Pirelli: il Venezuela manda i conti in rosso

Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli ha esaminato e approvato i risultati del gruppo al 31 dicembre 2015. Pirelli chiude il 2015 con un andamento operativo in linea con i target e caratterizzato da ricavi in crescita del 4,8% a 6,3096 miliardi di euro, oltre il target 2015 fissato a più di 6,25 miliardi di euro, grazie al forte miglioramento della componente prezzo/mix (+7,1% rispetto al target di “uguale o maggiore” di +5,5%) per effetto degli aumenti di prezzo, delle maggiori vendite sul canale Ricambi, del diverso mix geografico e di prodotto. Tale andamento ha più che compensato la flessione dei volumi (-1,6%, principalmente sui mercati emergenti e nel business Industrial) e la volatilità dei tassi di cambio (-0,6%). Tuttavia, il risultato netto delle attività in funzionamento al 31 dicembre 2015 è negativo per 368,9 milioni di euro (positivo per 315,2 milioni di euro del corrispondente periodo 2014). Tale andamento sconta oltre al deconsolidamento del Venezuela, un impatto fiscale non ricorrente pari a 107,6 milioni di euro legato alla svalutazione di imposte differite attive da parte della Capogruppo per effetto della nuova struttura finanziaria di Pirelli post fusione con Marco Polo Industrial Holding. Il risultato netto totale, comprensivo del risultato netto delle attività operative cessate, è negativo per 383,5 milioni di euro (positivo per 332,8 milioni di euro nel corrispondente periodo 2014). Al netto degli impatti non ricorrenti (Venezuela, tax asset e discontinued operations), l’utile netto adjusted, è positivo per 298,2 milioni di euro.

L’andamento del segmento Premium è stato superiore alle previsioni, con una crescita dei volumi del +12,7% (“uguale o maggiore” di +10% il target) e un’incidenza sui ricavi Consumer in crescita al 60% dal 55% di fine 2014.

L’ebitda ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione in crescita del 6,4% a 1.242,7 milioni di euro, (1.168,0 milioni di euro nel corrispondente periodo 2014).

L’ebit ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione in crescita del 5,7% a 918,5 milioni di euro (925 milioni di euro il target 2015, 869,2 milioni di euro nel 2014), con un margine pari al 14,6% (14,4% nel 2014). Tale risultato beneficia di efficienze per 94,4 milioni di euro quale prosecuzione del piano quadriennale 2014-2017 di 350 milioni di euro (92 milioni di euro le efficienze nel 2014).

A livello geografico, l’Apac si conferma l’area a maggior crescita in termini di ricavi e redditività (+26,4% i ricavi e margine Ebit superiore al 20%), seguita dall’area Nafta (+21,7% i ricavi con un Ebit low-twenties).

Le spese in Ricerca e Sviluppo sono state pari a 214,4 milioni di euro, pari al 3,4% delle vendite complessive, di cui 176,5 milioni di euro per attività legata ai prodotti Premium (circa il 6% delle vendite del segmento).

In Venezuela, il deterioramento dello scenario macroeconomico, le crescenti restrizioni sulla conversione di valuta estera e la riduzione della disponibilità di dollari Usa condizionano oggi l’operatività di Pirelli de Venezuela C.A.. In linea con quanto già fatto da altre multinazionali, Pirelli ha quindi proceduto – con data di riferimento 31 dicembre 2015 – al deconsolidamento contabile di Pirelli de Venezuela C.A., iscrivendo il valore della partecipazione a fair value (pari a 18,9 milioni di euro). Sui risultati 2015, il deconsolidamento ha comportato un impatto negativo a conto economico per 559,5 milioni di euro di cui 277,7 milioni di euro relativi alla posizione finanziaria netta positiva della società venezuelana. Per effetto del deconsolidamento, il risultato del gruppo non includerà più i risultati della società venezuelana, e pertanto non sarà più impattato dalle ricorrenti svalutazioni che hanno caratterizzato gli scorsi esercizi, sia a livello di conto economico che di posizione finanziaria netta. Non si prevedono inoltre ulteriori perdite legate a nuove forniture nel paese; Pirelli potrà eventualmente recuperare parte del valore che è stato quasi totalmente svalutato al 31 dicembre 2015.

 

La posizione finanziaria netta è passiva al 31 dicembre 2015 per 1.199,1 milioni di euro, rispetto ai 979,6 milioni di euro del 31 dicembre 2014. Escludendo l’impatto del deconsolidamento del Venezuela, che aveva una posizione finanziaria netta positiva per 277,7 milioni di euro, il dato è pari a 921,4 milioni di euro, in miglioramento rispetto al corrispondente periodo 2014. Rispetto al target 2015 di 850 milioni di euro, la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2015 sconta inoltre il posponimento al 2016 della cessione di alcune partecipazioni finanziarie per circa 120 milioni di euro incluse nel target annuale.

