Pirelli: anteprima GP di Gran Bretagna

Pirelli è pronta per il Gran Premio di Gran Bretagna, in scena questo weekend. Silverstone arriva subito dopo l’Austria ma i due eventi non potrebbero essere più diversi: a Spielberg sono scesi in pista i pneumatici più morbidi della gamma P Zero, a Silverstone invece entrano in azione i più duri (solo le soft sono in comune, presenti in tutte le gare di questa stagione). Pirelli ha scelto di portare a Silverstone P Zero soft, P Zero medium e P Zero hard per far fronte agli alti carichi di energia e alle elevate velocità di un circuito caratterizzato da veloci rettilinei e rapidi cambi di direzione.

Il circuito dal punto di vista dei pneumatici:

  • Silverstone è uno dei circuiti che sottopone a maggior carico laterale i pneumatici.
  • Con gli alti livelli di downforce cui sono soggette le monoposto, i pneumatici affrontano forze da tutte le direzioni.
  • Il meteo è notoriamente imprevedibile: possono esserci sole o pioggia torrenziale.
  • Si prevedono almeno due pit-stop per macchina, per via degli alti livelli di consumo e degrado dei pneumatici.
  • L’asfalto offre grip elevato, che stressa ulteriormente la superficie della gomma.
  • Come nel 2014, dopo il gran premio Silverstone ospiterà una due giorni di test in-season.

Le tre mescole nominate:

  • Orange hard: vista quest’anno solo in Spagna.
  • White medium: sarà un pneumatico popolare in gara e, con le hard, uno dei set obbligatori.
  • Yellow soft: utilizzata in tutti i GP quest’anno, la mescola più morbida disponibile a Silverstone è, per quantità, la scelta più diffusa tra i team.

Così un anno fa:

  • La gara fu influenzata da pioggia e safety car che sconvolsero la strategia. Il vincitore Lewis Hamilton si fermò due volte, passando dalle medie alle hard nel giro 19 e poi alle intermedie nel giro 43.
  • La sosta anticipata di Sebastian Vettel per montare le intermedie gli permise di recuperare due posizioni e arrivare sul podio.

Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli, ha affermato: “Con la maggior parte dei team che ha scelto in prevalenza la mescola più morbida disponibile – un trend che abbiamo visto tutto l’anno – è chiaro che l’intenzione di molti piloti è adottare una strategia piuttosto aggressiva che, su una pista come Silverstone, potrebbe portare a più pit-stop. Come accaduto lo scorso anno, anche il meteo è una variabile tipicamente inglese, per cui è probabile aspettarci una gara imprevedibile che resta, con Monza, uno dei veri test per velocità e difficoltà”.

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