Michelin, 3000 scatole nere in giro per l’Europa per studiare le abitudini di guida

Lo sviluppo di un nuovo pneumatico è più difficile di quanto si creda. Se le variabili su cui si deve lavorare sono essenzialmente due, la mescola e il disegno del battistrada, le caratteristiche da ottimizzare sono invece molte e, nella maggior parte dei casi, in conflitto l’una con l’altra. Michelin sulla ricerca investe molto, ben 622 milioni di euro all’anno, che vengono destinati alle attività del Centro Tecnologico di Ladoux, che sviluppa progetti in Europa, America del Nord e Asia, impiegando 6.600 persone in 25 siti, di cui 350 professionisti specializzati in varie scienze: tribologia (studio dell’attrito e dei suoi effetti), meccanica dei fluidi, acustica, metallurgia, biologia, ecc.

Uno degli ultimi progetti lanciati da Michelin riguarda lo studio delle abitudini di guida, la raccolta cioè di dati statistici che consentano di dirigere la progettazione dei nuovi modelli verso quelle che sono le esigenze concrete dei consumatori. In 3.000 vetture europee, appartenenti a svariate categorie di persone, sono infatti state installate delle “scatole nere”, contenenti un GPS, una sim card, un accelerometro e altri strumenti tecnologici che consentono la registrazione di una vastissima quantità di informazioni.

“Siamo molto interessati a sapere come i diversi automobilisti utilizzano la macchina e come gli stili di guida variano in base ai percorsi, alle stagioni, alla temperatura e alle condizioni stradali”, afferma Dominique Aimon, responsabile della comunicazione tecnico-scientifica di Michelin. “Al termine del progetto, le scatole ci offriranno una quantità enorme di informazioni concrete che analizzeremo per creare delle statistiche. Possiamo infatti vedere tutti i tratti percorsi (città, fuori città, autostrada,…), analizzare ogni passaggio, calcolare i dati relativi a frenate, accelerazioni, evoluzione della velocità, curve, forze latitudinali o longitudinali, condizioni meteo, temperature, consumo dei pneumatici, insomma avremo a disposizione un enorme database di fatti reali sulle abitudini di guida, che sarà prezioso per sviluppare i nuovi prodotti.”

Naturalmente nel rispetto della privacy degli automobilisti “sotto controllo”, Michelin ha dedicato una squadra di lavoro a questo progetto, che ad oggi coinvolge 3.000 vetture in Regno Unito, Francia, Germania e Italia, ma che a breve verrà esteso anche in altri Paesi.

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