Superbike tricolore: Michelin trionfa con Goi nella Superbike tricolore 2014

Gioco, set, partita. Al Mugello Michelin trionfa nella classe Superbike del Campionato Italiano Velocità 2014 e legittima la propria affermazione con un week end esaltante: vince infatti sia il nono sia il decimo round del tricolore con Ivan Goi e Leandro “Tati” Mercado, entrambi in sella alle Ducati 1199 Panigale R del Team Barni Racing, ottiene altre due posizioni sul podio, con Gianluca Vizziello (BMW – Motoxracing) e con Goi, e soprattutto si impone, ancora con il trentaquattrenne mantovano Ivan Goi, nella top class del CIV.

“Abbiamo centrato uno degli obiettivi primari della stagione – dichiara Piero Taramasso, Responsabile attività competizione moto Michelin – che, in un bilancio già estremamente positivo per Michelin, assume un valore particolare vicino ai titoli mondiali conquistati nell’endurance, nelle supermoto, nell’enduro, nel trial e nei rally raid, al successo nella Dakar ed al dominio tecnico e sportivo fatto registrare finora nella Superbike del CEV. L’Italia è infatti un paese-guida per il motociclismo mondiale, carico di storia, di tradizioni e di campioni ed in cui il pubblico è attento ai risultati delle competizioni ed agli effetti che queste anno sulla produzione di serie”.

“Mercado ha vinto al Mugello senza aver mai corso prima con le Michelin, trovando subito sia il feeling sia la massima competitività. L’impegno ufficiale di Michelin nella Superbike tricolore ha avuto inizio nel 2010 e torniamo al vertice della top class italiana dopo il titolo conquistato nel 1999 da Paolo Casoli con la Ducati. Al CIV 2014 – sottolinea Taramasso – abbiamo ottenuto sette vittorie su dieci gare e abbiamo sempre avuto almeno un pilota sul podio, imponendoci con tutte le condizioni climatiche e sia con la Ducati sia con la BMW, ovvero entrambe le moto che abbiamo equipaggiato. Siamo partiti due volte dalla pole position, per quattro volte abbiamo firmato il giro più veloce in gara e per metà campionato siamo stati in testa alla classifica generale; chiudiamo con il titolo e tre piloti nelle prime cinque posizioni”.

“Ringraziamo i team partner, che hanno profuso tutti il massimo impegno e con i quali è stato possibile instaurare o proseguire un proficuo rapporto che ha dato un contributo importante allo sviluppo degli pneumatici”.

Mercado e Goi
Mercado e Goi

“Siamo grati in particolare il Team Barni che, al primo anno di collaborazione, ha messo in campo un impegno straordinario che ha consentito di raggiungere il massimo risultato. Grazie anche alla Ducati, che non ha fatto mancare il proprio contributo per vincere il titolo. Congratulazioni, infine, a Ivan Goi che è stato sempre veloce e determinato e che con la propria concentrazione e grinta è riuscito a mantenere costante il rendimento al vertice, fino all’ultimo metro della sfida al cardiopalma del Mugello. Con lui avevamo sfiorato il casco tricolore nel 2003, nella 600, si vede che era scritto che avremmo dovuto prima o poi condividere questa grande gioia”.

In Gara 1, la squadra ufficiale Michelin archivia la nona prova del tricolore con un bilancio estremamente positivo: oltre alla vittoria di Goi, sono da sottolineare il terzo posto di Gianluca Vizziello (BMW – Motoxracing), che allunga dunque la sua striscia positiva e il quarto di Alex Polita (BMW – GM), autore di una strepitosa rimonta dalla 19.a posizione in griglia di partenza. Si è difeso con grinta il giovane Denni Schiavoni (BMW – 2R), che ha dovuto fare i conti con un problema ai freni, ed è riuscito a chiudere in 9.a posizione mentre Manuel Poggiali (Ducati – Barni), dopo un avvio molto prudente, ha migliorato il proprio ritmo, classificandosi 16.o. Bersagliato dalla sfortuna – materializzatasi in un sasso che gli ha forato il radiatore – Simone Saltarelli (Ducati – L.R.) è stato costretto ad abbandonare dopo appena un giro.

Poco di più è durata la gara di Leandro “Tati” Mercado al quale il Team Barni Racing ha “regalato” l’ultimo week end del CIV come riconoscimento per il fresco titolo conquistato nella Coppa del Mondo 1000 Superstock; l’argentino, utilizzando per la prima volta i pneumatici Michelin, ha conquistato con autorevolezza la pole position, si preparava a disputare una gara di vertice ma un contatto all’inizio del terzo giro con Vizziello, alla staccata della S.Donato, lo ha messo fuori causa.

Dopo una vigilia all’insegna della variabilità, con frequenti e prolungati acquazzoni che si sono alternati alla pioggerella e che hanno bersagliato le prove della top class, la gara è partita sotto un cielo parzialmente coperto, con temperatura calda (25°) ma non abbastanza da aver completamente asciugato l’asfalto.

Goi ha dominato la prova fin dalla partenza, la sua progressione è stata irresistibile tanto che ha condotto per tutti e quattordici i giri con un vantaggio sui più diretti inseguitori andato crescendo fino a superare i cinque secondi; solo nelle ultimissime battute si è limitato a controllare una situazione che era comunque ampiamente in suo pugno.

