Yokohama, nuova fabbrica in Mississippi

Fra circa due anni uscirà il primo pneumatico dal nuovo impianto produttivo di Yokohama a West Point (Mississippi). Lo stabilimento, del costo complessivo di 300 milioni di dollari, sarà il primo dell’azienda giapponese negli Stati Uniti, e sarà anche quello costruito in minor tempo: “Ci stiamo muovendo in fretta – ha riconosciuto Tadaharu Yamamoto, presidente di Yokohama Tire Manufacturing Mississippi da una settimana.

Prima di essere messo a capo della consociata americana, Yamamoto ha guidato lo stabilimento filippino di Yokohama, un impianto che produce 7 milioni di pneumatici all’anno e che è considerato l’impianto “fratello” di quello americano di West point, che nella prima fase produrrà 1 milione di pneumatici, dando lavoro inizialmente a 500 persone. Il progetto complessivo prevede altre tre fasi di investimento, per ulteriori 700 milioni di dollari e altri 1500 addetti.

La differenza tra i due impianti, come ha spiegato Yamamoto, è che a West Point saranno prodotti pneumatici per autobus e autocarri, mentre nelle Filippine Yokohama produce pneumatici vettura. “Costruire pneumatici autocarro è molto diverso – specifica Yamamoto – la capacità produttiva nelle Filippine è di 3000 pneumatici al giorno, mentre a West point ne produrremo 1000”. Con le future espansioni in progetto, la produzione annuale potrebbe arrivare a 4 milioni di pneumatici all’anno.

Oltre alla velocità nella realizzazione dell’impianto, i funzionari pubblici hanno messo l’accento anche sulla velocità con la quale si è concluso l’accordo. Brent Christensen, direttore esecutivo della Mississippi Development Authority, ha riferito che i colloqui con Yokohama sono proceduti velocemente, in un tempo relativamente breve per un progetto di tale portata. Erano circa 3000 le contee in tutti gli Stati Uniti in lizza per accogliere l’impianto, ma solo i finalisti furono invitati a visitare la sede di Yokohama in Giappone. “Ho visitato il Giappone tre volte in sei mesi – ha ricordato Christensen – ma non so quanti altri funzionari lo hanno potuto fare. Noi abbiamo ricevuto l’invito a febbraio”.

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