Il controllo della pressione dei pneumatici sulle moto

La corretta pressione dei pneumatici è un fattore cruciale per la sicurezza e le prestazioni, in particolare nella guida delle moto. Solo i pneumatici che hanno la pressione raccomandata dal produttore possono offrire le prestazioni ottimali, garantendo al contempo consumi di energia ridotti, la massima sicurezza e il grip migliore.

BMW Motorrad è una delle aziende leader in questo settore e ha tra i propri accessori un sistema di misurazione della pressione sin dal 2006. Il sistema BMW si chiama RDC e l’ultima versione è stata migliorata con l’aggiunta del rilevamento del gradiente, fornendo al pilota informazioni affidabili sulla pressione attuale dei pneumatici. Con questo sistema i valori della pressione possono essere visualizzati comodamente sul display del cockpit, semplicemente premendo un pulsante, rendendo non più necessari i controlli di pressione alle stazioni di servizio. I dati vengono forniti da sensori radio sulle ruote. Inoltre, l‘RDC è anche dotato di una funzione attiva di avvertimento: appena viene rilevata una differenza importante dai valori nominali, si accende automaticamente una spia gialla o rossa, che indica la perdita di pressione. Un avvertimento viene dato quando la pressione è ancora nell‘intervallo di sicurezza, ma in rapida caduta. Il motociclista viene anche avvisato immediatamente del guasto di un sensore. “Chiunque abbia guidato con pressione insufficiente nei pneumatici sa quanto peggiori la maneggevolezza del mezzo o quanto possa diventare pericoloso. Naturalmente questo è il motivo per cui la pressione dei pneumatici dovrebbe essere controllata a intervalli costanti e prima dei lunghi viaggi. Una perdita di pressione improvvisa o lenta è possibile in qualsiasi momento sulla strada, ad esempio a causa di valvole danneggiate o corpi estranei, e questo costituisce un notevole rischio”, afferma BMW.

rdc_340_230_1La casa bavarese però non è l’unica ad aver implementato un sistema TPMS sulle proprie moto. La Kawasaki 1400 GTR/ABS presentata ad Eima 2014 dispone di un sistema di monitoraggio della pressione delle gomme, che viene rilevata da appositi sensori inseriti sullo stelo valvola. Il sistema consente al pilota di monitorare la pressione dei pneumatici in tempo reale. Quando la pressione scende al di sotto dei 220 kPa, viene visualizzato un messaggio che avvisa del calo di pressione. La capacità di tenere in considerazione le variazioni di temperatura e di visualizzare i valori ricalcolati per 20°C previene falsi allarmi, che altrimenti avverrebbero perché l’aria si espande in seguito al riscaldamento dei pneumatici.

Anche altri produttori, come KTM e Honda per la Goldwing, offrono alcune soluzioni TPMS. Inoltre, ci sono molti prodotti aftermarket disponibili per i motociclisti che vogliono sentirsi più sicuri, di diversi marchi e prezzi. Infine, va segnalato che nel motomondiale sono arrivati i sensori di misurazione della pressione: il regolamento 2015 vede l’introduzione obbligatoria dei sensori della pressione dei pneumatici per la Moto2. A partire da questa stagione, infatti, tutte le moto in gara dovranno obbligatoriamente montare i sensori per misurare la pressione del pneumatico posteriore. Una norma approvata per ragioni di sicurezza, volta a consentire sia ai commissari che a Dunlop (che ha rinnovato l’accordo di fornitura esclusiva di pneumatici) di supervisionare le pressioni di utilizzo delle gomme, aspetto più volte messo in discussione durante la stagione 2014. Sicuramente questo regolamento porterà alla ribalta i sensori di misurazione della pressione dei pneumatici tra i motociclisti.

  • Puoi leggere questo e molti altri articoli sui principali sensori e strumenti di diagnosi e programmazione TPMS nello speciale di 60 pagine PneusNews.it – focus on TPMS

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