Aeolus: l’obiettivo è distinguersi

Con migliaia di persone che saranno presenti ad Autopromotec e con la notizia dell’accordo ChemChina-Pirelli di pochi giorni fa, Aeolus e Heuver Tyrewholesale saranno senza dubbio protagonisti alla fiera di Bologna. Thomas Wohlgemuth, direttore generale per l’Europa occidentale di Aeolus, ha sottolineato questo tema nel corso di una recente intervista, mettendo in evidenza i modi in cui Aeolus ha a lungo cercato di distinguersi dalla folla. “Siamo totalmente diversi dagli altri produttori di pneumatici. Abbiamo iniziato il nostro progetto di ingresso nel settore dei pneumatici per autovettura anche per cambiare in qualche modo le regole nel settore dei pneumatici. Ricordo molte discussioni che ho avuto, la gente diceva ‘un’altra marca di pneumatici cinesi. Abbiamo così tante marche di pneumatici cinesi in Europa e altrettanti brand asiatici, perché vuoi crearne un’altra? Pensi davvero di avere una possibilità?’ E oggi, posso dire la situazione è cambiata. E vorrei spiegare perché: perché alcuni concorrenti molto noti hanno iniziato a parlare di noi e ad osservarci.”

Wohlgemuth ha continuato: “Non è facile sbarazzarsi dello stigma ‘del pneumatico cinese’. Non vogliamo nascondere il fatto che produciamo in Cina, non c’è ragione per questo. Ma noi vogliamo dare al nostro marchio una sorta di tocco europeo. Non è facile uscire dal gruppo ‘cinese’. Ma siamo sulla strada giusta. Oggi, anche i leader di mercato producono in Cina. È possibile avere ogni livello di qualità in Cina. Guardate ad altre aree di business, come Lenovo. È cinese, ma è allo stato dell’arte. E’ lo stesso nel settore dei pneumatici. La Cina ha tutto, dal più basso livello fino all’eccellenza.”

Un altro indice dell’espansione di Aeolus può essere visto nell’aumento dell’organico dell’azienda. Nel 2012 c’erano circa 25 persone che lavorano nel reparto esportazione, oggi sono 54. Negli ultimi anni sono stati assunti 7 dirigenti, come Thomas Wohlgemuth e Boris Chernev (Aeolus general manager, East Europe per il business PCR) che si occupano di una regione ciascuno. Presto seguiranno altre nuove figure di questo tipo, per le aree attualmente scoperte. Nel 2012, nel centro di ricerca PCR lavoravano 10 tecnici, mentre oggi il numero è salito a 35. Il direttore generale di Aeolus Wang ha affermato che l’obiettivo è di avere 300 persone in totale per il centro, che si occuperanno di TBR, PCR e OTR.

Il punto è che Aeolus – e ora possiamo vedere la dimostrazione di questo dopo la notizia dell’accordo con Pirelli – vuole operare a livello globale, piuttosto che nazionale: “Due anni fa, gli articoli apparsi sulla stampa ci hanno chiamato ‘un’altra marca cinese’. Ma la scorsa settimana, per la prima volta, ho visto un articolo che parlava di noi, descrivendoci come un ‘marchio asiatico’. E oggi vorrei promettere un’altra cosa: molto presto, credo nei prossimi due o tre anni, gli articoli parleranno di noi come un marchio mondiale. Questa è la mia promessa per il futuro.”

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