Mercato auto gennaio 2015: +10,9%

Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero dei Trasporti il mese di gennaio si è chiuso con 131.385 immatricolazioni di autovetture nuove, segnando un +10,9% rispetto allo stesso mese del 2014. Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, ha affermato: “La partenza di gennaio, con una crescita a doppia cifra, non ci deve indurre in facili ottimismi. Per fare delle considerazioni in un senso o nell’altro ritengo dobbiamo attendere almeno la chiusura del primo trimestre. Senza andare lontano, già nel 2014 abbiamo registrato due incrementi simili, uno a febbraio e uno a ottobre. Ma sono balzi che sono stati assorbiti dagli altri mesi e infatti il consuntivo del 2014, con 1.359.514 auto immatricolate, ha fatto segnare solo un risicato +4,22% sul 2013. Volumi che fanno somigliare il 2014 al 1979. E se il 2015 chiuderà, come ipotizziamo, a un +5%, torneremo a circa 1.426.000 vetture, ossia ai volumi del 1983. Credo che queste cifre impongano ai media, agli addetti ai lavori e a chi ci governa, una seria riflessione.”

Federauto ritiene che a comporre questo risultato abbiano concorso un mix di fattori fra i quali gli approvvigionamenti delle società di noleggio, mentre continua a stagnare la domanda dei privati. La Federazione, che rappresenta i concessionari di tutti i brand commercializzati in Italia, ritiene che si potrà parlare di un vero recupero solo quando i privati, ossia le famiglie, torneranno ad acquistare in modo sostenuto; a questo punto accompagnati da un maggior vigore del popolo delle Partite Iva.

Conclude Pavan Bernacchi: “Negli ultimi giorni vi sono state autorevoli dichiarazioni orientate a considerare realistico per il nostro Paese un quadro macro economico in evoluzione positiva. Ma sappiamo che queste previsioni sono principalmente fondate su fattori esterni, in primis la politica monetaria della BCE, la svalutazione dell’euro e la diminuzione del prezzo del petrolio. Quello che ancora non sappiamo è se e in quale misura muterà la politica di forte selettività del credito da parte delle banche nei confronti di famiglie ed imprese e quali scelte farà il Governo italiano in materia di politica fiscale. Sono questi gli elementi veri su cui si gioca il rilancio dei consumi e, nella specie, la ripresa del mercato automobilistico. Su questo è noto che abbiamo delle idee e ci auguriamo di poterle presto riesaminare con il Governo. E se invece avessimo sbagliato previsione e ci si prospettasse un anno roseo? Semplice: saremo contenti di esserci sbagliati”.

Più ottimistico Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA: “Il primo mese del 2015 conferma e rafforza i segnali incoraggianti già intravisti nell’ultima parte del 2014, facendo registrare una crescita a doppia cifra che non si vedeva, come risultato mensile, dall’ormai lontano marzo 2010, sebbene i volumi si mantengano bassi e lontani dai livelli pre-crisi: a gennaio 2007 le unità immatricolate erano 250.311.

Del resto, è l’economia italiana nel suo complesso ad aver mostrato i primi segni di un possibile recupero della domanda interna, con indicatori positivi per alcune componenti rilevanti del comparto dei beni strumentali. Anche il clima di fiducia dei consumatori torna a crescere a gennaio (l’indice ISTAT passa da 99,9 a 104), sostenuto da un significativo miglioramento delle aspettative e in linea con l’andamento registrato nello stesso mese nell’area euro, dove il clima di fiducia dei consumatori sale del 2,4%, complice anche l’accelerazione del deprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro. Com’è noto – ha proseguito Vavassori – la crisi economica e occupazionale e la perdurante stagnazione economica hanno determinato, negli ultimi anni, una forte contrazione dei consumi e hanno alimentato un atteggiamento di estrema cautela da parte dei consumatori, inducendoli a rinviare il più possibile la sostituzione dell’automobile. Negli anni 1998-2002 sono state immatricolate in Italia 11,8 milioni di nuove autovetture, di cui, a fine 2013, l’84% risultava circolante. Si tratta di vetture con un’anzianità tra gli 11 e 15 anni, la cui sostituzione verosimilmente non potrà essere rinviata ancora per molto tempo, soprattutto laddove non siano disponibili alternative di trasporto per esigenze di lavoro-studio”.

Secondo i dati di preliminari ANFIA, le immatricolazioni di vetture a trazione alternativa sono state oltre 20.700 nel mese, in crescita del 20% rispetto sia al mese precedente, che allo stesso mese di un anno fa. In termini di quota, le vetture ecofriendly conquistano il 15,8% del mercato, 0,3 punti in meno rispetto alla media annua 2014 (16,1%). Le vetture puro elettrico e ibride immatricolate sono state oltre 2.300, con un aumento del 36% rispetto a gennaio 2014.

“Un risultato positivo – ha commentato Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione dei Costruttori esteri – raggiunto grazie a poderose politiche di inflottamento del noleggio a breve termine e dalla distribuzione di modelli in fase di lancio commerciale. Nulla di nuovo, invece, sul fronte privati, dove le immatricolazioni evidenziano nel mese un debole segno positivo (+2%), testimonianza del potenziale di sostituzione inespresso e che definitamente richiede al decisore pubblico di definire una strategia di rilancio dei temi della sicurezza e dell’ambiente attraverso una seria politica di stimolo al rinnovo del parco. E non stiamo parlando di incentivi, ma di detraibilità e deducibilità per famiglie ed imprese” – ha concluso il Presidente dell’UNRAE.

Grande protagonista nel mese il noleggio! Le circa 10.000 vetture immatricolate in più rispetto al gennaio 2014 rappresentano una crescita di ben il 54,2%, che consente alla quota di mercato di raggiungere il 21%, incrementandosi di quasi 6 punti percentuali rispetto al gennaio dello scorso anno. La stagnazione dei privati è dimostrata da una modesta crescita in volume (1.600 unità in più) e da una quota che in gennaio scende al 62,5%, rispetto al 68% dello scorso anno. Buona anche la performance delle società (+8,4% in volume) anche se, crescendo meno del mercato, riduce la propria quota di qualche decimo di punto.

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