Pirelli terzo trimestre: i Paesi emergenti compensano la debolezza di Europa e Russia

Pirelli & C. SpA ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2013. I primi nove mesi del 2013, così come già emerso nei primi sei mesi dell’anno, hanno evidenziato una debolezza dell’economia europea che si è tradotta per Pirelli in una riduzione delle vendite nell’area, seppur con segnali di recupero nel terzo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti. Anche il mercato russo ha mostrato segnali di rallentamento per effetto del mutato scenario economico e di un calo delle immatricolazioni dovute alla fine degli incentivi governativi, con la conseguenza di una flessione della domanda nel Consumer, sia nel canale primo equipaggiamento che sul canale ricambi.
Il buon andamento dei mercati emergenti ha, d’altra parte, più che compensato la debolezza dei mercati maturi, grazie a un incremento dei ricavi dell’8% a fronte di una riduzione delle vendite in Europa e Nord America. Particolarmente positivo è stato l’andamento in Sud America (+9%) e in Apac (+16%), mentre l’area Middle East Africa ha registrato risultati in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente.

I volumi sono cresciuti in entrambi i segmenti di business: +3,9% nel Consumer (+6% nel terzo trimestre) grazie all’incremento delle vendite in Sud America e alla buona performance del Premium in Cina, Nafta e anche in Europa, mentre nell’Industrial la crescita è stata dell’11,8% (+4,0% nel terzo trimestre) focalizzata principalmente in Sud America.

Positiva la performance del segmento Premium che, con una crescita dei volumi di 3 volte superiore rispetto a quelli del segmento Consumer, ha registrato una favorevole dinamica della domanda nei Paesi emergenti, in particolar modo nel terzo trimestre dell’anno.

Sia le vendite che il risultato operativo hanno risentito nei primi nove mesi 2013 dell’impatto dei cambi, particolarmente sfavorevole nel terzo trimestre 2013, per effetto, principalmente, della svalutazione delle valute dell’America Latina, della Turchia, dell’Egitto e del Giappone. Nonostante l’incidenza dei cambi, l’Ebit nel terzo trimestre è stato pari a 201 milioni di euro, in crescita del 2,8% rispetto al corrispondente periodo 2012. Un dato che incorpora un impatto negativo derivante dai cambi di 18,8 milioni di euro.

Positivo anche il flusso netto della gestione operativa nel terzo trimestre (così come nel secondo trimestre), per 45,3 milioni di euro rispetto a un dato negativo di 62,1 milioni di euro nello stesso periodo 2012.

 

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