2010-15: nella fascia d’età 0-24 gli infortunati calano del 28,2%

Dal 2010 al 2015 in Italia il numero di bambini e giovani (da 0 a 24 anni) che hanno subìto danni in un incidente stradale è passato da 80.256 a 57.584, con un calo del 28,2%. Questo dato, che emerge da un’elaborazione del Centro Studi Continental su base Istat, è da valutare positivamente, ma può e deve essere ulteriormente migliorato. E’ l’analisi dei dati suddivisi per fascia di età dei bambini e dei giovani presi in considerazione a suggerire come migliorare questi risultati. Infatti quasi tutte le categorie prese in considerazione sono in calo dal 2010 al 2015: i bambini da 5 a 9 anni (-8,3%), i bambini da 10 a 14 anni (-19,7%), quelli da 15 a 19 anni (-37,8%) ed i giovani da 20 a 24 anni (-26,5%). La categoria che invece registra un aumento del numero di chi ha subìto danni in un incidente stradale è quella dei bimbi da 0 a 4 anni (+6,4% dal 2010 al 2015). Si tratta di un incremento difficilmente spiegabile, che è iniziato nel 2013, proseguendo poi nel 2014. Nel 2015 è da rilevare un lieve calo rispetto al 2014, ma il dato resta comunque sostanzialmente più alto rispetto al 2010. Questo aumento può essere dovuto ad una minore attenzione da parte di chi trasporta i bimbi ed anche, probabilmente, all’uso errato dei dispositivi obbligatori per il trasporto in auto dei bambini da 0 a 4 anni. Per questo è necessario che alla maggiore complessità dei dispositivi adottati sulle auto per il trasporto dei bimbi più piccoli, corrisponda da un lato una maggiore attenzione da parte dei genitori e dall’altro anche una maggiore chiarezza nella modalità di utilizzo da parte delle aziende produttrici, con apposite campagne di comunicazione atte a fornire in maniera semplice le indicazioni per l’uso di questi dispositivi.

Nell’ambito della sicurezza stradale, Continental si prefigge un obiettivo ambizioso col progetto Vision Zero, e cioè intende avvicinarsi quanto più possibile a zero vittime, zero feriti, zero incidenti stradali. Continental ha tutte le competenze per avvicinarsi a questo obiettivo, dal momento che conosce in ogni minimo dettaglio l’intero processo di frenata, dal pedale fino al pneumatico, poiché come Gruppo produce tutti i componenti interessati in questo processo. Con lo sviluppo delle auto intelligenti, poi, la possibilità di raggiungere l’obiettivo Vision Zero diventa sempre più tangibile.

© riproduzione riservata
made by nodopiano