Mercato auto aprile 2015: + 24,2%

Secondo i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti il mese di aprile si è chiuso con 148.807 immatricolazioni di autovetture nuove, segnando un +24,2% rispetto allo stesso mese del 2014. Per Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto: “E’ stato un mese eccezionale in cui abbiamo assistito ad un risveglio della domanda delle famiglie”.

Per il presidente di Federauto, infatti: “Non c’è dubbio che il mercato e gli ordini di aprile siano stati trainati da campagne promozionali straordinarie, particolarmente efficaci sotto il profilo delle condizioni offerte alla clientela che, nel caso del contributo alla rottamazione, hanno rappresentato una leva decisiva per “smuovere” gli acquisti”.

Federauto ritiene che in generale il tema delle campagne promozionali ripropone, peraltro, la questione della sostenibilità del business delle concessionarie di autoveicoli, dal momento che esse contribuiscono, con il proprio margine ed in misura determinante, alla realizzazione dell’offerta commerciale. L’assenza di marginalità da parte delle concessionarie, oltre che essere contraria alla logica di impresa, pone dei limiti alla capacità di sviluppo delle aziende chiamate ad investire in nuovi standard e in nuovi processi.

Conclude Pavan Bernacchi: “Il mercato dell’auto ha posto in evidenza dei segnali di reattività da parte delle famiglie, specie davanti all’opportunità di sostituire una vettura vecchia. Questa risposta è perfettamente in linea con la dimensione e composizione del parco circolante del nostro Paese, colpito a causa della crisi e dall’assenza di iniziativa del Governo, da una preoccupante anzianità e, quindi, caratterizzato da milioni di vetture poco sicure e molto inquinanti. Vi è quindi un terreno di sviluppo che non può però essere solamente sostenuto dalle risorse private del settore. Pensare, come ha fatto ad esempio la Spagna, ad un provvedimento serio di rinnovo del parco finalizzato all’acquisto di veicoli con basse emissioni di CO2 significherebbe introdurre una misura forte che farebbe molto bene al Paese e darebbe corpo ad una ripresa vera e duratura. Ma un altro asse di sviluppo importante sarebbe la riduzione di una pressione fiscale da incubo, che ha ridotto al lumicino il mercato di auto prestazionali e che deprime quello delle auto aziendali, penalizzato da deduzioni fiscali rese progressivamente irrisorie e da norme IVA che rendono ingestibili per i concessionari gli acquisti di auto usate da aziende che hanno detratto l’IVA al 40%”.

“Finalmente una sequenza di numeri positivi sul mercato italiano” – ha commentato Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE. “Undici mesi col segno positivo, 4 mesi di crescita a doppia cifra ed anche il segmento privati che cresce a doppia cifra, sono certamente dei bei segnali. Alla luce dei segnali positivi derivanti da questi primi quattro mesi dell’anno – conclude Nordio – la stima UNRAE del mercato italiano delle autovetture per l’anno 2015 si porta a 1.480.000 immatricolazioni complessive, in crescita dell’8,8% e con 120.000 vendite in più rispetto ai risultati dello scorso anno”.

Dall’analisi della struttura del mercato – come detto – emerge per i privati una crescita nel mese del 28%, che li porta ad incrementare la propria quota di 2 punti percentuali, raggiungendo il 60,7% del totale. Nel 1° quadrimestre l’incremento è del 12,3%, in calo ancora in rappresentatività al 59,4%. Il noleggio, invece, continua in aprile a crescere a doppia cifra (+18,1%), seppur con tassi in ridimensionamento, e cede in quota, scendendo al 25%.

Da questo mese, l’UNRAE è anche in grado di dettagliare il 1° giorno un’informazione fondamentale, e cioè quanta parte va imputata al noleggio a breve termine e quanto al lungo termine. Il 18,1% di crescita complessiva del noleggio, infatti, è dato da un incremento di circa il 25% del noleggio a breve, al 13,5% di quota sul totale e da un +11,2% del lungo termine, all’11,5% di quota di mercato. Nel cumulato l’incremento del noleggio nel complesso è del 31,8% (25,5% di quota), determinato da un +41,7% del breve termine e un +23,7% del lungo termine.

Infine le società crescono in aprile del 17,1%, portando il cumulato gennaio-aprile in aumento del 9%, con una quota nel quadrimestre in calo di un punto percentuale, al 15,1%.

“Ad aprile, il mercato prosegue il suo trend crescente, segnando il quarto rialzo consecutivo a doppia cifra, seppur con volumi mensili simili a quelli di metà anni ’90 – ha dichiarato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA. Si confermano, del resto, anche i segnali di ripresa dell’economia italiana. I dati disponibili per i primi mesi del 2015 indicano il proseguimento di un moderato recupero dei consumi: considerando la media del trimestre dicembre 2014 – febbraio 2015, l’indice delle vendite al dettaglio, infatti, ha registrato una variazione positiva dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Testimonia questa fase di miglioramento del mercato interno anche la crescita della produzione di autoveicoli in Italia – ha concluso Vavassori. Dopo il +6% registrato a fine 2014, anche nel primo trimestre 2015 gli autoveicoli prodotti nel nostro Paese hanno superato di un terzo i livelli dello stesso periodo dello scorso anno, con oltre 241.000 unità. Si tratta di volumi che, per il primo trimestre, non risultavano così alti dal 2008, ultimo anno in cui la produzione di autoveicoli si è posizionata al di sopra del milione di unità”.

Guardando alle immatricolazioni per alimentazione, le vetture ad alimentazione alternativa registrano un incremento del 31% (per un totale di circa 20.400 unità) ad aprile, e aumentano di oltre il 20% nel progressivo da inizio anno (superando le 81.000 unità). La quota di mercato delle auto “ecofriendly” si attesta al di sopra del 14% del totale immatricolato nei primi 4 mesi del 2015, grazie alle buone performance delle vendite di vetture a gas: in crescita del 23% le auto bi-fuel benzina-gpl e del 13% le bifuel benzina-metano.

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