Formula 1: Pirelli mira ad un ritorno a più soste ai box nel 2016

Pirelli punta a ritornare a gare di Formula 1 con due o tre pit stop il prossimo anno, dopo aver ammesso di essere stata troppo conservatrice con le mescole di questa stagione. Parte del problema per Pirelli risiede nel fatto che sono disponibili solamente 4 tipi di gomme per 19 circuiti diversi e pochissimo tempo in pista per svilupparli e sperimentare nuove idee. Con il miglioramento delle auto di quest’anno, Pirelli ha voluto assicurarsi di avere un pneumatico per far fronte alle prestazioni, evitando in ogni modo di trovarsi in una situazione come quella del 2013, in cui le gomme esplodevano.
“Con il senno di poi, siamo stati probabilmente un po’ troppo conservativi con alcune delle scelte e non abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci è sempre tato chiesto: una corsa a due o tre soste,” ha detto Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli, a ESPN. “Questo è qualcosa che speriamo di affrontare la prossima stagione. Siamo contenti e un po’ sorpresi da alcuni dei risultati che abbiamo avuto. Ci sono talmente tante limitazioni alle prove – e nessun test reale – che abbiamo voluto assicurarci di aver minore tendenza alla formazione di bolle e alla frammentazione della gomma, cosa che abbiamo certamente raggiunto.”
Pirelli sta progettando di portare un pneumatico ancora più morbido l’anno prossimo per i circuiti cittadini, cercando poi di ottenere più soste ai box con un semplice cambio di mescola: quella più dura del prossimo anno sarà la media di questa stagione.
“Speriamo di riuscire a sviluppare alcune idee su come possiamo realizzare la gomma dura, che ha bisogno di essere modificata”, ha aggiunto Hembery. “Vogliamo anche un prodotto che possa essere utilizzato sui circuiti cittadini veri, come il Canada, Monaco e Singapore, dove è necessario un pneumatico molto più morbido di quello attuale super-soft”.
Ma Hembery sostiene che Pirelli ha bisogno di più test se vuole rimanere il fornitore di pneumatici nel 2017, quando la F1 introdurrà pneumatici posteriori più larghi e le prestazioni delle vetture aumenteranno notevolmente. “Se resteremo in questo sport, avremo bisogno di più test. Non si può arrivare a Barcellona a marzo con pneumatici posteriori più larghi, modifiche al pneumatico anteriore e con auto che hanno un carico aerodinamico molto diverso, senza aver testato prima. Ci deve essere un modo per fare alcuni test prima.”

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