Leandro Mercado in azione
Leandro Mercado in azione

Il racconto della gara 2 del Mugello parla del dominio pressoché incontrastato dell’argentino Mercado che ha onorato al meglio il suo fresco titolo nella Coppa del Mondo 1000 Superstock, che gli è valso, in premio, la wild card al Mugello. Tati, che ha fatto segnare il miglior tempo in entrambe le sessioni di qualificazione, svoltesi in condizioni meteo incerte e mutevoli (e reduce da un’intera stagione in cui non ha usato le slick), è partito bene, ha lottato inizialmente con Fabrizio Perotti (BMW), poi ha disteso la sua azione, facendo il vuoto alle sue spalle. Suo anche il giro più veloce, in 1’52”467, il migliore del week end.

Goi non ha mai perso il contatto con il vertice ed ha mantenuto costantemente la terza posizione, senza mai dare l’impressione di accontentarsi, pensando al campionato, ma evitando allo stesso tempo qualsiasi situazione potenzialmente pericolosa. Il neo-campione era giunto all’ultimo appuntamento con un vantaggio di 19 punti su Matteo Baiocco (Ducati) ed ha compiuto alla perfezione la sua missione.

Nelle prime posizioni hanno giostrato anche Vizziello, che ha dovuto rimediare ad una partenza non eccezionale, rimontando comunque con grande veemenza dalla decima posizione delle prime battute alla quinta finale (e risultando, con 1’52”8, il terzo pilota più veloce dell’intero fine settimana), e la wild card Simone Saltarelli (Ducati – L.R.) che ha lottato con Vizziello, ha mantenuto a lungo la quinta posizione ma ha poi pagato lo scotto della mancanza di test sull’asfalto asciutto.

Alex Polita (BMW – GM) è riuscito anche in questa occasione a rimontare dalla 19.a posizione in griglia, si è battuto come sempre con grande generosità, pensando anche al terzo posto assoluto in campionato, e ha ottenuto un nono posto che era il massimo dopo due turni di prove decisamente travagliate che gli hanno impedito di raggiungere la messa a punto ideale. Denni Schiavoni (BMW – 2R) è partito bene, si è mantenuto nei primi sei poi ha badato soprattutto ad arrivare al traguardo, che ha tagliato in 11.a posizione. Diciassettesimo infine Manuel Poggiali (Ducati – Barni) che rimontato alcune posizioni rispetto alle qualificazioni ed ha chiuso un’annata obiettivamente non facile al termine della quale, per sua ammissione, sono venuti un po’ a mancare gli stimoli giusti.

La classifica finale della Superbike tricolore 2014 vede Ivan Goi al primo posto con 182 punti; Polita è quarto con 113, Vizziello quinto con 99, Schiavoni settimo con 67, Poggiali undicesimo con 50. Con le wild card Michelin ha siglato la vittoria del Mugello (Mercado) mentre Saltarelli ha ottenuto un terzo, un quarto ed un sesto posto.

096_Sbk_Goi_finish_lIvan Goi – “Dedico questo titolo a me stesso, perché per primo ho creduto di essere sempre vincente, al Team Barni, con cui ho raggiunto due titoli italiani in tre anni (tre in totale in carriera, n.d.r.), e alla Michelin, che ha costruito questo binomio pilota-gomme: non era facile imporsi subito dopo aver cambiato pneumatici e lottando con avversari che utilizzano molto più intensamente la Superbike e che hanno maggiore esperienza internazionale, ma noi ci siamo riusciti. Abbiamo attraversato i nostri momenti difficili ma, senza mai piangerci addosso, li abbiamo superati, riconoscendo eventuali errori e facendo tesoro dell’esperienza. Oggi era importante vincere il campionato ma anche salire sul podio, l’andamento della gara dimostra che non mi sono accontentato ma mancavano le condizioni per puntare al successo pieno. La stagione era particolarmente delicata, era importante crederci fin dall’inizio e già dal primo round del Mugello mi sono sentito in condizione di puntare al titolo. Nel team e con la Michelin ho trovato il clima ideale, con tecnici d’esperienza che ci hanno consentito di essere competitivi dappertutto e in qualsiasi condizione”.

Classifica 9° round

Classifica: 1. Goi (Ducati – Barni); 2. Baiocco (Ducati); 3. Vizziello (BMW – Motoxracing); 4. Polita (BMW – GM); 5. Calia (Aprilia); … 9. Schiavoni (BMW – 2R); … 16. Poggiali (Ducati – Barni). Rit.: Mercado (Ducati – Barni), Saltarelli (Ducati – L.R.).

Classifica 10° round

Classifica: 1. Mercado (Ducati – Barni); 2. Baiocco (Ducati); 3. Goi (Ducati – Barni); 4. Sandi (BMW); 5. Vizziello (BMW – Motoxracing); 6. Saltarelli (Ducati – L.R.); … 9. Polita (BMW – GM); … 11. Schiavoni (BMW – 2R); … 17. Poggiali (Ducati – Barni).

Classifica campionato:

1. Goi, 182 p.; 2. Baiocco, 167 (- 15); 3. Calia, 116 (-66); 4. Polita, 113 (-69); 5. Vizziello, 99 (-83); …7. Schiavoni, 67 (-115); 11. Poggiali, 50 (-132).

 

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