuo aumento nel numero dei nostri soci – ha spiegato Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – è la testimonianza del buon lavoro svolto finora, in termini di efficienza nella raccolta, di economicità del contributo e di puntualità nella gestione delle pratiche amministrative di rendicontazione al Ministero. La presenza in EcoTyre di grandi produttori accanto a piccoli importatori dimostra che siamo capaci di rappresentare tutti nello stesso modo interpretando al meglio quel tessuto imprenditoriale Italiano che vuole lavorare nel pieno rispetto della normativa e dell’ambiente. Siamo certi che i nostri soci apprezzano anche le attività straordinarie di raccolta di PFU che stanno contribuendo a eliminare i depositi di PFU ancora abbandonati sul territorio Italiano”.

Ecomondo, infatti, è anche l’occasione per fare il punto sul progetto “PFU Zero”, un’iniziativa targata EcoTyre per la mappatura dei depositi abusivi di PFU. Il progetto, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, ha l’obiettivo di individuare e intervenire su situazioni di abbandono di PFU, attraverso le segnalazioni di enti locali, associazioni e cittadini.

Alla presenza del Direttore Generale di Marevivo, Carmen Di Penta e del Membro della Segreteria Nazionale di Legambiente, Andrea Poggio, sono stati illustrati i numeri dei primi 3 anni di PFU Zero. Il progetto ha permesso di raccogliere e avviare al riciclo complessivamente oltre 1 milione di pneumatici fuori uso, attraverso più di 80 interventi in 17 Regioni italiane, consentendo la trasformazione di oltre 8.000 tonnellate di rifiuti in risorse. Gli interventi eseguiti da EcoTyre nell’ambito del progetto sono svolti in modalità totalmente gratuita e senza alcun costo per le Amministrazioni locali. È possibile segnalare un deposito abbandonato di PFU, collegandosi al sito internet dedicato (www.pfuzero.ecotyre.it). EcoTyre valuta ogni segnalazione, coordinandosi con gli enti locali per gli interventi di raccolta.

Dalla collaborazione con l’associazione Marevivo, attiva nella tutela del mare e delle sue risorse, è nato invece il progetto “PFU Zero nelle Isole Minori”, un’iniziativa che prevede il recupero a terra e sui fondali marini degli PFU abbandonati presso le isole minori del nostro Paese. Il progetto, giunto quest’anno alla terza edizione, ha interessato la quasi totalità delle isole minori italiane e ha coinvolto circa 2.000 bambini in attività di educazione ambientale insieme a Gummy, la mascotte di EcoTyre.

“Da Lampedusa a Capri, dal Giglio a Lipari, dalle piccole alle più grandi isole italiane, insieme ad Ecotyre abbiamo raccolto e condotto al corretto riciclo gli pneumatici che erano stati abbandonati sui fondali e lungo le coste di questi territori così preziosi e insieme fragili; ma la forza di questa operazione è stata quella di informare e sensibilizzare i cittadini degli arcipelaghi, creando una coscienza diffusa sull’importanza della salvaguardia del mare. – ha dichiarato Carmen di Penta, direttore generale di Marevivo – Il pneumatico non è un rifiuto, bensì una risorsa e l’abbiamo dimostrato in tutte e 22 le isole mobilitate: è stato, infatti, un lungo viaggio che ci ha permesso di recuperare soltanto dal mare migliaia pfu e ha coinvolto amministrazioni locali, capitanerie di porto, giovani studenti e centinaia di subacquei volontari. La continuità dell’operazione ha portato a siglare protocolli di intesa per il ritiro gratuito presso le isole ecologiche, come l’ultimo sottoscritto a Pantelleria, e auspico che ci possa essere una quarta edizione con nuovi territori protagonisti, come quelli vicini alle foci dei fiumi”.

Con Legambiente, invece, EcoTyre ha partecipato anche quest’anno all’iniziativa “Puliamo il Mondo”, manifestazione che coinvolge ogni anno volontari in decine di raccolte straordinarie di PFU su tutto il territorio nazionale. Per il 2016, EcoTyre ha offerto il proprio supporto nel ritiro e avvio a recupero degli pneumatici raccolti durante l’iniziativa di Legambiente.

A Puliamo il Mondo – ha Spiegato Andrea Poggio, Membro della Segreteria Nazionale di Legambiente – a fine settembre, partecipano ogni anno oltre 600 mila cittadini volontari, 1.700 comuni e un centinaio di aziende con il loro personale, anche qualificato. Oltre ai circoli di Legambiente, spesso interviene la protezione civile e squadre specializzate delle aziende d’igiene urbana e della nuova “economia circolare” che puntano a riciclare e non solo a rimuovere i rifiuti abbandonati illecitamente. Siamo qui oggi a ringraziare di nuovo chi si prodiga fattivamente per migliorare il nostro pianeta e ad invitare insieme chi ancora non ci ha pensato o non ha voluto ad unirsi a noi. A settembre di quest’anno sono stati protagonisti il Comune di Foligno, in provincia di Perugia, il Comune di Cisternino, in provincia di Brindisi, il Comune di Campobasso, il Comune di Castel Del Giudice, in provincia di Isernia, il Comune di Procida, in provincia di Napoli, il Comune di Parolise, in provincia di Avellino e infine il Comune di Tregnago in provincia di Verona.

PFU Zero assicura non solo il ritiro degli pneumatici abbandonati, ma anche l’avvio degli stessi al corretto recupero. I PFU, infatti, rappresentano una vera e propria risorsa perché possono essere recuperati al 100%. La maggior parte degli pneumatici raccolti viene triturata per produrre il “granulato di gomma”, un materiale di riciclo che può essere riutilizzato in una molteplicità di forme: nei sottofondi stradali, nel rivestimento di piste di atletica, di aree gioco per bambini e molto altro. La restante parte è, invece, destinata al recupero energetico.

© riproduzione riservata
made by nodopiano