Ecopneus: in Italia i punti di generazione PFU sono più di 37.000

Non sono tutti gommisti, questo è certo, ma di sicuro è un numero che colpisce: secondo i dati ufficiali di Ecopneus, in Italia ci sono 37.395 punti di generazione di pneumatici fuori uso. Un’enormità rispetto alle statistiche dell’Osservatorio Autopromotec, che parlano di solo 6.397 gommisti, ma probabilmente un numero più rappresentativo del settore e che riesce bene a spiegare la forte pressione competitiva di questi anni.

Ma tornando ad Ecopneus, questo significa mettere in moto una struttura e degli ingranaggi in grado di offrire un servizio rapido e gratuito a disposizione dei gommisti di tutta Italia. Nel 2014, quarto anno di vita del consorzio, sono state raccolte 252.000 tonnellate di PFU, vale a dire 1.000 tonnellate al giorno, sulla base delle chiamate dei gommisti e di altri soggetti – come ad esempio una caserma dell’Esercito dotata di officina – che sostituiscono i pneumatici. Le richieste di raccolta sono state 120.000 e hanno coinvolto i 157 partner (impianti, siti di stoccaggio, trasportatori) che consentono a Ecopneus una ramificazione capillare.

“La struttura di Ecopneus è composta da 12 persone e vogliamo che rimanga piccola, perché crediamo molto nell’efficienza della lean structure e anche perché in questo modo, oltre a salvaguardare l’ambiente, creiamo occupazione: sono quasi 700 le persone che lavorano per noi”, afferma Giovanni Corbetta, direttore del consorzio di raccolta e gestione dei PFU. “Stiamo percorrendo la strada della green economy, dando stabilità alle aziende dell’indotto e aiutandole ad investire, saturando il loro impianti”.

In tre anni e mezzo di attività (fino alla fine del 2014), Ecopneus ha già raccolto 865.527 tonnellate di PFU e tra qualche settimana festeggerà la milionesima tonnellata.

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