Osservatorio Revisione Veicoli: 200.000 revisioni in più del previsto nei primi 4 mesi del 2016

Osservatorio Revisione Veicoli ha recentemente pubblicato i dati di chiusura relativi al primo quadrimestre 2016 sul mercato delle Revisioni auto in Italia, che riservano alcune interessanti sorprese. Gli autoveicoli revisionati nei primi quattro mesi del 2016 sono stati 4.928.000, contro i 4.659.000 dello stesso periodo del 2014, con una differenza di 269.000 unità.

Una parte di questo aumento, pari a 55.000 revisioni, era stata di fatto già prevista ad inizio anno dai modelli matematici di Osservatorio Revisione Veicoli ed è sostanzialmente la differenza tra i veicoli attesi in prima revisione e i veicoli che dovrebbero fare la revisione e che, invece, si stima vengano radiati.

Trattandosi di stime, un range di oscillazione è logico: tuttavia, sbagliare di ben 214.000 revisioni rappresenta decisamente una sorpresa e un fatto da investigare. Da dove arrivano tutte queste revisioni extra?

Osservatorio Revisione Veicoli ha cercato di dare risposte a questa domanda, analizzando le due componenti variabili che influenzano le previsioni del mercato della revisione: le radiazioni e le accidentalità.

Per quanto riguarda le prime, dovute a veicoli esportati, demoliti o distrutti, troviamo 40.000 ulteriori vetture radiate in meno rispetto alle previsioni, che hanno portato a un aumento di 14.000 revisioni in più rispetto al previsto, su base quadrimestrale.

Le restanti 200.000 (ottenute sottraendo dalle 269.000 revisioni totali che sfuggono alle previsioni totali, le 55.000 già previste a inizio anno e le 14.000 riconducibili alle mancate radiazioni) sono quindi classificabili come accidentalità, cioè anomalie statisticamente non prevedibili dai modelli matematici perché accadono in modo episodico e irregolare nel tempo o, a volte, non compaiono affatto.

Secondo Osservatorio Revisione Veicoli, le 200.000 accidentalità (o Revisioni Fantasma, come l’Osservatorio le definisce) sono sostanzialmente dovute all’uso sempre più intensivo dei sistemi di rilevamento targhe in dotazione alle Polizie locali, con sanzioni che partono da 169 euro, che avrebbero stimolato gli automobilisti non abituati ad effettuare la revisione a sottoporre le proprie vetture a quest’obbligo normativo.

Se la tendenza si dovesse confermare per tutto il 2016, potrebbero manifestarsi in totale 580.000 revisioni auto non previste dai modelli statistici.

Un’enormità, di cui però mediamente gli operatori di settore non beneficeranno in modo particolare, dato che a ognuno dei 8.261 centri autorizzati oggi presenti in Italia corrisponderebbero solo 70 revisioni circa all’anno in più.

L’aspetto ancora più grave, se i dati venissero confermati a fine anno, è che il 4% circa delle autovetture di quattro o più anni circolanti in Italia non è stato oggetto di controlli periodici regolari nel passato (e in taluni casi, non lo è stato mai); in cifre, significa che ci sarebbero oltre 920.000 autovetture in circolazione di cui non si conosce lo stato d’uso e, quindi, potenzialmente pericolose.

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