Pirelli porta in America le mescole hard e medium

Per la penultima gara della stagione, negli Stati Uniti, sono stati scelti i P Zero Orange hard e i P Zero White medium, la stessa combinazione scesa in pista lo scorso anno. Austin è un circuito estremamente variegato, che alterna settori veloci, con bruschi cambi di direzione, a parti più tecniche e lente, dove è fondamentale la trazione.

Paul Hembery, direttore motorsport di Pirelli, ha dichiarato: “I pneumatici hard e medium rappresentano la combinazione migliore per i 5,513 chilometri del circuito americano: infatti, su questo tracciato, viene scaricata molta energia sugli pneumatici, è quindi essenziale poter contare sulle mescole più dure del range. Quando molta energia viene dispersa attraverso le gomme, infatti, si ha un accumulo di calore che ne aumenta usura e degrado.

Quest’anno le mescole sono in linea generale più morbide, quindi ci aspettiamo una gara a due soste a seconda anche di come evolverà il circuito. Pur essendo novembre, ci aspettiamo un clima abbastanza caldo: anche questo avrà degli effetti sul degrado.

Lo scorso anno la Formula Uno ha ricevuto un benvenuto davvero fantastico dal pubblico americano che ha reso la gara indimenticabile, e non vediamo l’ora di tornare in un Paese così pieno di fan della F1”.

Il circuito dal punto di vista dei pneumatici:

Austin è uno dei pochi circuiti in calendario che si percorre in senso anti-orario, insieme ad Abu Dhabi, Corea, Singapore e Brasile. La superficie della pista è abbastanza liscia. Tuttavia, con il passare del tempo, le superfici tendono a diventare generalmente più abrasive. Questo accade nel momento in cui il bitume in superficie si corrode, portando in superficie le piccole pietre di cui l’asfalto è composto.

Ci sono due settori che impegnano in modo particolare le gomme. Il primo è la curva 1, dove le gomme devono fornire una trazione ottimale. L’altro punto critico è la Curva 11: qui il pilota inizia a frenare in modo brusco quando la vettura è già immessa in curva, creando una distribuzione delle forze sugli pneumatici non uniforme. Per questa curva è essenziale una mescola che garantisca un buon grip.

Le vetture correranno con set-up aerodinamico medio-basso, non dissimile da quello usato in passato per il Gran Premio di Turchia, a Istanbul, circuito che ha qualche punto in comune quello americano.

I tre piloti sul podio lo scorso anno (Lewis Hamilton, Sebastian Vettel e Fernando Alonso) hanno usato una strategia ad una sosta, iniziando con le medie e terminando con le dure.

L’anno scorso è stato calcolato circa mezzo secondo di differenza di tempo sul giro tra le due mescole, quest’anno la differenza dovrebbe essere leggermente maggiore.

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