Da Transpotec un appello alle Istituzioni per azioni efficaci a supporto dell’autotrasporto

Il mondo dell’autotrasporto – riunito dal 16 al 19 aprile a Verona in occasione di Transpotec Logitec – ha dedicato la seconda giornata di manifestazione ad un momento di riflessione sul tema della sostenibilità quale elemento trasversale al settore, fondamentale per diventare più competitivi sul mercato europeo.

La tavola rotonda dal titolo “La sicurezza nell’autotrasporto: strade, mezzi, autisti, sostenibilità” ha riunito intorno al tavolo i rappresentanti delle principali case produttrici di mezzi e delle associazioni di categoria che, insieme ad ACI ed ANAS, hanno potuto confrontarsi e far emergere le esigenze e le possibili azioni da compiere per migliorare la qualità di lavoro e vita degli autotrasportatori, aumentare la sicurezza, ma anche ridurre i costi e porre una maggiore attenzione all’ambiente.

Ne è emerso un comune desiderio di lavorare insieme e fare sistema con tutti gli attori della filiera per raggiungere questi obiettivi e creare una nuova “forza” in grado di dialogare in modo efficace con le istituzioni, tanto che, al termine dell’incontro, Giancarlo Codazzi, presidente UNRAE, vista la assoluta condivisione di intenti, ha chiesto pubblicamente a Iveco di collaborare per condividere il confronto con Governo e istituzioni, che consenta di individuare gli strumenti che possano favorire il rinnovo del parco macchine.

Ad aprire i lavori è stato Roberto Foresti, Direttore Commerciale, Internazionale e Sviluppo di Fiera Milano, che ha ribadito il ruolo strategico delle fiere nel fare cultura quale strumento fondamentale per lo sviluppo della politica industriale dei settori.

La parola è quindi passata a Lorella Montrasio, Direttore del DISS, il Centro di Sicurezza Stradale collabora con università e centri di ricerca al servizio della sicurezza stradale. I dati raccolti dal Centro rivelano che, a fronte di un 70% di merci che in Europa viaggiano su strada, e quindi un grande numero di mezzi che attraversano i diversi Paesi ogni giorno, il numero degli incidenti è diminuito del 10% su base annua dal 2013 al 2012, e solo il 10% di essi ha coinvolto mezzi pesanti (Fonte DISS su dati Rapporto ACI-ISTAT 2013). E’ un trend importante ma l’obbiettivo dato dall’Europa è di dimezzare questi numeri entro il 2020. Ecco perché il DISS lavora quotidianamente per migliorare la prevenzione attraverso la continua sensibilizzazione degli utenti e la formazione, per garantire una maggiore sicurezza degli autoveicoli grazie anche a sistemi tecnologici innovativi che consentono di controllare le diverse componenti del mezzo, senza dimenticare il necessario adeguamento delle infrastrutture.

Al termine dell’intervento, nella tavola rotonda moderata da Fabio Dadati, senior advisor Transpotec, sono intervenute le case produttrici – DAF, Iveco, MAN, Italscania, Mercedes-Benz Italia – che hanno evidenziato l’importanza di un’offerta integrata che unisca mezzi, supporto e formazione agli autisti.

In particolare Maurizio Pompei, Direttore Commerciale Trucks Mercedes-Benz Italia, ha illustrato le tante innovazioni introdotte dalla casa produttrice tedesca per migliorare la sicurezza sui propri mezzi. Si tratta – ha sottolineato Pompei -di tecnologie molto efficaci ed efficienti ma che certo hanno un costo. In questo senso sarebbe auspicabile un’azione da parte del Governo per stimolare il mercato alla sostituzione di mezzi ormai obsoleti con quelli nuovi.

Sulla stessa linea è intervenuto anche Paolo Starace, CEO DAF Veicoli Industriali, che da una parte ha ribadito l’importanza della formazione degli autisti che diventano oggi dei veri e propri professionisti del volante in grado di utilizzare tecnologie innovative che oltre alla sicurezza su strada garantiscono anche una riduzione dei consumi e delle emissioni; dall’altra, per ridurre lo scollamento tra aziende e istituzioni, ha proposto la creazione di tavoli tecnici permanenti anche con la partecipazione del Governo al fine di individuare soluzioni tecniche condivise.

Anche Giancarlo Codazzi, CEO MAN Truck & Bus Italia e Presidente UNRAE, ha sottolineato l’importanza dell’aggiornamento professionale degli autotrasportatori che si trovano oggi a guidare mezzi altamente tecnologici e che, se ben utilizzati, possono aiutare moltissimo nella prevenzione degli incidenti. Ci si scontra però con realtà molto differenti a seconda dei paesi di provenienza degli autisti: diverse abitudini di vita, normative per il rilascio della patente e conoscenze che possono incidere profondamente sulla sicurezza.

Se gli investimenti in formazione sono fondamentali non è da meno l’attenzione alla salute dell’autista. E’ infatti provato che il fattore umano è determinante nel rischio di incidente stradale. A questo proposito Mihai Daderlat, Business DirectorItaly Market & Mediterranea area Iveco, ha presentato Iveco Check Stop, l’interessante progetto studiato dalla sua azienda che prevede,in location strategiche per chi viaggia sulle strade italiane, un “servizio mobile di check up” gratuito per gli autisti in particolare sulle problematiche legate al sonno.

Sul fronte infrastrutture è intervenuto Roberto Mastrangelo, Vice Direttore Direzione Centrale Esercizio e Coordinamento del Territorio ANAS. L’impegno di Anas si concentra su tre fronti, da una parte mantenere e adeguare una rete stradale che risale agli anni ‘60 e inizia a mostrare i segni del tempo, dall’altra i progetti di nuove strade che devono tenere conto della sicurezza sin dalle prime fasi per minimizzare i danni ed evitare le criticità. La terza area di intervento di Anas è la gestione di un patrimonio stradale obsoleto e spesso disaggregato. In tal senso si è rivelato molto utile, ha spiegato ancora Mastrangelo, l’istituzione di Viabilità Italia, la cabina di regia che si occupa di fronteggiare situazioni di crisi legate alla viabilità e di adottare strategie di intervento più opportune.

E proprio in tema di infrastrutture Franco Fenoglio, CEO Italscania, ha auspicato un maggiore collegamento tra strade e mezzi  al fine di aumentare i controlli e la sicurezza. Infatti come Italscania fornisce un controllo continuo dalla centrale operativa in Svezia dello stile di guida dell’autista e delle performance del mezzo, così sarebbe interessante e utile avere un canale di comunicazione diretto tra chi gestisce le strade e il guidatore, per viaggiare più informati e piu’ protetti.

Angelo Sticchi Damiani, Presidente ACI, si è soffermato sull’importanza della manutenzione degli automezzi e delle norme che regolano il sistema delle revisioni per evitare incidenti legati a guasti meccanici ma anche una diminuzione dei consumi e una maggiore attenzione all’ambiente.

Mentre Paolo Uggè, Presidente FAI, ha lanciato un appello a tutti i soggetti della filiera per lavorare insieme e costruire una vera ed efficace politica dei trasporti in Europa in grado di fornire risposte concrete ai problemi del settore, creare regole omogenee nei diversi Paesi per una competitività sana e costruttiva.

A chiusura dei lavori hanno dato un loro saluto Ettore Riello, Presidente Veronafiere ed Enrico Corsi, Assessore alle Attività economiche, Turismo, Mobilità, Viabilità e relative infrastrutture del Comune di Verona.

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