SicurAuto.it denuncia la truffa delle gomme fuori-strada e fuori-legge

Sicurauto.it ha pubblicato ieri un’inchiesta sulle cosiddette “gomme furbe”, ovvero quei pneumatici che riportano una marcatura corrispondente a quella sul libretto, ma che in realtà presentano dimensioni completamente diverse. Il tutto, naturalmente, per ingannare le forze dell’ordine. Questa pratica è conosciuta da anni, soprattutto negli ambienti degli appassionati di fuoristrada e dei pneumatici ricostruiti per questi mezzi. Il merito di SicurAuto, in ogni caso, è averla portata alla luce: i responsabili del blog si sono finti, infatti, dei consumatori, chiedendo direttamente a tre aziende specializzate nella ricostruzione di pneumatici fuoristrada se fosse possibile acquistare 4 gomme con dimensioni completamente diverse da quelle ammesse dalla Carta di circolazione, ma con una falsa marcatura riportata sul fianco in grado di ingannare le forze dell’ordine in caso di controlli.

Le aziende contattate sono state Ziarelli, Tagom Tires e Lerma Gomme, tutte suggerite da segnalazioni anonime. L’ultima azienda ha categoricamente escluso la possibilità di rimarcare le gomme, avvisando anche che pneumatici più alti e larghi potrebbero danneggiare il passaruota o non essere compatibili con la ruota.

Il comportamento di Tagom Tires e Ziarelli è stato ben diverso: “Se ci richiama al numero xxx-yyyyy le daremo le informazioni necessarie” – hanno risposto al telefono entrambe le aziende – aggiungendo poi, una volta contattate telefonicamente, che ottenere pneumatici marchiati diversamente dalla realtà sarebbe stato perfettamente fattibile e senza grossi problemi, con costi di 80 euro per Ziarelli e addirittura gratuitamente per Tagom!

SicurAuto afferma che, evidentemente, mancano dei controlli specifici da parte delle forze dell’ordine, e che, in ogni caso, entro certi limiti sarebbe davvero difficile accorgersi su strada delle difformità tra misure impresse sul fianco e quelle reali. Inoltre, ricorda i rischi per la sicurezza che una manovra di questo tipo può portare. Infine, dopo aver contattato l’AIRP (Associazione Italia Ricostruttori di Pneumaciti) e l’ufficio stampa della Polizia di Stato, si augura che i controlli verranno intensificati e che vengano prese contromisure per questo fenomeno, che danneggia il commercio e che, anche se sicuramente riguarda un numero ristretto di veicoli, è illegale.

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