Morti per amianto: assolti con formula piena i nove ex manager Pirelli

Sono stati tutti assolti con formula piena i nove ex manager Pirelli accusati di omicidio colposo e lesioni gravissime per i 28 casi di operai morti o ammalati a causa dell’amianto, dopo aver lavorato negli stabilimenti milanesi dell’azienda tra gli anni ’70 e ’80. Lo ha deciso il giudice della quinta sezione penale del Tribunale Annamaria Gatto. I familiari delle vittime hanno protestato, urlando “vergogna”, aggiungendo che “gli operai – come riporta uno striscione – sono stati uccisi due volte, dai padroni e dai giudici”. Il Tribunale ha assolto gli imputati (consigli di amministrazione – Pirelli – di allora) perché il fatto non sussiste o per non aver commesso lo stesso.

In entrambi i processi la Camera del Lavoro di Milano insieme alla categoria del comparto gomma, la Filctem CGIL di Milano si sono costituite parte civile.

corsera“A nostro giudizio – è il duro commento dei segretari generali della Camera del lavoro e della Filctem-Cgil di Milano, Massimo Bonini e Alberto Motta – la sentenza emessa dal Tribunale non rende giustizia alle famiglie delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, aprendo scenari inquietanti rispetto alle responsabilità dei gruppi dirigenti nella tutela della salute dei propri dipendenti. La Camera del Lavoro di Milano e la Filctem annunciano fin da ora – concludono i due dirigenti sindacali – che verrà valutata l’ipotesi del ricorso insieme ai propri legali dopo il deposito delle motivazioni della sentenza. Come nel caso del processo Eternit di Torino, ancora una volta a pagare sono i Lavoratori oggi uccisi per la seconda volta.”.

In questa vicenda, che va avanti da anni, Pirelli ha sempre sostenuto che i propri dirigenti hanno sempre agito cercando di tutelare al meglio la salute e la sicurezza dei propri dipendenti, in base alle conoscenze tecniche disponibili all’epoca dei fatti.

 

 

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