La Cina perde nel tentativo di dichiarare nulla la legislazione americana

Il Chicago Tribune riporta che la Cina ha perso la causa che mirava a modificare la legislazione statunitense che riguarda i sussidi commerciali sleali. È la seconda sconfitta in una controversia all’Organizzazione Mondiale del Commercio entro 24 ore. La Cina infatti affermava che la legge statunitense “Public Law 112-99 “, firmata dal presidente Barack Obama nel marzo 2012, ha rotto le regole del commercio mondiale.

“La decisione del WTO di respingere la causa della Cina per la nostra legge è una vittoria significativa per gli Stati Uniti”, ha detto il rappresentante americano per il Commercio Michael Froman in un comunicato. “Il rapporto WTO conserva la capacità degli Stati Uniti di porre rimedio alle sovvenzioni sleali e al dumping della Cina, a beneficio delle imprese e dei lavoratori americani”.

Tuttavia, Froman si è detto deluso dal fatto che la Cina ha vinto un’altra parte del caso, in cui il WTO ha stabilito che gli Stati Uniti hanno sbagliato a punire due volte alcune imprese esportatrici cinesi – una volta per essere sovvenzionate e una volta aver venduto prodotti in regime di dumping, ovvero a prezzi ingiustamente e irragionevolmente bassi (spesso sotto il costo di produzione).

La Cina ha accolto con favore la posizione del WTO sulla doppia multa nelle 25 inchieste commerciali che gli Stati Uniti hanno perpetrato contro le esportazioni cinesi tra il 2006 e il 2012. “Il caso ha coinvolto un valore annuo delle esportazioni di oltre 7,2 miliardi di dollari che implica notevoli interessi commerciali della Cina,” ha detto in un comunicato il Ministero cinese del Commercio.

Le multe degli Stati Uniti hanno colpito le celle e i moduli fotovoltaici utilizzati per l’energia solare, vari prodotti di acciaio, pneumatici off-road e merci in alluminio, così come torri eoliche.

La legge statunitense “Public Law 112-99”, conosciuta anche come “GPX fix”, è nata dopo che alcune società cinesi, tra cui GPX Internazionale Tire, hanno sostenuto con successo presso il Tribunale del Commercio Internazionale degli Stati Uniti che gli Stati Uniti non potevano punire i sussidi commerciali cinesi perché la Cina non era un’economia di mercato.

Il Ministero del Commercio Cinese ha dichiarato che è deluso dalla decisione del WTO di sostenere la legge retroattiva degli Stati Uniti. Entrambe le parti hanno 60 giorni per presentare ricorso contro la sentenza, che è arrivata il giorno dopo che la Cina ha perso una disputa al WTO sulle sue restrizioni sulle esportazioni di metalli delle terre rare, tungsteno e molibdeno.

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