Il caldo protagonista del weekend del CIV ad Imola

Il caldo è stato il grande protagonista del weekend del settimo e ottavo round della Superbike tricolore. Le condizioni estreme in cui si è gareggiato (39° la temperatura dell’aria, ben 60 quella dell’asfalto) hanno profondamente sollecitato tutti i componenti dei mezzi, facendo emergere problemi che hanno impedito ai quattro piloti gommati Michelin di vedere la bandiera a scacchi.

In gara 1, il primo ad essere costretto all’abbandono è stato il leader del campionato Michele Pirro (Ducati – Barni Racing) che, nel corso del terzo giro, quando si trovava a ridosso del gruppetto di testa, ha perso improvvisamente tenuta all’uscita della Rivazza 2; la scivolata non ha provocato alcuna conseguenza fisica per il campione pugliese, partito con il quarto tempo, ma la sua gara è inesorabilmente finita lì. E’ toccato poi a Simone Saltarelli (Ducati –  Grandi Corse/Alfonsi Racing) ritirarsi, durante il sesto giro, a causa di problemi meccanici, quando si trovava in tredicesima posizione e stava conducendo una prova utile ad accumulare esperienza dopo il recente passaggio sotto le insegne della Michelin.

Ancor più brucianti le uscite di scena del neo-acquisto Riccardo Russo, che nel team Yamaha – G.M. Racing stava egregiamente sostituendo l’infortunato Sylvain Barrier, e del campione italiano uscente Ivan Goi, compagno di team di Pirro. Il ventiduenne campano, scattato dalla prima fila della griglia di partenza e rivelatosi fino a quel momento la grande sorpresa del week end, si trovava in settima posizione al decimo dei quindici giri, dopo essere stato rallentato da un dritto alla prima variante ed aver fatto segnare la tornata più veloce in 1’49”9, quando ha dovuto imboccare la via dei box a causa del surriscaldamento dei freni che gli impediva di proseguire.  Goi era addirittura terzo, in solitario, a poco più di due giri dalla bandiera a scacchi; poi problemi di usura rapida del pneumatico posteriore, imputabile ancora al caldo torrido, lo hanno costretto ad abbandonare, rinunciando anche ad un ricco bottino di punti utili per il campionato.

“Il fattore ambientale, veramente al limite, ha provocato una serie di conseguenze diverse ma tutte di segno negativo” commenta Piero Taramasso, Responsabile competizione moto Michelin. “La forza di una squadra ufficiale sta però nel trarre insegnamenti utili anche dalle esperienze non positive: abbiamo analizzato le diverse circostanze ed abbiamo fiducia in un pronto riscatto nella gara della domenica. Intanto Pirro continua a comandare la classifica con un margine sempre ampio (37 punti) sul più immediato inseguitore e Goi, nonostante la battuta a vuoto, fa sempre parte del terzetto di testa”.

In gara 2 le condizioni erano molto simili alla prima gara (38° la temperatura dell’aria, 57 quelli dell’asfalto), ma il risultato è stato decisamente migliore per la squadra ufficiale Michelin, che ha visto l’eccellente prestazione del giovane Riccardo Russo che, all’esordio in sella alla Yamaha YZF-R1M del Team G.M. Racing, è riuscito a concretizzare in un quarto posto le già positive sensazioni del sabato. Gli altri tre componenti della formazione gommata Michelin sono stati invece costretti al ritiro, per motivi diversi.

Michele Pirro (Ducati – Barni Racing), caduto alla variante bassa alla fine del secondo giro per un contatto con un avversario, rimane comunque in testa al campionato con 125 punti ed un vantaggio di 21 lunghezze sul più immediato inseguitore. Il campione uscente Ivan Goi, compagno di squadra di Pirro, dopo una partenza non brillantissima, si era agganciato al gruppetto in lotta per il terzo gradino del podio ma, durante il 9° giro, è scivolato alla Villeneuve e non ha potuto riprendere la corsa. A sua volta Simone Saltarelli (Ducati – Grandi Corse/Alfonsi Racing) aveva dovuto abbandonare tre tornate prima a causa di problemi di setting.

 

Come detto la sorpresa della giornata è stato Russo, casertano, 22 anni, nel 2012 campione italiano e vice-campione europeo della 600 Stock, chiamato dal team manager Mirko Guandalini a sostituire l’infortunato Sylvain Barrier.  Il giovanissimo pilota è montato per la prima volta giovedì in sella alla nuova Yamaha, in un team che non conosceva e con gomme che non aveva mai usato, ha costantemente progredito, riuscendo a fornire sempre indicazioni molto utili ai tecnici, e dopo lo sfortunato ritiro di sabato, dovuto ad un problema ai freni, è sceso in pista decisissimo a rifarsi. E’ partito piuttosto bene dalla prima fila dello schieramento di partenza, ha occupato per ben sei dei tredici giri in programma (la gara è stata accorciata proprio in considerazione delle condizioni meteo) uno strepitoso terzo posto, poi ha iniziato uno spettacolare duello nel gruppetto in lotta per l’ultimo gradino del podio. Riccardo non si è risparmiato, a ribattuto colpo su colpo agli attacchi degli avversari, in più di un’occasione ha dovuto allungare le traiettorie, anche per un problema alla frizione che gli impediva di scalare le marce con sicurezza, poi, con i freni un po’ affaticati, si è dovuto accontentare di un quarto posto comunque inatteso e estremamente positivo.  Al termine della gara Guandalini ha annunciato la prosecuzione della collaborazione che comprenderà dunque anche l’ultimo round del Mugello, in occasione del quale dovrebbe anche rientrare Barrier dopo l’intervento alla spalla a cui si è sottoposto proprio alla vigilia di Imola.

Piero Taramasso (Responsabile competizione moto Michelin): “E’ stato un week end difficile a causa delle condizioni meteo. La nota maggiormente positiva è rappresentata dal giovane Russo che ha saputo sfruttare subito al meglio le gomme con cui non aveva alcuna esperienza. Peccato per le cadute hanno messo fuori causa praticamente subito Pirro e poi anche Goi, entrambi quando si trovavano nel gruppo dei migliori. Comunque rimaniamo in testa al campionato con un buon margine di vantaggio e continuiamo la rincorsa al titolo”.

Riccardo Russo (Yamaha – G.M. Racing): “Per me era tutto nuovo, moto, team e gomme. Mi sono impegnato a fondo nelle prove, con i tecnici c’è stata subito ottima intesa ed alla fine il risultato è venuto. Mi dispiace per il podio sfumato anche perché ho girato più forte del mio avversario diretto (Russo è stato uno dei tre piloti sceso sotto l’1’50”, n.d.r.) ma posso essere comunque soddisfatto: ringrazio il team, la Yamaha e la Michelin e sono contento di continuare la stagione con questa squadra”.

In campionato: 1. Pirro, p. 125; 2. Andreozzi, p.104; 3. Tamburini, p. 102; 4. Goi, p. 81; … 14. Barrier, p. 28; … 16. Saltarelli, p. 25; … 23. Russo, p. 13.

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