Davies è il re di Francia: doppietta a Magny-Cours

Quello appena conclusosi è stato sicuramente il fine settimana di Chaz Davies e del team Aruba.it Racing – Ducati che, dopo la vittoria in Gara 1 nella giornata di sabato, ottengono il gradino alto del podio anche domenica in Gara 2 lasciandosi alle spalle le Kawasaki dei Campioni del Mondo Tom Sykes e Jonathan Rea.

È stato un round interessante anche per Pirelli che ha potuto raccogliere feedback importanti sia per le soluzioni da bagnato che per quelle da asciutto. Nella giornata di sabato i piloti hanno infatti testato con successo il nuovo pneumatico anteriore da bagnato V0830 che, anche con un circuito che si stava progressivamente asciugando, ha dimostrato prestazioni eccellenti permettendo addirittura ad alcuni di loro di arrivare fino in fondo alla gara senza effettuare cambio gomme e, soprattutto, senza mostrare segni di degrado o usura evidenti. Altre soddisfazioni sono poi arrivate dagli intermedi Diablo Wet, scelti tra gli altri piloti anche da Chaz Davies per vincere gara 1. Queste sono, anche per la loro natura, gomme poco utilizzate e quindi poco conosciute ed apprezzate dai piloti ma che, in condizioni di asfalto parzialmente bagnato o completamente bagnato ma che si sta asciugando, possono davvero fare la differenza.

Protagonisti della giornata di domenica sono invece state le soluzioni da asciutto, in particolare le morbide di sviluppo. Le soluzioni SC0 di sviluppo V0377 in SBK e V0467 in SSP sono state in assoluto le più utilizzate dai piloti.

aQuesto il commento di Giorgio Barbier, Direttore Attività Sportive di Pirelli Moto, al termine di gara 1: “Questa è stata la rivincita simbolica dei Diablo Wet, ovvero dei nostri pneumatici intermedi che, viste le loro caratteristiche, vengono usati raramente ma che proprio nelle situazioni in cui potrebbero essere utilizzati, come quella di oggi, non vengono scelti perché poco conosciuti. Va comunque detto che non è mai facile scegliere gli pneumatici da montare quando l’asfalto è bagnato o il clima è incerto, oggi Davies ha fatto una scelta controtendenza puntando tutto su pneumatici intermedi, cosa che lo ha premiato. Rea, così come il suo compagno di squadra Sykes, ha invece fatto una scelta più conservativa ma, essendo primo in campionato, non ha giustamente voluto prendersi inutili rischi.”

Per quanto riguarda la cronaca di gara, come anticipato quasi tutti i piloti scelgono pneumatici da bagnato Diablo Rain montando all’anteriore la nuova soluzione di sviluppo da bagnato. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) supera il compagno di squadra Rea che partiva dalla pole position già nel corso del primo giro. Nicky Hayden (Honda World Superbike Team) si ferma ai box al settimo giro ed apre la danza dei cambi gomme.

Nel corso dell’ottavo giro Leon Camier (MV Agusta Reparto Corse) supera Rea soffiandogli il secondo posto e poi nel giro successivo sopravanza anche Sykes e si prende la testa della gara. Nel frattempo proseguono i rientri ai box per montare pneumatici da asciutto. Al nono giro è il turno dei piloti dell’Althea Racing Team.

Nel corso del decimo giro Lorenzo Savadori (IodaRacing Team) si porta in terza posizione con un sorpasso ai danni di Rea ma nel giro successivo il nordirlandese riconquista la posizione persa per poi essere superato nuovamente poco dopo. I due piloti del Kawasaki Racing Team rientrano al box insieme nel corso del dodicesimo giro per montare pneumatici da asciutto lasciando a Leon Camier la testa della gara, alle sue spalle Savadori e in terza posizione Davies.

51971_r11_action_slide_bigSavadori supera Camier al sedicesimo giro diventando il nuovo leader della corsa ma poco dopo dal terzo posto emerge proprio Chaz Davies che, grazie alla scelta di montare pneumatici intermedi, non effettua alcun pit-stop ai box per il cambio gomme.

Al penultimo giro Michael Van Der Mark (Honda World Superbike Team) dal quinto posto sale al secondo mentre nel finale Tom Sykes conquista il gradino basso del podio. Chaz Davies, dopo una partenza non brillante che sembrava averlo rilegato in decima posizione, va a vincere Gara 1 con quasi dieci secondi di vantaggio sull’olandese della Honda e su Tom Sykes.

