Formula 1: il Messico GP nero per le Ferrari

Nico Rosberg questa volta non si è fatto ingannare dal compagno di squadra e neo campione del mondo Lewis Hamilton, partendo bene e rimanendo in testa praticamente per tutta la gara. Al secondo posto si è piazzato proprio Hamilton, che ha così reso possibile l’ennesima doppietta Mercedes, mentre il terzo gradino del podio è stato occupato dalla Williams di Valtteri Bottas. A seguire, le due Red Bull di Daniil Kvyat e Daniel Ricciardo, con Felipe Massa al sesto posto e Nico Hulkenberg settimo. Ottavo posto per l’idolo di casa Sergio Perez, seguito dalla Toro Rosso di Max Verstappen e dalla Lotus di Romain Grosjean.
Per la Ferrari la corsa è stata un incubo. Kimi Raikkonen, che già in qualifica aveva avuto problemi, ha rotto una sospensione dopo un contatto con Bottas. Sebastian Vettel ha, invece, prima bucato una gomma al via e poi definitivamente parcheggiato l’auto contro le barriere al 52esimo giro.
A causa di questo ritiro e con la contemporanea vittoria di Rosberg, Vettel perde il secondo posto in campionato ed è ora a 21 punti di distanza dal tedesco.
Come strategia di gara, Pirelli aveva previsto due soste, rispettivamente al 23esimo e 46esimo giro. Rosberg ha vinto fermandosi al 26esimo e 46esimo giro. La strategia è stata influenzata dalle temperature più alte del previsto e da una continua evoluzione della pista.

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