Campionato Mondiale eni FIM Superbike ai blocchi di partenza, Pirelli torna al lavoro insieme a team e piloti per la stagione 2015

Riparte la stagione delle grandi competizioni motociclistiche, riparte il Campionato Mondiale eni FIM Superbike, giunto quest’anno alla 28a edizione e che ancora una volta vedrà Pirelli nel ruolo di Fornitore Unico Ufficiale per tutte le classi.

La casa di pneumatici italiana, dopo essersi aggiudicata lo scorso settembre il bando di concorso indetto da Dorna e dalla Federazione Motociclistica Internazionale, sarà per il dodicesimo anno consecutivo e fino al 2018 al fianco di tutti i team e i piloti per accompagnarli in una stagione che, c’è da scommetterlo, ancora una volta saprà regalare emozioni e spettacolo a tutti gli appassionati di due ruote che fino all’ultima curva rimarranno con il fiato sospeso a tifare per i propri idoli.

Anche nel 2015 a fare da cornice al debutto del Campionato sarà lo spettacolare circuito dell’isola di Phillip Island, situato nell’Australia meridionale sull’omonima piccola isola 150 chilometri a sud di Melbourne, regione di Victoria.

Il primo appuntamento stagionale si svolgerà dal 20 al 22 febbraio ma in realtà tutti i team saranno in pista insieme a Pirelli già lunedì e martedì per i consueti test ufficiali che precedono l’inizio della stagione.

Come ad ogni round, Pirelli porterà sia per i piloti Superbike che per quelli Supersport diverse soluzioni anteriori e posteriori, nel caso di Phillip Island ci saranno diverse soluzioni di sviluppo sviluppate ad hoc per questo circuito che, notoriamente, è uno dei tracciati più impegnativi in assoluto a livello internazionale per tutti i costruttori di pneumatici.

Quello di Phillip Island è un circuito abbastanza datato, costruito nel 1956, che presenta un layout  tanto affascinante, con un alternarsi di curve veloci e ad ampio raggio spezzato da due soli tornantini dove è facile sorpassare, quanto difficile ed impegnativo per gli pneumatici. Il rettilineo più lungo è situato davanti ai box, è in discesa e si raggiungono velocità di punta tra le più elevate di tutti i circuiti in calendario.

Due anni fa, nel dicembre 2012, il circuito è stato completamente riasfaltato a distanza di 14 anni dalla precedente riasfaltatura. Come è normale che sia il nuovo asfalto ha reso il circuito molto più abrasivo ma, allo stesso tempo, ne ha decisamente aumentato il grip.

Phillip Island VS gli pneumatici: il circuito più impegnativo in calendario 

A Phillip Island gli pneumatici sono sottoposti ad un forte e costante lavoro termo-meccanico, soprattutto sul lato sinistro per via dal layout del tracciato, e solitamente si assiste ad un surriscaldamento di una zona dello pneumatico ma al contempo si è anche sull’angolo massimo di piega che genera forze di deriva diverse con torsione e lavoro obliquo molto forti.

Phillip Island ha quindi la caratteristica di essere un circuito capace di generare allo stesso tempo sia stress meccanico che stress termico costanti per gli pneumatici.

Una parte del tracciato molto conosciuta e temuta da gommisti e piloti è la parabolica Southern Loop, la più lunga tra tutte le curvature presenti nei circuiti del Campionato Mondiale eni FIM Superbike con un raggio medio-largo che obbliga ad una percorrenza a gas pieno ad  angolo di piega fisso per un lasso di tempo molto lungo.

Gli pneumatici sono così chiamati a lavorare sotto stress per diverso tempo con sforzi meccanici localizzati su una piccola fascia di battistrada che fa registrare un aumento rapido di temperatura la quale causa una perdita di aderenza sull’asfalto che a sua volta, per via dello sfregamento tra battistrada e manto stradale, determina un ulteriore aumento di temperatura per attrito con conseguente asportazione di materiale. A prescindere dalle condizioni climatiche a Phillip Island si assiste quindi ad un aumento elevato di temperatura capace di provocare una decomposizione termica della mescola, ovvero il fenomeno meglio noto come blister, che può essere limitato soltanto dall’abilità del pilota e da una messa a punto minuziosa dell’elettronica. A questo si deve aggiungere come aggravante l’elevata temperatura che di solito si incontra in questa stagione sull’isola e che, ovviamente, non fa che incentivare il processo dannoso sopra descritto.

