Scandalo ADAC: sono ancora credibili i test di prodotto?

Crolla un’istituzione in termini di neutralità di test e indagini di mercato. L’ADAC avrebbe infatti premiato come auto dell’anno 2014 la Volkswagen Golf truccando i voti. La denuncia arriva dal quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung, che afferma che i 34.299 voti sarebbero stati in realtà solo 3.409, dieci volte meno. Il responsabile della comunicazione dell’Automobile Club tedesco e direttore della rivista Motorwelt, Michael Ramstetter, ha ammesso e assunto personalmente la piena responsabilità dell’errore, che riguarderebbe però solo i voti in numeri assoluti e non la posizione in classifica delle auto più amate dagli automobilisti tedeschi, e ha rassegnato le proprie dimissioni.

Non appena trapelate le prime accuse di frode contro Ramstetter, l’ADAC ha diffuso un comunicato in cui informa di avere avviato un audit interno e di avere mosso i primi passi per gli opportuni provvedimenti. Nel frattempo, Ramstetter si è scusato per il suo comportamento scorretto e si è dichiarato dispiaciuto per avere minato la credibilità guadagnata da ADAC nel corso degli anni. L’ente tedesco ha ribadito la propria estraneità ai fatti, affermando che né la direzione, né la presidenza dell’ADAC erano mai stati messi al corrente di questa irregolarità nel sondaggio dei lettori.

Il tarlo del dubbio si è tuttavia insinuato e vacilla l’autorevolezza di questi, come di altri, test o sondaggi promossi dall’ADAC sui prodotti automotive, pneumatici compresi. La testata tedesca del nostro gruppo editoriale www.reifenpresse.de ha infatti lanciato su questo tema l’ultima domanda del mese: sono ancora credibili i test dell’ADAC? E il 65% dei lettori votanti, tutti professionisti del settore pneumatici, ha già risposto: no!

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