Per Chaz Davies questa è la prima vittoria in assoluto sul circuito francese di Nevers Magny-Cours e la sesta vittoria stagionale. Jonathan Rea, con il quarto posto, limita i danni e guadagna punti preziosi nella classifica del mondiale piloti che ora guida con 406 punti, 44 in più del compagno di squadra e 86 in più di Chaz Davies.

Classifica Gara 1:

1) Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati)

2) Michael Van Der Mark (Honda World Superbike Team)

3) Tom Sykes (Kawasaki Racing Team)

4) Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team)

5) Lorenzo Savadori (IodaRacing Team)

6) Matthieu Lagrive (Pedercini Racing)

7) Leon Camier (MV Agusta Reparto Corse)

8) Xavi Forés (Barni Racing Team)

9) Sylvain Guintoli (Pata Yamaha Official WorldSBK Team)

10) Alex De Angelis (IodaRacing Team)

Le soluzioni Pirelli scelte dai piloti per Gara 1:

Come accennato, il meteo ha fortemente influenzato le scelte di Gara 1 costringendo team e piloti ad optare per soluzioni da bagnato. Nello specifico per quanto riguarda l’anteriore, la maggior parte dei piloti ha scelto la nuova soluzione da bagnato di sviluppo V0830 che purtroppo non ha avuto modo di essere testata fino in fondo perché dopo pochi giri i piloti sono rientrati per effettuare il cambio gomme.

Per quanto riguarda il posteriore il Diablo Rain di gamma è stato il pneumatico più scelto. A scegliere pneumatici Diablo Wet intermedi, oltre al già citato Davies, sono stati i ducati Forés e Scassa, il pilota Kawasaki Vizziello e, solo per il posteriore, Lagrive, Schmitter e Al Sulaiti.

Ventuno i giri per Gara 2. Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team) scatta bene dalla prima posizione ma viene superato prima dal compagno di squadra Tom Sykes e poi da Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati). Già nel corso del quarto giro Tom Sykes prova a scappare ed accumula un vantaggio di circa un secondo su Davies e Rea ma già al quinto giro Rea supera Davies e si porta in seconda posizione. Verso metà gara si accende la battaglia tra i due piloti Kawasaki per il gradino alto del podio. Rea e Sykes sono racchiusi in meno di tre decimi, a un secondo e mezzo li segue Chaz Davies. Tutto cambia nel corso del diciassettesimo giro quando Chaz Davies approfitta della lotta tra i due piloti Kawasaki per superarli entrambi e portarsi in prima posizione. Sykes resta secondo e Rea scivola temporaneamente in terza posizione.

50882_r11_action_slide_bigNel giro successivo il nordirlandese riesce a sopravanzare il compagno di squadra e a portarsi in seconda posizione e questo sarà anche l’ordine di arrivo sul traguardo. Tre piloti britannici sul podio e terza doppietta stagionale per Chaz Davies mentre Jonathan Rea porta a quota 48 i punti di vantaggio in campionato sul compagno di squadra Sykes. Terzo a 81 punti il ducatista protagonista del weekend francese.

Classifica Gara 2:

1) Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati)

2) Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team)

3) Tom Sykes (Kawasaki Racing Team)

4) Leon Camier (MV Agusta Reparto Corse)

5) Michael Van Der Mark (Honda World Superbike Team)

6) Lorenzo Savadori (IodaRacing Team)

7) Jordi Torres (Althea Racing Team)

8) Sylvain Guintoli (Pata Yamaha Official WorldSBK Team)

9) Nicky Hayden (Honda World Superbike Team)

10) Xavi Forés (Barni Racing Team)

Alle ore 11.20 ha preso il via la gara del Campionato Mondiale FIM Supersport, diciannove i giri da percorrere, 23° gradi la temperatura dell’asfalto e vittoria per l’idolo di casa Jules Cluzel su MV Agusta. Dopo aver conquistato la Superpole nella giornata di sabato, Kenan Sofuoglu (Kawasaki Puccetti Racing) scatta molto bene alla partenza. Jules Cluzel (MV Agusta Reparto Corse), che partiva dalla quinta casella, dopo pochi giri sopravanza chi lo precede fino ad arrivare alle spalle del turco e, già nel corso del quinto giro, prova a sferrare l’attacco per conquistare la prima posizione. Alle loro spalle Ayrton Badovini (Gemar Balloons – Team Lorini) che, partito secondo, si ritrova ora in terza posizione con Gino Rea (GRT Racing Team) in scia. I primi quattro piloti sono racchiusi in meno di sette decimi. Nel corso dell’ottavo giro la svolta: Gino Rea è costretto al ritiro per una caduta mentre cercava di riguadagnare terreno su Niki Tuuli (Kallio Racing) che nel frattempo lo aveva superato portandosi in terza posizione. Sofuoglu, Cluzel e Tuuli sembrano avere un ritmo superiore agli altri piloti e formano un terzetto di testa compatto dando vita ad una battaglia a tre per il primo posto.

