Scongiurato il rischio chiusura per Bridgestone Bari

Si è svolta al Ministero dello Sviluppo Economico la riunione di monitoraggio degli accordi Bridgestone firmati nel 2013 e nel 2015 che hanno consentito il mantenimento e lo sviluppo delle attività nello stabilimento di Bari.

I rappresentanti della multinazionale giapponese hanno confermato che il percorso di ristrutturazione avviato nel 2013 sta dando risultati molto positivi. Nel 2016 tutti gli obiettivi di budget sono stati conseguiti e per il 2017, oltre ad importanti nuovi investimenti, vi è la concreta possibilità di aumentare i volumi avvicinandosi all’utilizzo della piena capacità produttiva. Nel 2016 sono infatti stati prodotti 3,62 milioni di pneumatici, pari al 101% della previsione e i costi sono stati solo il 93% di quelli previsti, con il 100% della forza lavoro programmata. Per il 2017 sono previsti 499.000 pezzi in più, grazie alla maggior richiesta del mercato.

In questo quadro positivo, è molto importante che la Direzione aziendale, sollecitata anche dal Mise, abbia riconosciuto che lo stabilimento pugliese rappresenta ora una realtà stabile nel gruppo, avendo superato positivamente la fase di criticità che ha accompagnato il periodo della riorganizzazione.

“Questo vuol dire che la fabbrica di Bari non è più in pericolo di chiusura – ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – anche se occorre rimanere vigili. Ora sappiamo che tutte le iniziative e i sacrifici dei lavoratori per salvare lo stabilimento della zona industriale sono serviti per arrivare all’obiettivo. Come Regione siamo pronti a continuare a fare la nostra parte per sostenere ogni scelta che porti al consolidamento delle attività e allo sviluppo della fabbrica”.

I problemi gestionali ancora presenti saranno affrontati nelle specifiche sedi sindacali già a partire dai prossimi giorni. Il Mise dichiara di guardare con attenzione a questo importante lavoro e si riserva di coinvolgere le parti ove tale confronto non dovesse produrre i risultati auspicati.

Infine, il Mise ha invitato i rappresentanti europei della multinazionale a confermare in modo ufficiale quanto già affermato dal vertice della società barese, ovvero la conclusione di un lungo periodo di incertezza che, grazie ai numerosi sacrifici fatti, ha permesso a Bari di avere nuovamente un ruolo primario per la multinazionale.

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