Brembo, ricavi primo semestre in crescita del 10,4%

Brembo ha pubblicato i risultati finanziari del primo semestre dell’anno: i ricavi netti consolidati del Gruppo Brembo nel primo semestre 2016 ammontano a € 1.146,8 milioni, in crescita del 10,4% rispetto al primo semestre dell’anno precedente. A parità di cambi i ricavi aumentano del 12,2%.

Tutti i segmenti di mercato in cui il Gruppo opera hanno contribuito positivamente ai risultati del semestre in analisi ad eccezione del settore delle corse, che risulta in calo del 18,1% per effetto del deconsolidamento di Sabelt S.p.A. e Belt & Buckle S.r.o.; confrontando i due periodi in maniera omogenea si registra un incremento del 5,6%. Le applicazioni per auto sono in crescita del 14,3%, il settore dei veicoli commerciali del 13,8% e quello delle motociclette del 3,3%.

A livello geografico, le vendite in Germania crescono del 14,8%, nel Regno Unito del 22,2%, in Francia dell’11,4% e in Italia dell’1,0%. Il continente asiatico continua il suo trend positivo, con l’India che cresce dell’8,8% (+16,4% a parità di cambi), la Cina del 35,9% anche grazie al contributo di Asimco Meilian Braking Systems per € 11,3 milioni (+15,9% a perimetro costante, +42,8% a parità di cambi) e il Giappone del 24,5%. Bene anche il mercato nordamericano, con Stati Uniti, Messico e Canada che aumentano dell’8,6% mentre il Sudamerica (Brasile e Argentina) è in ulteriore calo del 27,6% (-0,5% a parità di cambi), per il permanere della difficile situazione macroeconomica e di mercato.

Nel primo semestre 2016 il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a € 734,0 milioni, con un’incidenza del 64,0% sui ricavi, percentualmente in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando era pari al 66,1% dei ricavi e ammontava a € 686,3 milioni. I costi per il personale sono pari a € 192,2 milioni, con un’incidenza del 16,8% sui ricavi, percentualmente in calo rispetto al primo semestre 2015, quando si attestarono a € 181,5 milioni (17,5% dei ricavi). I dipendenti in forza al 30 giugno 2016 sono 8.883; l’incremento di 1.016 persone rispetto al 31 dicembre 2015 è dovuto, per 657, all’inclusione di Asimco Meilian Braking Systems.

Il margine operativo lordo (EBITDA) del semestre ammonta a € 226,5 milioni (19,8% dei ricavi), in incremento del 29,5% rispetto allo stesso periodo del 2015. Il margine operativo netto (EBIT) è pari a € 173,3 milioni (15,1% dei ricavi), in incremento del 42,9% rispetto al primo semestre 2015.

Gli oneri finanziari netti ammontano nel semestre a € 7,3 milioni (€ 3,5 milioni al 30 giugno 2015); tale voce è composta da oneri finanziari per € 4,6 milioni (€ 6,9 milioni nel primo semestre 2015) e da differenze cambio nette negative per € 2,8 milioni (€ 3,5 milioni positive nell’analogo periodo dell’anno precedente).

Il risultato prima delle imposte ammonta a € 166,0 milioni (14,5% dei ricavi) e si confronta con € 117,8 milioni del primo semestre 2015. La stima delle imposte, calcolata sulla base delle aliquote vigenti, è pari a € 38,6 milioni (€ 27,3 milioni nel primo semestre 2015), con un tax rate del 23,2%, stabile rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Il semestre chiude con un utile netto di € 127,1 milioni, in aumento del 42,8%, rispetto a € 89,0 milioni dell’analogo periodo dell’anno precedente.

L’indebitamento netto al 30 giugno 2016 si attesta a € 259,4 milioni, in lieve aumento (€ 9,6 milioni) rispetto al 30 giugno 2015.

«I risultati ottenuti nei primi sei mesi dell’anno confermano l’efficacia della strategia di espansione globale portata avanti da Brembo”, ha commentato il presidente Alberto Bombessei. Il Gruppo, infatti, prosegue la sua crescita e consolida la propria presenza industriale sia nei mercati in forte sviluppo, come la Cina e l’India, sia in quelli di riferimento per l’azienda, come il Nord America e l’Europa. Mi piace, comunque, sottolineare quanto il nostro Paese rimanga centrale nei piani di Brembo. E non solo perché in Italia, al Kilometro Rosso, ha sede il Centro di Ricerca in cui si progetta il futuro dell’intero Gruppo, ma anche per l’insostituibile contributo produttivo degli stabilimenti di Curno e Mapello. Ricordo infine che tra qualche giorno, prenderanno il via i lavori per la costruzione del nuovo complesso produttivo a Nanchino. A distanza di appena due mesi dalla conclusione dell’operazione di acquisizione del 66% di Asimco Meilian Braking Systems, il nuovo stabilimento cinese rappresenta un ulteriore e tangibile segno della nostra determinazione a svilupparci su questo mercato strategico e ad affermarci come top player anche in quest’area geografica. Grazie al know-how sviluppato dal team Brembo, che ha portato a termine, tra gli altri, il sito di Homer negli USA e quello di Escobedo in Messico – la cui inaugurazione è prevista entro il 2016 – il complesso di Nanchino sarà realizzato in tempi record e rappresenterà un’eccellenza assoluta in termini di innovazione di processo e di integrazione verticale».

Questo invece il commento del Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi: «Tra i principali indicatori che, anche in occasione di questa relazione semestrale, evidenziano la solidità operativa e prospettica del Gruppo, ritengo opportuno sottolineare il sensibile incremento dei margini e dell’utile netto, mentre è altrettanto importante evidenziare che nella seconda parte dell’anno si manifesteranno, come previsto e già anticipato, i costi di avvio dei nuovi siti produttivi americani. L’avvio dell’investimento per il nuovo polo industriale in Cina rafforza non solo il nostro impegno su quel mercato specifico, ma rappresenta anche un nuovo, importante esempio del continuo sviluppo della strategia con la quale Brembo vuole coniugare crescita e solidità, visione globale e presenza locale, a supporto dei nostri clienti in qualsiasi paese si trovino».

Lanciato nuovo investimento di 100 milioni di euro per complesso produttivo di pinze in alluminio a Nanchino

Brembo realizzerà un nuovo complesso per la produzione di pinze in alluminio a Nanchino, in Cina, in prossimità dell’attuale stabilimento per la produzione di dischi freno. L’investimento totale previsto è di circa € 100 milioni nel triennio 2016-2018. I lavori per la realizzazione del complesso, che si prevede entrerà in produzione all’inizio del 2018, partiranno nei prossimi giorni, per terminare entro la fine del 2017. Il nuovo polo produttivo sarà all’avanguardia in termini di integrazione e di automazione dei processi.

Lo stabilimento, che occupa una superficie di circa 40.000 metri quadrati, avrà una capacità fusoria di oltre 15.000 tonnellate e una capacità produttiva di oltre 2 milioni di pezzi all’anno (tra pinze e fuselli). La produzione del nuovo sito sarà destinata ai principali costruttori di primo equipaggiamento europei, asiatici e americani presenti in Cina con stabilimenti produttivi. L’impianto, una volta a regime, darà lavoro a 450 collaboratori e contribuirà al fatturato del Gruppo per circa € 100 milioni l’anno.

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