Etichetta europea sempre più importante nella scelta del pneumatico

I risultati di un sondaggio sulle flotte commissionato da Goodyear alla società francese MV2 Conseil tra giugno e luglio 2013 dimostra che l’81% degli operatori conosce ed è consapevole dell’etichetta europea dei pneumatici. Secondo l’indagine, condotta su circa 500 gestori di flotte in Francia, Italia, Germania, Polonia e Spagna, il 55 per cento conosce i dettagli della legislazione dell’etichetta europea del pneumatico, mentre un ulteriore 26 per cento ne è a conoscenza ma riconosce la necessità di saperne di più. Solo il 19 per cento dei gestori di flotte ha ammesso di non aver mai sentito parlare di “un’etichetta europea dei pneumatici”.

L’indagine ha coperto quattro principali aree d’interesse:

  • L’impatto dell’etichetta europea del pneumatico

  • I criteri di selezione per l’acquisto dei pneumatici

  • Il contesto economico

  • La legislazione sui pneumatici invernali

La resistenza al rotolamento è stata identificata come il criterio più influente per quanto riguarda la scelta dei pneumatici dal 66% degli intervistati, seguito dall’aderenza sul bagnato, criterio principale per il 30% dei gestori di flotte. Il rumore esterno si è classificato al terzo posto tra i motivi di scelta, giudicato il meno influente dall’83% degli intervistati. Alla domanda se i tre parametri presenti sull’etichetta siano sufficienti per prendere una corretta decisione d’acquisto, il 49% ha dichiarato che desidererebbe visualizzare sull’etichetta anche altre informazioni. Per esempio, l’86% vorrebbe che venissero aggiunte sull’etichetta alcune informazioni legate alla resa chilometrica. Anche la riscolpibilità è un fattore che il 20% vorrebbe vedere inserito nell’etichetta. Gli operatori francesi sono in genere soddisfatti dell’attuale aspetto dell’etichetta (il 71% non desidera ulteriori informazioni).

Quando è stato chiesto quale sia l’impatto dell’etichetta sulla propria attività in termini di risparmio di denaro e sicurezza, il 78% ha risposto che influenza entrambe le voci. Tuttavia, in Germania solo il 34% è d’accordo con quest’affermazione e il 61% ha risposto che l’etichetta non ha alcuna influenza. Alla domanda se l’etichetta influenza la scelta dei pneumatici, i risultati sono stati abbastanza equilibrati, suddivisi tra un 54% che afferma che l’etichetta influenza la loro scelta e il 46% che afferma il contrario. In Germania e in Polonia, il 66% e il 65% degli intervistati dichiarano che l’etichetta non influisce sulle loro scelte. L’indagine, paragonata a un’inchiesta precedente effettuata nel 2011, rivela anche che gli operatori sono più consapevoli dell’importanza dell’etichetta, perché li aiuta a prendere una decisione d’acquisto più informata sui pneumatici.

I criteri di scelta nell’acquisto di un pneumatico

Alle flotte è stato chiesto se basano le loro decisioni d’acquisto sul tipo di impiego del pneumatico raccomandato dal costruttore, oppure sulle prestazioni della copertura. Nel complesso, il 65% ha dichiarato di scegliere in base alle prestazioni del pneumatico, e la Francia e la Germania hanno dato rispettivamente una percentuale di risposta dell’81% e del 74%. Gli operatori hanno indicato come principale parametro di scelta dei pneumatici autocarro la resistenza al rotolamento, che è direttamente collegata al consumo di carburante. In questo caso, il 77% ha definito la resistenza al rotolamento ‘molto’ o ‘estremamente importante’, seguita, al secondo posto, dal chilometraggio (76%), al terzo dall’aderenza sul bagnato (75%) e al quarto dal costo chilometrico (68%). Poi sono state indicate la trazione sulla neve e l’usura uniforme (51% e 50%).

Se si confrontano i risultati su base nazionale, emergono alcune differenze. In Francia, il costo chilometrico e l’aderenza sul bagnato erano entrambi al primo posto (63%), seguiti dalla resistenza al rotolamento (62%) e poi dal chilometraggio (58%). Le flotte italiane hanno indicato il costo chilometrico come principale priorità perché il 79% delle flotte lo considera ‘molto’ o ‘estremamente importante’. L’Italia ha attribuito elevati valori (il 54% o più, in ciascun caso) a tutti i 12 criteri elencati nell’indagine ed è stato l’unico Paese a farlo. Le aziende polacche hanno indicato l’usura come quarta priorità (60%). Il costo chilometrico è stato classificato al terzo posto dall’80% delle flotte spagnole, prima dell’aderenza sul bagnato.

Pneumatici invernali

I pneumatici invernali diventano una crescente necessità: il 53% delle flotte dichiara di cambiare i pneumatici in inverno. La metà degli intervistati ha affermato che la trazione sulla neve è il principale vantaggio offerto dai pneumatici invernali, seguito al secondo posto dall’aderenza sul bagnato (47%) e al terzo dal prezzo (37%). Tuttavia, sono state riscontrate notevoli discrepanze tra le priorità indicate da alcuni Paesi, il cui clima rende meno importante l’uso delle coperture invernali.

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