Cresce la popolazione mobile italiana

Nel 2013 il 76,3% degli italiani ha compiuto almeno uno spostamento in un giorno feriale. Vi è stata una ripresa rispetto al dato del 2012, quando ad essersi spostato in un giorno feriale era stato il 75,1% degli italiani. Il dato del 2013, però, è ancora lontano dai livelli pre-crisi: nel 2006, infatti, la percentuale di italiani che aveva effettuato uno spostamento in un giorno feriale è stata l’83,6%. Questi dati derivano da un’elaborazione di Osservatorio sulla mobilità sostenibile Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) su dati Isfort.

Una lieve ripresa è stata registrata nel 2013 anche per quanto riguarda il numero medio di spostamenti pro capite giornalieri. Infatti da 2,71 spostamenti pro capite registrati nel 2012 si è passati a 2,76. Si tratta di uno scostamento lievissimo, come è evidente, che però è importante perché interrompe una serie di cali che erano iniziati nel 2008.

I dati Isfort, elaborati dall’Osservatorio sulla mobilità sostenibile Airp, consentono anche di individuare le diverse tendenze a livello locale. Ad esempio, la crescita della popolazione mobile è stata particolarmente forte nel nord est (dal 77% al 79,4%), mentre nel sud Italia si è registrato un aumento molto lieve (dal 72,6% al 72,9%). Lo stesso si può dire per il numero medio di spostamenti: forte l’aumento al nord est (da 2,72 a 2,92), molto lieve al sud (da 2,71 a 2,73). Da segnalare, sempre per ciò che riguarda il numero medio di spostamenti giornalieri, che nel centro Italia è stato registrato un lieve calo, da 2,69 a 2,68.

L’aumento della popolazione mobile italiana e la contemporanea crescita del numero di spostamenti medi segnalano che il nostro Paese ha voglia di riprendere a muoversi. Nei prossimi, anni, quindi, c’è da aspettarsi un ulteriore aumento della mobilità, compatibilmente con la ripresa economica che dovrebbe fungere da propulsore anche per la crescita della mobilità. Non è pensabile, però, che le difficoltà economiche che innegabilmente hanno giocato un ruolo di primo piano nel deprimere anche la mobilità italiana, possano essere superate in un tempo breve. Come fare, allora, per rilanciare la mobilità nel nostro Paese compatibilmente alle esigenze di risparmio che sono imposte dall’attuale situazione economica? Una soluzione è l’uso di dispositivi economici ed ecologici, come i pneumatici ricostruiti, che consentono di ottenere un consistente risparmio, dal momento che costano meno dei pneumatici nuovi, senza rinunciare a nulla in termini di sicurezza (visto che prima di essere messi sul mercato sono sottoposti agli stessi test previsti anche per i pneumatici nuovi) ed apportando anche significativi benefici ecologici. L’uso di pneumatici ricostruiti, infatti, consente di rinviare l’esigenza di smaltimento dei pneumatici usati che possono essere ricostruiti, con evidenti effetti positivi per l’ambiente.

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