Bridgestone chiede a IBM 600 milioni di dollari di danni

Bridgestone Americas ha presentato negli Stati Uniti una denuncia contro IBM, chiedendo 600 milioni di dollari a risarcimento dei danni causati all’azienda da un programma gestionale acquistato per 74 milioni di dollari. Il produttore di pneumatici, il 12 novembre, ha presentato una querela di 63 pagine al tribunale di Nashville, nel Tennessee, dichiarando che il sistema SAP OTC ricevuto da IBM anziché migliorarli, ha danneggiato i rapporti con i clienti.

Bridgestone Americas sostiene che il sistema IBM ha creato il caos negli ordini, cancellandone alcuni, non processandone altri, duplicandoli o processandoli solo parzialmente e che anche quelli che sono stati processati non erano completi.

A causa dell’enormità di errori e dell’incapacità di IBM di fornire il servizio per cui si era impegnata, Bridgestone afferma di essere stata costretta nel 2012 a rivolgersi direttamente a SAP per sei mesi, subito dopo l’avvio del programma, per identificare e risolvere, almeno parzialmente, i difetti dell’implementazione che IBM aveva realizzato sul programma SAP per consentire al nuovo sistema di ricevere e consegnare gli ordini.

Bridgestone afferma di avere subito danni diretti per 200 milioni di dollari e di continuare a subire danni d’immagine che incidono negativamente sulle relazioni con i clienti.

IBM ha risposto con un comunicato ufficiale, dove afferma che “le colpe attribuite a IBM sono esagerate, mentre non le viene riconosciuto alcun merito”. Secondo IBM infatti, Bridgestone non avrebbe rispettato gli impegni assunti, fin dall’inizio del progetto e sarebbero proprio le mancanze da parte del produttore di pneumatici ad avere determinato problemi significativi in termini di tempi e di costi. IBM sostiene inoltre di avere messo in guardia Bridgestone dall’utilizzo del programma prima che fosse stato definitivamente approvato, avvertendo che ciò avrebbe potuto avere un impatto negativo sul business nel Nord America.

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