Gexpo: trasparenza e chiarezza sul DOT

L’approccio degli automobilisti all’acquisto dei pneumatici è sempre più attento e informato. Tra i parametri che ormai tutti hanno imparato a prendere in considerazione c’è il ‘famigerato’ DOT, un codice alfanumerico che indica la conformità del pneumatico agli standard del Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti (Department of Trasportation) e che identifica  il produttore, lo stabilimento e la data di produzione della gomma (es.: 472 = settimana 47 dell’ anno 1992 oppure 4709 = settimana 47 dell’anno 2009).

Tuttavia l’età del pneumatico non è significativa, se non in considerazione anche delle modalità di impiego e  di stoccaggio, che se corrette, ne possono garantire la buona conservazione nel tempo. A tale proposito esistono delle linee guida per l’immagazzinamento molto chiare pubblicate da ETRTO e tradotte in italiano da Assogomma.

Gexpo sottolinea però che nel mercato vige parecchia confusione e cattiva informazione su questo argomento e pertanto gli automobilisti tendono a contestare ai rivenditori la data di fabbricazione dei pneumatici. “Chiaramente i rivenditori oggi sono molto condizionati e sensibili dalla data di fabbricazione degli pneumatici, – spiega Ivan Manuel, responsabile commerciale di Gexpo –  perché, pur sapendo che tecnicamente non ci sono particolari controindicazioni rispetto ai pneumatici con DOT meno recenti, la tendenza, per evitare problemi con i consumatori, è di scegliere di acquistare sempre i pneumatici con il DOT più recenti”.

gexpo dotPer venire incontro a questa esigenza dei propri clienti, Gexpo ha dunque deciso di fare un significativo sforzo, per garantire la massima chiarezza sull’anno di produzione dei pneumatici offerti sul proprio portale. Infatti, già dall’inizio del 2015, tutto il magazzino di Gexpo è stato accuratamente censito e le misure prodotte da meno di 24 mesi vengono proposte sul portale con la dicitura ‘’DOT recenti’’, mentre tutte le misure con più di 2 anni di vita vengono proposte indicando chiaramente l’anno di fabbricazione (es. DOT 2013 ).

“Queste importanti informazioni sono state molto apprezzate dai nostri clienti, – sottolinea Ivan – perché potere scegliere i pneumatici da acquistare, con la completezza di informazioni proposte da Gexpo, consente loro di gestire al meglio le richieste degli automobilisti più esigenti sul sempre più spinoso argomento DOT e quindi evitare spiacevoli sorprese e tensioni con l’utente finale e anche eventuali  resi al proprio fornitore”.

Manuel Ivan ci tiene a chiarire che “le normative vigenti (Direttiva 92/23 e Regolamenti 30, 54 e 75 del 1995) prescrivono che i pneumatici riportino, tra le altre marcature, anche la data di fabbricazione per consentire la tracciabilità del prodotto e quindi la possibilità di poter richiamare dei lotti di produzione in caso di anomalie”. “La sigla DOT non è invece obbligatoria per l’Europa – continua il manager – e quindi può non essere presente sul pneumatico mentre la data di  fabbricazione deve essere sempre riportata sul fianco del prodotto”.

Anche per quanto riguarda la durata di vita del pneumatico a livello normativo non esistono  prescrizioni o limitazioni di impiego direttamente riferite e/o collegabili alla sua data di fabbricazione. La durata in servizio dipende infatti soprattutto dalle condizioni di impiego (carichi, velocità, pressione di gonfiaggio, danneggiamenti, ecc.) e dalle condizioni di immagazzinamento (temperatura, umidità, fonti di calore, ecc).

“Dato che tutte le condizioni sopra indicate sono fortemente variabili, è impossibile prevedere a priori la durata di un  pneumatico e quindi è impensabile poterne definire una data di scadenza”, conclude Manuel Ivan.

button_info_12px-jpgLa legislazione del pneumatico

button_info_12px-jpgCome leggere il DOT

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