Il nuovo asfalto inoltre se da un lato, come detto, presenta un buon grip che permette di ridurre gli scivolamenti, dall’altro lato è decisamente aggressivo con un elevato tenore di abrasione e per questo anche l’usura degli pneumatici anteriori è un altro aspetto che dovrà essere tenuto in considerazione con attenzione.

Anche quest’anno Pirelli ha comunque studiato diverse soluzioni atte a permettere un regolare svolgimento delle gare e a contrastare le molteplici insidie del circuito australiano.

Le soluzioni Pirelli per le classi Superbike e Supersport:

Proprio per le ragioni esplicitate sopra per fronteggiare le peculiarità del tracciato e mettere i piloti nelle migliori condizioni per correre Pirelli ha progettato diverse soluzioni di sviluppo. Come sempre a Phillip Island, essendo una tappa extraeuropea, saranno presenti i soli piloti delle classi Superbike e Supersport, per un totale di 3515 pneumatici portati da Pirelli.

Per i test di lunedì e martedì in Superbike Pirelli metterà a disposizione due soluzioni da asciutto all’anteriore e altrettante per il posteriore oltre alle consuete soluzioni di back-up in caso di bagnato.

All’anteriore le slick scelte da Pirelli prevedono la soluzione SC1 di sviluppo S1699, pneumatico che ha debuttato lo scorso anno ad Aragon ed è stato poi il più utilizzato nella passata stagione, e la SC2 di gamma.

Per il posteriore Pirelli offrirà ai piloti due soluzioni di sviluppo: la S1633, ovvero la soluzione che lo scorso anno era stata quella di riferimento per tutti i piloti in gara, e la nuova S1687, altra soluzione in mescola SC1 ma con maggiore resistenza meccanica rispetto alla SC1 di gamma dello scorso anno.

A queste soluzioni se ne aggiungeranno altre a cui i piloti potranno attingere solo per il weekend di gare. In generale comunque tutte le soluzioni posteriori sono state sviluppate utilizzando materiali strutturali specifici con l’obiettivo di mantenere le temperature d’esercizio basse evitando il surriscaldamento nella zona estrema di battistrada sinistro.

Per quanto riguarda la Supersport la filosofia di base seguita da Pirelli è stata la medesima utilizzata per le scelte Superbike. A disposizione dei piloti per i test del lunedì e martedì ci saranno da asciutto due soluzioni anteriori, una la SC1 di gamma e l’altra la SC1 di sviluppo S1485 che era stato portata a tre gare lo scorso anno come test nell’ottica di un successivo utilizzo a Phillip Island. Al posteriore SC1 di gamma e nuova soluzione di sviluppo T1538 come alternativa della SC1 di gamma e studiata appunto con soluzioni ad hoc per il circuito di Phillip Island.

Come in Superbike anche in Supersport i piloti per la gara del weekend potranno contare su ulteriori soluzioni al posteriore.

Le statistiche 2014 Pirelli per Phillip Island: 

• Numero totale di pneumatici portati da Pirelli: 3580

• Numero di soluzioni (asciutto, intermedia e bagnato) per la classe Superbike: 4 anteriori e 7 posteriori

• Numero di soluzioni per la classe Supersport (asciutto, intermedia e bagnato): 4 anteriori e 4 posteriori

• Numero di pneumatici a disposizione di ogni pilota Superbike: 30 anteriori e 48 posteriori

• Numero di pneumatici a disposizione di ogni pilota Supersport: 31 anteriori e 29 posteriori

• Best Lap Awards Superbike vinti da: Chaz Davies (Ducati Superbike Team),in 1’30.949 (2° giro) e Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team), in 1’31.421 (12° giro)

• Best Lap Awards Supersport vinto da: Roberto Tamburini (San Carlo Puccetti Racing), in 1’33.883 (4° giro)

• Temperatura in Gara 1: aria 21° C, asfalto 32° C

• Temperatura in Gara 2: aria 22° C, asfalto 48° C

• Velocità massima raggiunta dagli pneumatici Pirelli Diablo Superbike in gara: 321,4 km/h, realizzata in Gara 2 da Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) al 2° giro

• Velocità massima raggiunta dagli pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa nella gara Supersport: 280,5 km/h, Jules Cluzel (MV AGUSTA RC-Yakhnich Motorsport) al 5° giro.

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