Sotto pressione, Sofuoglu compie al dodicesimo giro l’errore che gli costa la gara: a causa di una scivolata che gli fa finire la moto in mezzo alla sabbia, è costretto al ritiro e a rimandare a Jerez de la Frontera la conquista dei punti necessari per aggiudicarsi il titolo iridato 2016. Nuovo leader della corsa diventa Niki Tuuli che pochi tornanti dopo riesce a sopravanzare il francese della MV Agusta.

Gli ultimi giri di gara non riservano sorprese particolari fino all’ultimo giro quando Jules Cluzel sferrà l’attacco decisivo a Niki Tuuli e si prende la prima posizione mentre Ayrton Badovini conquista il terzo posto superando Axel Bassani.

Classifica Supersport:

1) Jules Cluzel (MV Agusta Reparto Corse)

2) Niki Tuuli (Kallio Racing)

3) Ayrton Badovini (Gemar Balloons – Team Lorini)

4) Axel Bassani (San Carlo Team Italia)

5) Randy Krummenacher (Kawasaki Puccetti Racing)

6) Federico Caricasulo (Bardahl Evan Bros. Honda Racing)

7) Kyle Smith (CIA Landlord Insurance Honda)

8) Illia Mikhalchik (DS Junior Team)

9) Lorenzo Zanetti (MV Agusta Reparto Corse)

10) Zulfahmi Khairrudin (Orelac Racing VerdNatura)

Al termine di Gara 2 del WorldSBK si è svolta la Superstock 1000 FIM Cup. Trentacinque i piloti al via con Lucas Mahias (PATA Yamaha Official Stock Team) in pole position, seguito da Raffaele de Rosa (Althea BMW Racing Team), secondo in classifica generale con 14 punti di ritardo da Leandro Mercado (Aruba.it Racing – Junior Team) che in questa gara parte dalla sesta posizione.

Proprio l’argentino non riuscirà mai ad entrare in gara terminandola in settima posizione. Vittoria per Lucas Mahias e un importante terzo posto per Raffaele De Rosa dietro a Toprak Razgatioglu (Kawasaki Puccetti Racing) che proprio all’ultimo giro riesce a superare l’italiano e a tagliare il traguardo in seconda posizione. Con il terzo posto De Rosa si porta a 7 punti da Mercado che mantiene comunque la testa del Campionato. Campionato che si deciderà quindi tra due settimane ad Jerez de la Frontera, ultimo appuntamento della stagione per questa categoria.

Le soluzioni Pirelli scelte dai piloti per Gara 2 e Supersport:

05337_r11_action_slide_bigPer quanto riguarda la classe Superbike, rispetto a Gara 1 di sabato, in Gara 2 la scelta dei pneumatici è stata decisamente più semplice e più omogenea grazie al sole che fin dalla mattina ha riscaldato la campagna francese intorno a Nevers.

Con temperature dell’asfalto superiori ai 25° C la maggior parte dei piloti ha quindi scelto una soluzione morbida per il posteriore, nello specifico la scelta è ricaduta sulla SC0 di sviluppo V0377 (opzione B), pneumatico che ha debuttato con successo a Donington Park ed è stata la più utilizzata anche a Misano.

Per quanto riguarda l’anteriore come sempre ogni pilota ha utilizzato la soluzione che più si addice al proprio stile di guida. In generale la mescola più usata è stata la SC2 di gamma (opzione C), scelta da nove piloti compresi Sykes e Rea. Ma quasi altrettanti piloti hanno optato invece per la SC1 di sviluppo U0176 (opzione B).

Nella gara del WorldSSP la temperatura dell’asfalto alla partenza era di 22° C gradi pertanto la maggior parte dei piloti ha optato per pneumatici posteriori morbidi.

All’anteriore la soluzione più utilizzata è stata la SC1 di gamma (opzione A), scelta da circa il 60% dei piloti in griglia. Chi non ha scelto questa soluzione ha optato per la SC1 di sviluppo V0533 (opzione B), utilizzata tra gli altri dal vincitore di gara Jules Cluzel. Per quanto riguarda il posteriore, a prevalere è stata la nuova SC0 di sviluppo V0467 (opzione B), che ha debuttato proprio in questo round e non era mai stata utilizzata prima d’ora dai piloti. A sceglierla sono stati in venti.

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