F1: Hamilton vince e riduce il distacco da Rosberg

Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio del Messico dopo essere partito dalla pole, con una strategia di una sosta: l’inglese ha iniziato la gara con le soft ed ha poi montato le medie. Sul circuito Hermanos Rodriguez si sono raggiunte velocità elevatissime: il pilota della Williams, Valtteri Bottas, ha toccato i 372 km/h sullo speed trap su pneumatici medi, avvicinandosi alla velocità massima mai vista in una gara di Formula 1.

La maggior parte dei piloti ha iniziato la gara sulle soft, inclusi i due della Mercedes in prima fila. Dietro di loro, le due Red Bull sono invece partite sulle supersoft, che in teoria consentivano un avvio più veloce a scapito di un primo stint più breve. Daniel Ricciardo è poi passato alle medie nel primo giro durante un periodo di virtual safety car, prima di effettuare un secondo pit stop e passare alle soft e chiudere quarto. L’australiano ha così utilizzato tutte e tre le mescole.

Tutti i piloti, ad eccezione di Daniil Kvyat, hanno scelto la mescola media per il secondo stint (con il pilota della Sauber Felipe Nasr partito sulle medie). Sebastian Vettel ha completato il primo stint più lungo sulle soft, passando alle medie solo nel giro 32. Stint più lungo della gara per Nasr, partito sulle medie e poi passato alle supersoft solo nel giro 49, a dimostrazione della consistenza di tutte le mescole in gara. Anche il pilota della Renault Jolyon Palmer ha corso tutta la gara tranne un giro sulle medie.

Le condizioni sono state più calde rispetto alle prove libere, con temperature della pista rimaste poco al di sotto dei 40°C per tutto il gran premio. Un elemento chiave nei calcoli della strategia è stata la lunghezza della pit lane: la più lunga della stagione, fattore che aumenta il tempo necessario per effettuare un pit stop.

Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli: “La gara odierna è stata fortemente influenzata dalla strategia, con i piloti in prima fila partiti sulle soft, seguiti da quelli in seconda fila sulle supersoft. Come previsto, la maggior parte dei piloti è riuscita a completare la gara con una sola sosta, sfruttando il consumo contenuto dei pneumatici”.

 

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