Gennaio in lieve ripresa per il mercato delle due ruote a motore

Trend divergenti per le immatricolazioni di gennaio (veicoli maggiori di 50 cc) con le moto che confermano l’andamento positivo di dicembre e registrano 3.517 pezzi venduti, pari al +4% rispetto allo stesso mese dello scorso anno; mentre gli scooter con 5.069 unità mostrano una flessione del -15,4%. Complessivamente l’immatricolato con 8.586 veicoli segna un -8,4% con un giorno lavorativo in meno rispetto al gennaio 2013. Questo mese vale in media sul totale anno circa il 6%.
Per i “cinquantini” non si modifica il trend negativo con 1.666 consegne, pari al -19%.
“Nonostante i segnali di ripresa, non possiamo parlare di inversione di tendenza: da un lato la produzione industriale e gli indici di fiducia progrediscono, ma dall’altro il mercato del lavoro è in forte difficoltà con ulteriore discesa dell’occupazione. Di conseguenza scarseggia il credito per le imprese e i consumatori. Grazie a buone prospettive per il made in Italy le nostre imprese riescono a recuperare attraverso le esportazioni quote significative, ma il mercato interno è ancora in sofferenza. Il segno positivo delle moto ci fa ben sperare perché i prossimi mesi siano improntati ad una ripartenza per tutto il comparto delle 2 ruote – afferma Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) – “Il governo sta faticosamente lavorando per modificare la situazione delle tariffe assicurative, penalizzanti per tutti i cittadini italiani e in particolare per chi usa le 2 ruote nelle città del centro sud e, come sempre, siamo pronti a collaborare perché si superino gli ostacoli evidenziati dalle compagnie assicurative. Confidiamo che si possano poi affrontare anche le altre questioni che danneggiano il mercato: dalle condizioni onerose per il credito al consumo, alle infrastrutture pericolose o inadeguate, fino ai pedaggi autostradali che vanno ridotti rispetto alle auto. Se si faranno passi in avanti in questa direzione si faciliterà l’approccio alle due ruote e dunque nella direzione della mobilità sostenibile.”
I primi confronti per cilindrata vedono una conferma del segmento principale degli scooter da 300 a 500cc con gli stessi volumi dell’anno scorso pari a 1.687 unità e un +0,4%, seguono i 125cc con 1.615 veicoli e un -12,9%. In decisa flessione gli scooter che vanno dai 150 ai 250cc con 1.463 pezzi e un -27,4%. In calo sensibile anche i maxiscooter oltre 500cc, con 304 vendite pari al -31,5%.
Le moto invece rivelano un impennata delle maxi oltre 1000cc con 1.012 immatricolazioni e un +25,6%, seguono le 800-1000cc con volumi analoghi all’anno scorso pari a 780 pezzi e un -0,7%; perdono colpi le 650-750 cc con 499 unità e un -8,1%, ma sono soprattutto le 600cc con solo 65 vendite e un -43% a subire il calo maggiore. Bene le medie cilindrate da 300-500cc con 641 pezzi e un +13,9%, e anche quelle da 150 a 250cc con 245 pezzi e un +8,9% . Arretrano le 125cc con 275 moto e un -20%.
Interessante l’andamento dei segmenti, in ordine di importanza, le enduro stradali con 1.473 vendite pari al +40,1%, seguono le naked con 806 unità e un -9,4%, le custom con 368 pezzi e un -6,1%, le moto da turismo con 311 immatricolazioni e un -11,9%. Chiudono le sportive con 207 moto e un -39,3% mentre sono esattamente in linea con l’anno scorso le supermotard con 177 veicoli.
In totale nel primo mese dell’anno sono state vendute 10.252 due ruote a motore (immatricolazioni + 50cc), pari al -10,3% rispetto al gennaio dell’anno scorso.

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