Il flusso netto di cassa della gestione operativa nel 2015 è stato positivo per 701,4 milioni di euro (740,3 milioni nel 2014). Nel quarto trimestre 2015 il flusso netto della gestione operativa è stato pari a 927,1 milioni di euro, in crescita rispetto a 881,5 milioni di euro del corrispondente periodo 2014.

Gli investimenti totali ammontano a 391,4 milioni di euro (378,1 milioni di euro nel 2014), principalmente destinati all’incremento della capacità Premium in Europa, Nafta e Cina e al miglioramento del mix. Il flusso netto di cassa complessivo 2015 – ante dividendi ed escludendo l’impatto delle operazioni di cessione parziale dello steelcord – è stato pari a 192,1 milioni di euro (311,6 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Nei flussi di cassa dell’anno erano stati previsti parziali disinvestimenti di partecipazioni finanziarie, che sono stati rinviati nel 2016.

I dipendenti del gruppo al 31 dicembre 2015 sono pari a 36.753 unità (37.561 al 31 dicembre 2014).

Attività Tyre

Le vendite al 31 dicembre 2015 sono pari a 6,3008 miliardi di euro, con una crescita complessiva del 4,9% (+5,5% la crescita organica) grazie al positivo andamento del business Consumer (+9,5% la crescita complessiva) mentre il business Industrial (-10,3% la crescita complessiva) sconta il significativo rallentamento del mercato in Sud America e l’impatto negativo dei cambi (-7,7%) senza i quali la variazione organica è pari a -2,6%.

I volumi sono risultati complessivamente in calo dell’1,6% ma con un trend di segno opposto tra Consumer (+0,3%), grazie al positivo andamento del Premium, e Industrial (-7,9%), che riflette il peggioramento della domanda in Sud America e il rallentamento del primo equipaggiamento in Cina.

Positiva la perfomance dei mercati maturi (+5,7%) che hanno contrastato l’andamento dei mercati emergenti (-4,8%). Il miglioramento del price/mix (+7,1% nel 2015 e +14,4% nel quarto trimestre) è stato sostenuto sia dalla performance del business Consumer (price/mix +7,6% nel 2015, +14,1% nel quarto trimestre) che del business Industrial (+5,3% e +15,4%).

Il risultato operativo (Ebit) ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione nel 2015 ammonta a 926,8 milioni di euro, in crescita del 5,3%, con un margine del 14,7% (14,7% al 31 dicembre 2014). Sul miglioramento del risultato operativo hanno inciso il positivo apporto della componente prezzo/mix, le efficienze e il minor costo delle materie prime. Il risultato operativo (Ebit) è pari a 860,5 milioni e riflette 66,3 milioni di oneri non ricorrenti e di ristrutturazione (a fronte dei 55 milioni di euro stimati) dovuti ai processi di razionalizzazione, ai costi di separazione del Business Industrial e alla chiusura anticipata del piano di incentivazione del management Long Term Incentive per la revoca della quotazione delle azioni ordinarie.

A livello geografico, l’Apac si conferma l’area di maggiore crescita (+26,4% i ricavi) e redditività, con un margine Ebit superiore al 20%, in miglioramento rispetto all’anno precedente. Il Nafta registra una crescita complessiva dei ricavi del 21,7% e una redditività in miglioramento a livelli “low twenties”. Il Meai registra ricavi in crescita del 10,2% e una redditività stabile a livelli “high-teens”, l’Europa è cresciuta del 7%, con una redditività stabile a livelli “mid-teens”. La Russia registra una crescita organica, prima dell’impatto negativo dei cambi, del 5,6%, con una redditività in riduzione a livelli “low single digit”, mentre il Latam ha segnato una crescita organica (prima dell’impatto negativo dei cambi) del 2,9%, con una profittabilità “double digit”, in riduzione rispetto al 31 dicembre 2014.

  • Nel Business Consumer (pneumatici Car/Light Truck e Moto) le vendite sono state pari a 5.048,2 milioni di euro (>5 miliardi di euro il target, >+8% rispetto al 2014), con una crescita del 9,5% (+7,9% escludendo l’effetto cambi). La crescita dei ricavi riflette il miglioramento del price/mix (+7,6%) legato al crescente peso del Premium, al mix di vendita e agli aumenti di prezzo in Sud America, e il contributo positivo dei volumi (+0,3% nel 2015), con la crescita in Apac, Nafta, Europa e Meai che hanno compensato la flessione in Sud America e Russia. Il Premium si conferma la principale leva di crescita, con ricavi in aumento del 19% a 3.017,1 milioni di euro rispetto al 2014 (+11,7% includendo l’effetto cambi) e volumi in crescita del 12,7%, superiore all’obiettivo annuale di “uguale o maggiore” di +10%. Nei mercati emergenti la crescita dei ricavi è stata pari al 29,4%, mentre nei mercati maturi il progresso è stato del 15%. In anticipo di un anno rispetto al target del piano industriale 2013-2017, Pirelli ha raggiunto a fine 2015 un’incidenza dei ricavi Premium sul business consumer del 60% (55% nel 2014).

Il risultato operativo (Ebit) ante oneri non ricorrenti e di ristruttrazione è cresciuto del 17,1% a 816,2 milioni di euro, con un margine Ebit pari al 16,2% (~16% il target) in aumento rispetto al precedente 15,1%.

  • Nel Business Industrial (pneumatici per Veicoli Industriali) le vendite sono state pari a 1.252,6 milioni di euro (~1,25 miliardi di euro il target), con una flessione del 10,3% (-2,6% a livello organico) rispetto al corrispondente periodo 2014. I volumi sono risultati in calo del 7,9% principalmente per effetto della contrazione del mercato in America Latina. Positivo l’andamento del price/mix (+5,3%) grazie al miglioramento del mix di prodotto e di canale e ai progressivi aumenti di prezzo in Sud America. Il risultato operativo (Ebit) ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione si è attestato a 110,6 milioni di euro, con un rapporto sulle vendite pari all’8,8% (≥8% il target) rispetto al 13,1% del corrispondente periodo 2014 (11.7% escludendo dai risultati del 2015 il contributo delle attività steelcord per intero e non solo quelle relative alla fornitura verso terzi). L’andamento della redditività sconta la flessione dei volumi, l’impatto dei cambi e l’inflazione dei fattori produttivi.

Con effetto da martedì 15 marzo, l’intero consiglio di amministrazione della società ha rassegnato le dimissioni dalla carica al fine di consentire all’azionista unico Marco Polo Industrial Holding di procedere alla nomina di un consiglio di amministrazione in coerenza con la struttura di governance delineata dagli accordi tra gli azionisti, anche tenuto conto dell’avvenuto delisting di Pirelli.

L’assemblea ha deliberato di nominare per tre esercizi e dunque fino all’assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018 consiglieri di amministrazione: Ren Jianxin, Yang Xingqiang, Bai Xinping, Ze’ev Goldberg, Wang Dan, Jiao Chonggao, Zhang Haitao e Yang Xun (in rappresentanza del socio China National Tire & Rubber Corporation Ltd); Marco Tronchetti Provera, Giorgio Bruno, Luca Rovati, Carlo Acutis e Gustavo Bracco (in rappresentanza del socio Camfin S.p.A.); Igor Sechin, Andrey Kostin ed Emerson Milenski (in rappresentanza del socio Long Term Investment S.A.).

Inoltre, in coerenza con le nuove previsioni statutarie, l’assemblea ha deliberato di aumentare a 5 il numero dei componenti effettivi del Collegio Sindacale nominando sindaci effettivi Fabrizio Acerbis, Giovanni Bandera e David Reali – dei quali uno in sostituzione del sindaco effettivo Antonella Carù dimessasi dalla carica con effetto dalla data odierna e non provvedendo – in coerenza con le nuove previsioni statutarie – alla sostituzione del sindaco supplente Andrea Lorenzatti dimessosi con effetto dalla data odierna. Il Collegio Sindacale risulta pertanto così costituito: Francesco Fallacara (Presidente), Fabrizio Acerbis, Fabio Artoni, Giovanni Bandera, David Reali (Sindaci effettivi) e Fabio Facchini e Giovanna Oddo (Sindaci Supplenti) e scadrà con l’approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2017.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione – riunitosi al termine dell’assemblea – ha deliberato di confermare Ren Jianxin Presidente attribuendo allo stesso la rappresentanza legale della società così come tutti gli altri poteri attribuiti al Presidente in base al vigente statuto, fermi restando i poteri e le prerogative del CdA, e Marco Tronchetti Provera Amministratore Delegato e Vicepresidente Esecutivo, confermando allo stesso l’attribuzione dei poteri per la gestione operativa di Pirelli già delegati nel precedente mandato.

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